Steven Kostanski e la sua nuova visione del cinema horror
Un mix di creature e nostalgia: l’approccio di Kostanski
Steven Kostanski, noto per successi indipendenti come “The Void” del 2016 e “Psycho Goreman” del 2020, è un regista che non ha mai avuto timore di allontanarsi dalle tendenze dominanti del genere horror. La sua passione per film con creature bizzarre e puppet lo ha portato a sviluppare il suo ultimo progetto, un’intrigante combinazione di nostalgia anni ’80 e creatività audace: “Frankie Freako“.
La nascita di Frankie Freako
Come realizzare qualcosa fuori dagli schemi
Dopo anni di tentativi di convincere i suoi colleghi a realizzare un film con piccole creature, Kostanski ha deciso di prendere in mano la situazione. “Chi non vorrebbe vedere piccoli pupazzi che torturano la gente?” afferma il regista. L’idea ha preso forma grazie al desiderio di rendere omaggio ai classici del genere, come “Gremlins 2: La nuova stirpe” e “Ghoulies”.
Lineare, ma non troppo
Il film segue Conor (interpretato da Conor Sweeney), un uomo d’affari rigido che cerca di ravvivare la sua vita chiamando un numero 900. Da lì, entra in scena Frankie Freako (con la voce di Matthew Kennedy), un pupazzo che, insieme ai suoi amici, trasforma la vita monotona di Conor in un’avventura con destinazione il pianeta natale di Freako. Tra missioni improbabili e lezioni di vita, il film riesce a bilanciare perfettamente umorismo e serietà.
Un’estetica anni ’80 e un tocco di De Palma
Inspiration from the past
Kostanski e il suo direttore della fotografia, Pierce Derks, hanno cercato ispirazione in fonti inaspettate, tra cui i film di Brian De Palma. “Sono un grande fan di ‘Omicidio a luci rosse’, quindi abbiamo affrontato il progetto con l’atteggiamento di ‘Cosa succederebbe se un film di De Palma venisse rovinato da una banda di creature scatenate?’”, spiega Kostanski.
Il risultato è una cura maniacale per i dettagli, dall’uso di lenti e filtri per ottenere un effetto soft-focus, fino alla ricostruzione minuziosa di scenografie, costumi e design di produzione che richiamano in modo autentico l’estetica anni ’80.
Le sfide del budget e delle tempistiche
Innovation despite limitations
La produzione, basata in Ontario, ha dovuto fare i conti con un budget limitato di soli CA$50,000 e un periodo di otto settimane per completare il lavoro con i pupazzi. Nonostante queste sfide, Kostanski e il suo team sono riusciti a creare un prodotto di alta qualità grazie alla loro inventiva e determinazione.
“Questo è stato un progetto che ho affrontato con la consapevolezza che sarebbe stato limitato dal budget. Ci siamo dati da fare e ci siamo riusciti,” dice il regista, riconoscendo l’enorme contributo del suo team nella realizzazione del film.
Il futuro del franchise Frankie Freako
Progetti futuri e desideri personali
Nonostante le difficoltà incontrate, Kostanski si dichiara entusiasta all’idea di proseguire il viaggio nell’universo di Frankie Freako. Tuttavia, il regista ammette che un po’ di riposo integrato nella produzione non guasterebbe. “Ora che abbiamo risolto i problemi tecnici con i pupazzi, penso che sarebbe più facile rifarlo. Conor e Adam sono entusiasti di tornare, ma vogliono che sia il più semplice possibile. Magari sarà una situazione in cui Freako va alle Hawaii, girando per una settimana e poi rilassandoci per tre settimane in spiaggia,” scherza Kostanski.
Guarda il trailer di Frankie Freako
Guardate il trailer di Frankie Freako e scoprite di più su questa affascinante fusione di nostalgia e innovazione.
Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo sui tuoi social e facci sapere cosa ne pensi! Non perderti i prossimi aggiornamenti! Seguici sui nostri canali social per rimanere sempre informato sulle ultime novità del cinema.