“Afternoons of solitude” trionfa al San Sebastian Film Festival
Albert Serra conquista la Conchiglia d’Oro
La 72ª edizione del San Sebastian Film Festival ha visto il documentario “Afternoons of Solitude” del regista Albert Serra ricevere la Conchiglia d’Oro come miglior film. L’opera, che offre uno sguardo crudo sul mondo della corrida, ha superato una forte concorrenza da parte di lungometraggi narrativi di registi come Joshua Oppenheimer, Edward Berger e Mike Leigh.
Un ritratto unico sul coraggio e la disciplina
Diretto dal regista spagnolo Serra, “Afternoons of Solitude” si focalizza sulla figura del torero peruviano-spagnolo Andrés Roca Rey. La pellicola, sebbene durissima per la rappresentazione grafica della brutalità, è stata definita “ipnotizzante” per il suo studio unico sulla disciplina, il coraggio, la concentrazione laser e l’arte della spettacolarizzazione. A detta di molti esperti del settore, il film si dispone come un saggio visivo dotato di grande profondità.
Riconoscimenti a “The Last Showgirl” e altri premi
Nel corso del festival, il Premio Speciale della Giuria per il miglior cast è stato assegnato a Pamela Anderson e al cast di “The Last Showgirl” di Gia Coppola. Seppur considerato da alcuni critici come più incline all’estetica che alla profondità psicologica, il film ha saputo toccare corde emotive significative nel ritratto di Shelly, una ballerina di Las Vegas, e delle donne come lei.
Miglior regia e premi individuali
Il Silver Shell per la miglior regia è stato distribuito in modo equo tra Laura Carreira per “On Falling”, una narrazione sulla solitudine di una lavoratrice portoghese in un magazzino scozzese, e Pedro Martin-Calero per “The Wailing”, che indaga un gruppo di giovani risvegliando un male invisibile.
Patricia López Arnaiz si è aggiudicata il Silver Shell per la miglior interpretazione principale in “Glimmers”, mentre Pierre Lottin ha ricevuto lo stesso riconoscimento per la miglior interpretazione di supporto in “When Fall is Coming”.
Altri premi degni di nota
Tra gli altri premi, spiccano quello per la miglior sceneggiatura assegnato a François Ozon e Philippe Piazzo per “When Fall is Coming”, e il Premio Nuovi Registi conferito a Piet Baumgartner per “Bagger Drama”. L’Horizontes Latinos Award è stato vinto da Luis Ortega per “Kill the Jockey”. il premio per la miglior cinematografia è stato attribuito a Piao Songri per “Bound in Heaven”.
Chiusura del festival e premi onorari
Il festival, che si è svolto dal 20 al 28 settembre, si è concluso con la proiezione di “We Live in Time” con Andrew Garfield e Florence Pugh. Premi onorari sono stati conferiti a stelle del calibro di Cate Blanchett, Javier Bardem e Pedro Almodóvar alla Kursaal Theater della città.
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