Un viaggio oscuro nel cuore dei Pirenei: il documentario “Shadowland”
Il paradosso della ricerca spirituale
Il documentario “Shadowland”, che ha avuto la sua anteprima mondiale al Beyond Fest di Los Angeles il 5 ottobre, doveva inizialmente raccontare una storia di gioia. Ambientato nei misteriosi Pirenei francesi, il film esplora una regione rinomata per le sue leggende e le sue pratiche magiche. Qui, viaggiatori spirituali di ogni sorta cercano tesori leggendari come il Santo Graal o vivono esperienze soprannaturali.
Tra magia e disillusione
Uno dei residenti più singolari della zona è Richard Stanley, un regista di culto conosciuto per film horror come “Hardware” e “Dust Devil“. Dopo essere stato licenziato da “L’isola del dottor Moreau“, Stanley ha preso una pausa di oltre vent’anni dal cinema prima di tornare con “Color Out of Space“, con Nicolas Cage.
Parlando della realizzazione del documentario, Kalle Kinnunen, co-sceneggiatore e produttore di “Shadowland”, racconta: “Il film che avevamo inizialmente progettato era una celebrazione di questa zona magica; un luogo di guarigione e di rinascita spirituale.”
L’oscura realtà che emerge
Durante le prime riprese, tuttavia, sono emerse pesanti accuse contro Stanley. Un blog scritto dalla sua ex partner, Scarlett Amaris, lo aveva accusato di violenza domestica e aggressione, accuse che Stanley ha sempre negato. Questo ha trasformato radicalmente il progetto. Kinnunen riflette: “Le accuse non potevano essere ignorate. Abbiamo deciso di affrontarlo direttamente, trasformandolo nel principale antagonista del nostro film.”
Il regista Otso Tiainen aggiunge: “Avevamo pianificato una storia su come questo posto guarisse le anime, ma quello che abbiamo trovato era tutto il contrario.”
La complessità della figura di Stanley
Richard Stanley ha una lunga storia di creazione di miti su se stesso. Dopo il licenziamento da ”L’isola del dottor Moreau“, si era ricreato come un genio anti-establishment che aveva perso la carriera a Hollywood. In realtà, lavorava come guida turistica nella regione del Montségur, affermando di aver vissuto esperienze soprannaturali in un castello locale.
Raccontare entrambe le Versioni
Le accuse contro Stanley sono state confermate da diverse sue ex partner, che Kinnunen e Tiainen hanno intervistato durante le riprese. Questo ha aggiunto una complessità ulteriore alla narrazione del documentario, trasformando l’indagine iniziale in qualcosa di molto più profondo: ”Ci siamo resi conto che gli arcani dei cercatori di verità del film erano anche i nostri,” ammette Kinnunen.
Stanley, originario del Sud Africa, ha dichiarato: “La battaglia legale contro i miei accusatori è arrivata a processo nel 2022, quando la corte ha stabilito che non vi era alcuna prova delle accuse contro di me.”
I segreti e le leggende dei Pirenei
I Pirenei sono una terra ricca di leggende: il Montségur è considerato il castello del Graal, Rennes-les-Château è legata all’Arca dell’Alleanza, e si dice che ci sia una base UFO sotterranea nella zona. Persino Maria Maddalena si sarebbe rifugiata nei Pirenei dopo la crocifissione di Gesù.
“Il nostro obiettivo era esplorare questi miti e capire come influenzavano la vita delle persone,” dichiara Tiainen. “Volevamo vedere come la spiritualità si manifesta nelle loro vite quotidiane.”
Una riflessione sui temi umani
Il cuore del documentario si concentra non solo sulle credenze, ma anche sui temi universali della perdita, della fede e della responsabilità. I vari personaggi che popolano “Shadowland”, come la sacerdotessa Anaiya o il mago del caos Iranon, rappresentano persone che hanno trovato un senso in una realtà alternativa.
“Il film tratta di persone marginali, che si sono allontanate dai valori convenzionali,” spiega Tiainen. “Molti di loro hanno perso tutto e hanno trovato una nuova fede come faro nella loro vita.”
La connessione con la cultura pop
Stanley e il legame con la cultura pop sono giganti nel documentario: gli abitanti del posto mescolano la loro vita quotidiana con elementi di famosi film come ”Harry Potter” e “Il Signore degli Anelli“.
Conclusione del Viaggio
Nonostante le turbolenze, il viaggio del team di “Shadowland” è un testimonianza della forza dello spirito umano e della saggezza che può emergere dai luoghi più inaspettati.
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