Intelligenza artificiale e giustizia: una visione dal futuro
Il cinema come specchio della società: “Justicia Artificial”
Mercoledì sera, al Iberseries & Platino Industria di Madrid, si è tenuta una proiezione che ha affrontato uno dei temi più dibattuti del nostro tempo: l’intelligenza artificiale nella giustizia. Il film Justicia Artificial, scritto e diretto da Simón Casal, ci catapulta in un futuro inquietante dove i giudici umani potrebbero essere sostituiti da software di AI.
La trama: tra innovazione e pericolo
Nella storia, il governo cerca di automatizzare e depoliticizzare il sistema giudiziario tramite l’uso di intelligenza artificiale. La protagonista, Carmen Costa, una stimata giudice, viene invitata a valutare questo nuovo procedimento. Ma tutto cambia quando il creatore del software viene trovato morto, mettendo in pericolo la vita di Carmen stessa.
La pellicola ha ricevuto un’ottima accoglienza dal pubblico, che ha risposto con un lungo applauso alla proiezione.
Un dibattito necessario: il panel di esperti
Dopo la proiezione, si è tenuto un dibattito che ha visto la partecipazione della produttrice Mariela Besuievsky, l’attore Alberto Ammann, l’avvocato Juan Fernandez Tamames e il giudice della Corte Suprema spagnola Antonio del Moral. Il focus era chiaro: esplorare l’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore giudiziario e nella nostra società in generale.
Simón Casal ha iniziato a lavorare sul progetto circa cinque anni fa, spinto dall’interesse per l’impatto dei big data e di ChatGPT. La moglie giudice del regista ha fornito ulteriore ispirazione per una rappresentazione realistica del sistema legale.
L’umanità contro la tecnologia: un tema chiave
La storia di Carmen evidenzia il conflitto tra uomini e tecnologia. “Attraverso Carmen, abbiamo voluto rendere la questione più umana e personale,” ha spiegato la produttrice Besuievsky. Ammann ha aggiunto che il personaggio di Carmen serve a enfatizzare il lato umano della giustizia.
Un momento interessante del film è quando si discute se le persone chiave dietro lo sviluppo degli strumenti di AI stiano ottenendo trattamenti preferenziali. “Avremo codici VIP?” ha riepilogato Besuievsky, sollevando preoccupazioni su possibili ingiustizie future legate all’uso dell’AI.
Le implicazioni morali e pratiche dell’intelligenza artificiale
Il giudice Antonio del Moral ha sottolineato che, sebbene la tecnologia possa essere più precisa, non sempre è equa nel senso umano del termine. “La giustizia umana non è perfetta,” ha affermato. “La giustizia algoritmica è una tentazione ma ci farebbe perdere umanità.”
Juan Fernandez Tamames ha aggiunto che la chiave per governi e industrie sarà creare salvaguardie e linee guida per l’uso dell’AI, richiamando alla mente le atmosfere distopiche di “Blade Runner”.
Realtà o finzione?
Alberto Ammann ha espresso preoccupazione per le somiglianze tra la finzione e la realtà. “In 2001: Odissea nello spazio, ho visto la mia prima videochiamata e pensavo che non sarebbe mai accaduto. Ora, abbiamo tutto ciò sui nostri cellulari.”
La quarta edizione di Iberseries ha visto anche dibattiti su strategie televisive e mercato cinematografico, con interventi di dirigenti di Anonymous Content e Fremantle.
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