Il mondo piange Kris Kristofferson
Un’icona della musica e del cinema ci lascia a 88 anni
Kris Kristofferson, il leggendario cantautore di “Me and Bobby McGee” e “Help Me Make It Through the Night”, membro del supergruppo The Highwaymen e attore indimenticabile in film come “Alice Doesn’t Live Here Anymore” e “A Star Is Born”, è scomparso all’età di 88 anni. La notizia è stata confermata dalla famiglia, che ha dichiarato: “Siamo tutti così fortunati per il tempo trascorso con lui. Grazie per averlo amato per tutti questi anni; quando vedrete un arcobaleno, sappiate che sta sorridendo a tutti noi.”
Un talento poliedrico
Nato nel Texas del Sud, Kristofferson ha brillato nel football e nel rugby e ha vinto un torneo di boxe Golden Gloves frequentando il Pomona College in California. Il suo percorso accademico lo ha condotto a una borsa di studio Rhodes per studiare letteratura all’estero e a pilotare elicotteri nell’esercito degli Stati Uniti. Dopo aver abbandonato una carriera militare, si è trasferito a Nashville, lavorando come bidello alla Columbia Records mentre Bob Dylan incideva il suo seminale album “Blonde on Blonde”.
“Me and Bobby McGee”: una hit senza tempo
La ballata vagabonda “Me and Bobby McGee” è stata inizialmente registrata da Roger Miller nel 1969 prima di diventare un classico rock grazie alla versione di Janis Joplin, che ha raggiunto la cima della Billboard Hot 100 nel 1971, poco dopo la sua morte per overdose. La capacità di Joplin di trasformare un brano country in una pietra miliare del rock sottolinea l’eclettismo musicale di Kristofferson.
“Help Me Make It Through the Night”: il trionfo della semplicità
Kristofferson ha inciso “Help Me Make It Through the Night” nel suo album omonimo del 1970, ma è stata la versione di Sammi Smith a diventare una delle canzoni più durature nella storia della musica country, raggiungendo l’ottava posizione nella classifica di Billboard. Il brano è nato da una citazione di Frank Sinatra, che in un’intervista dichiarò: “Alcool, donne o una bibbia… qualsiasi cosa mi aiuti a passare la notte.”
Riconoscimenti e collaborazioni illustri
Kristofferson ha vinto il Grammy per la miglior canzone country con “Help Me Make It Through the Night”, e ha aggiunto altri trofei per i suoi duetti con l’allora moglie Rita Coolidge su “From the Bottle to the Bottom” e “Lover Please”. Nel 1985, si è unito a Johnny Cash, Waylon Jennings e Willie Nelson per formare The Highwaymen, creando tre album e conquistando il pubblico con le loro esibizioni dal vivo.
Un’intensa carriera cinematografica
Il carisma di Kristofferson non si limitava solo alla musica. Ha portato la sua personalità virile e scabra sul grande schermo in film come “Pat Garrett & Billy the Kid” di Sam Peckinpah (1973), “Heaven’s Gate” di Michael Cimino (1980) e “Lone Star” di John Sayles (1996). Ha recitato come interesse amoroso per l’Oscar Ellen Burstyn in “Alice Doesn’t Live Here Anymore” e per Barbra Streisand nel rifacimento di “A Star Is Born” (1976), film che gli ha fruttato un Golden Globe.
Realizzazioni accademiche e militari
Kristofferson è nato il 22 giugno 1936 a Brownsville, Texas. Figlio di un generale dell’aviazione, ha trascorso gran parte della giovinezza spostandosi per il paese, concludendo gli studi superiori a San Mateo, California. Ha ottenuto la borsa di studio Rhodes e ha studiato al Merton College di Oxford, dove è diventato un discepolo del poeta americano William Blake. Nonostante queste esplorazioni esoteriche, non ha mai abbandonato la sua ammirazione per la poesia popolare di Hank Williams.
Il coraggio di seguire il sogno musicale
Durante il tentativo di entrare nel business musicale, Kristofferson lavorava come pilota di elicotteri commerciali e come bidello alla Columbia Records. Dopo aver sorvolato la proprietà di Johnny Cash in elicottero, fu invitato sul palco del Newport Folk Festival nel 1969, segnando l’inizio della sua carriera di performer.
Ricordi e riflessioni finali
In un’intervista Kris ha affermato di dovere la sua carriera a una forza superiore, dichiarando: “Non ho davvero ansia a controllare la mia vita. In qualche modo ci sono arrivato e ha funzionato. Non dipende da me o da te. Mi sento molto fortunato”.
Kristofferson lascia la moglie Lisa Meyers, i suoi otto figli e sette nipoti, portando con sé un’eredità indimenticabile sia nel mondo della musica che del cinema.
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