Un nuovo classico dell’orror spagnolo: “The Wailing” di Pedro Martín-Calero
La rinascita del cinema horror spagnolo
La Spagna vanta una lunga tradizione di film horror che hanno saputo elevare il genere, diventando classici eterni sia a livello nazionale che internazionale. Basti pensare a Rec di Jaume Balagueró e Paco Plaza, El Orfanato di J.A. Bayona o Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro, quest’ultimo nominato agli Oscar. Al San Sebastian Film Festival di quest’anno, si è fatto spazio un nuovo candidato per unirsi a questa prestigiosa lista di classici moderni: The Wailing di Pedro Martín-Calero.
Trama e atmosfera: un’analisi esperta
Nel film, tre giovani donne, separate da decenni e migliaia di chilometri, sono terrorizzate dalla stessa minaccia eterea, qualcosa che nessuno, nemmeno loro, riesce a vedere chiaramente. Questa entità si manifesta più come un gioco di luci piuttosto che come una presenza corporea. Ogni volta che le donne tentano di affrontare questa presenza misteriosa, sentono lo stesso terrificante lamento, il “wail”.
Secondo il regista Martín-Calero, l’idea per The Wailing è nata da semplici immagini e idee che lo perseguitavano da tempo. Condividendo queste idee con la co-sceneggiatrice Isabel Peña, hanno dato vita a un’opera che si concentra su “immagini, sensazioni, atmosfere e, soprattutto, su uno scenario in cui una giovane donna in una discoteca è attaccata da una forza insidiosa che simboleggia cose più profonde”.
Tema e simbolismo
La tematica centrale del film si basa sul comune tema dell’incredulità della vittima, un problema che Martín-Calero e Peña hanno ritenuto estremamente attuale. Questo elemento aggiunge uno strato di realismo al film, rendendo la paura più tangibile per gli spettatori. La rappresentazione di questa entità difficilmente comprensibile permette al pubblico di proiettare le proprie paure reali nel contesto sovrannaturale del film.
Produzione e ricezione
Nonostante il piano iniziale fosse quello di creare un film semplice che trattasse dei temi di cui i co-sceneggiatori stavano riflettendo, lo sviluppo della sceneggiatura si è protratto per quattro anni prima di iniziare le riprese a Madrid. I risultati sembrano aver giustificato lo sforzo, con i critici locali che lodano il film paragonandolo a successi dell’horror d’autore come It Follows, Midsommar e Hereditary.
Il cast stellare
A dare peso commerciale al film è la presenza di Ester Expósito, meglio conosciuta per la serie teen di Netflix Élite. Accanto a lei, Mathilde Ollivier (da 1899 e Overlord) e Malena Villa, star del film “El Ángel” premiato a Cannes. Martín-Calero ha spiegato che la scelta di Expósito è stata una vera maestria, trasformando le aspettative del pubblico abituato a vederla in ruoli leggeri, in una performance seria e intensa.
Futuro del regista e del film
Nonostante la positiva accoglienza di The Wailing, Martín-Calero non è in alcuna fretta di tornare al genere horror, ammettendo che non è esattamente un suo grande fan. Tuttavia, l’apertura verso altri thriller non è esclusa, lasciando aperte molte possibilità per il futuro.
Il film è prodotto dalla giovane etichetta madrilena Caballo Films, sostenuta da emittenti quali RTVE e Prime Video ed è distribuito da Universal Pictures International Spain.
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