Addio a Maggie Smith: una leggenda del cinema ci lascia
In molti la ricordano come Minerva McGonagall, la severa ma gentile professoressa di Trasfigurazione nella saga di Harry Potter. Con il suo accento scozzese impeccabile e il cappello nero appuntito, Maggie Smith ha conquistato generazioni di fan. Altri, invece, l’hanno amata come Violet Crawley, la contessa acida ma irresistibile di Downton Abbey. Smith è morta oggi a Londra, all’età di 89 anni, lasciando dietro di sé una carriera cinematografica di sette decadi che merita di essere riscoperta.
Le prime impronte nel cinema
Maggie Smith aveva già fatto parlare di sé negli anni ’60 grazie a ruoli nei film The V.I.P.s, La calda notte del piombo e Otello, accanto a Laurence Olivier. La sua prima nomination all’Oscar come Desdemona la mise sotto i riflettori. Tuttavia, è con La strana voglia di Jean del 1969 che conquista l’Academy Award come Miglior Attrice, confermando il suo talento. Il ruolo di Jean Brodie, una insegnante anticonformista, divenne un modello senza mai ingabbiarla.
La versatilità di un’icona
Smith riuscì a combinare arroganza, erudizione e un pizzico di stravaganza in un solo personaggio. La sua capacità di rendere comiche situazioni drammatiche era unica e affascinante. Un esempio perfetto è Augusta Bertram in Viaggi con mia zia di George Cukor. Anche se il ruolo di Augusta era per una donna più anziana, Smith, con il suo fascino e saggezza, riuscì a portarlo magnificamente sul grande schermo.
I grandi anni ’70 e ’80
Tra gli anni ’70 e ’80 Smith ha lavorato in diversi film di successo. In Assassinio sul Nilo e Corpi al sole, due adattamenti di Agatha Christie, ha dimostrato la sua abilità nei duelli verbali con attrici del calibro di Bette Davis e Diana Rigg. La sua battuta in Invito a cena con delitto di Neil Simon, “Oh, that’s tacky. That’s really tacky”, è diventata un classico.
Anni d’oro: tra teatro e grande schermo
Negli anni ’80 Maggie Smith si spostò anche sul palcoscenico, lasciando il segno in produzioni memorabili come L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde. Grazie alla sua performance in Una stanza con vista, adattamento di James Ivory del romanzo di E.M. Forster, Smith conquistò nuove generazioni di fan.
Successi e riconoscimenti nel nuovo millennio
Il XXI secolo ha visto Smith brillare come mai prima. Insieme ai suoi ruoli iconici in Harry Potter e Downton Abbey, è stata protagonista di The Best Exotic Marigold Hotel, dimostrando che il suo talento era sempre attuale. Il film, che la vedeva tra i protagonisti insieme a Judi Dench e Bill Nighy, fu un successo di pubblico e critica.
Ritratto di una leggenda
Tea With the Dames, il documentario del 2018, offre un ritratto intimo di Maggie Smith e delle sue colleghe Judi Dench, Eileen Atkins e Joan Plowright. Le quattro attrici condividono aneddoti e ricordi delle loro illustri carriere, regalando uno sguardo unico su chi, come Smith, ha dedicato una vita all’arte cinematografica.
L’eredità di Maggie Smith
Maggie Smith non ci lascia solo grandi interpretazioni, ma un vero e proprio esempio di dedizione e talento. Attraverso ruoli indimenticabili e battute taglienti, ha saputo conquistare il cuore di milioni di persone.
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo sui tuoi social e facci sapere cosa ne pensi! Non perderti i prossimi aggiornamenti! Seguici sui nostri canali social per rimanere sempre informato sulle ultime novità del cinema.