Quando l’autunno arriva: una nuova perla di François Ozon
Un thriller che mescola il sinistro con il casalingo
In “Quando l’autunno arriva”, l’acclamato regista François Ozon esplora nuove sfumature del genere thriller, offrendo al pubblico una narrazione intensa e profondamente umana. Qui incontriamo Michelle (interpretata superbamente da Hélène Vincent), una nonna desiderosa di accudire il suo adorato nipotino Lucas (Garlan Erlos). Tuttavia, la tranquillità della sua vita viene sconvolta quando la figlia Valérie (Ludivine Sagnier) le impedisce di vedere Lucas, a causa di un errore micologico che costerà caro a Michelle.
Un’opera che sfida le convenzioni
Ozon, conosciuto per capolavori come “Swimming Pool” e “Otto donne e un mistero”, ritorna con una pellicola che gioca abilmente tra realismo e humour nero. Il regista francese riesce a mantenere le caratteristiche riconoscibili del suo stile, come le ambiguità volontarie della trama e i personaggi borghesi con passati oscuri, ma introduce anche nuovi elementi che arricchiscono la sua filmografia.
Una trama che invita alla riflessione
Il film ruota intorno a Michelle, una donna che si destreggia tra la gestione della sua casa in Borgogna e la cura del suo giardino. La sua vita, apparentemente serena, nasconde però molte sfumature. Il rapporto con la figlia Valérie è teso e carico di risentimento, soprattutto dopo che un incidente con dei funghi velenosi porta Valérie a credere che sua madre abbia cercato di avvelenarla.
Alla scoperta di dettagli tecnici
Ozon costruisce una narrazione che è un autentico capolavoro tecnico. L’uso di scenografie autunnali e costumi curati da Pascaline Chavanne evoca sensazioni di calore e decadenza. La collaborazione con il direttore della fotografia Jérôme Alméras aggiunge profondità visiva alla narrazione, rendendo ogni scena ricca di dettagli e simbolismo.
Il peso della memoria e del passato
La sceneggiatura di Ozon e Philippe Piazzo, sostenuta da dialoghi pungenti e momenti di introspezione, esplora il passato di Michelle e Marie-Claude (Josiane Balasko). Scopriamo che entrambe le donne hanno alle spalle un passato come prostitute, un tema affrontato senza moralismi ma con partecipazione emotiva.
Questo passato oscuro influenza profondamente i rapporti tra i personaggi. Vincent, il figlio di Marie-Claude da poco uscito di prigione, si unirà a Michelle come giardiniere, instaurando con lei un legame affettuoso e protettivo, mentre Valérie rimane intrappolata nei suoi giudizi e pregiudizi.
Un cast eccezionale
Il cast di “Quando l’autunno arriva” offre performances memorabili. Hélène Vincent, con la sua interpretazione sfumata e profonda, riesce a trasmettere la fragilità e la forza del suo personaggio. Ludivine Sagnier, in un ruolo complesso e carico di emozioni, arricchisce il film con un contributo che è insieme feroce e vulnerabile.
Colonna sonora e atmosfera
Evgueni e Sacha Galperine forniscono una colonna sonora che accompagna perfettamente le atmosfere del film, aggiungendo tensione e malinconia nei momenti giusti. Il loro lavoro, già apprezzato in altre produzioni recenti, qui raggiunge nuove vette di eccellenza.
Guarda il trailer di “Quando l’autunno arriva”
https://trailers-ita.movieetv.com/search/quando-l-autunno-arriva
Conclusioni
“Quando l’autunno arriva” è un thriller psicologico che invita lo spettatore a riflettere sulle dinamiche familiari e sui segreti nascosti nel passato. Ozon, con la sua maestria narrativa e visiva, crea un’opera che rimane impressa nella mente e nel cuore.
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