Analisi e riflessioni su “Grotesquerie”: un’indagine sulla creatività seriale
La nuova serie: trama e atmosfera
“Grotesquerie”, il nuovo drama horror di FX, segna un cambio di rotta nel panorama delle serie create da Ryan Murphy. Protagonista è la detective Lois, interpretata da Niecy Nash, chiamata a risolvere una serie di omicidi commessi da un serial killer che trasforma i corpi delle sue vittime in macabri tableau biblici. Tuttavia, piuttosto che puntare sull’efferatezza dei delitti o dare slancio all’indagine di Lois, i primi episodi preferiscono soffermarsi sull’apatia della protagonista. Lois sembra vivere il suo ultimo caso come una metafora del proprio tormento interiore, una scelta narrativa che potrebbe alienare una parte del pubblico in cerca di un ritmo più serrato.
Una crisi di creatività nel mondo di Ryan Murphy
“Grotesquerie” è solo uno dei tanti progetti di Ryan Murphy attualmente in onda. Dopo aver firmato un nuovo contratto con Disney lo scorso anno, Murphy ha lanciato varie serie su diverse piattaforme, tra cui “Doctor Odyssey” su ABC e “American Sports Story: Aaron Hernandez” su FX. Questa prolificità, se da un lato segna l’ecletticità del produttore, dall’altro evidenzia una certa stanchezza creativa. Le serie iniziano a confondersi tra loro, facendo emergere un pattern di narrative ripetitive e meno innovative, un aspetto evidente anche in “Monsters”, il successo true crime di Murphy.
Analisi tecnica delle serie in corso
Dal punto di vista tecnico, l’universo di Ryan Murphy si caratterizza per una firma stilistica distintiva, dalla messa in scena alla scrittura. Tuttavia, recentemente queste caratteristiche sembrano derivare più da risorse creative finite che da una vera e propria visione artistica. La seconda stagione di “Monster” mette in luce un ritratto sconvolgente di abuso sessuale che viene però soffocato da un sensazionalismo eccessivo. Anche altre serie come “Doctor Odyssey” e “American Sports Story” mostrano una propensione a riciclare idee piuttosto che innovare.
La qualità della produzione rispetto alla quantità
Se in passato Murphy è stato un pioniere della cultura televisiva, con serie come “Glee” che rappresentava un punto di riferimento per la rappresentazione queer mainstream, ora sembra faticare a mantenere quel ruolo di avanguardia. Le sue recenti produzioni appaiono più come indicatori ritardati delle tendenze attuali piuttosto che come propulsori di nuovi trend. “American Horror Story”, ad esempio, celebrerà il suo tredicesimo anniversario, ma la sua freschezza iniziale sembra ormai un lontano ricordo. Anche “9-1-1” e il suo spin-off “9-1-1: Lone Star” sono semplici procedural broadcast, lontani dall’originalità delle prime opere di Murphy.
Riflessioni sull’evoluzione della carriera di Murphy
Nonostante le critiche, è innegabile che Murphy abbia mantenuto una straordinaria capacità di casting, scoprendo nuovi talenti e rilanciando le carriere di attori affermati. L’impatto delle sue opere, sia positivo che negativo, rimane significativo. Ad esempio, i fratelli Menendez beneficeranno di una nuova udienza in tribunale, un evento che sembra direttamente collegato al successo di “Monsters”.
Un futuro incerto tra quantità e qualità
L’attuale produzione di Ryan Murphy è caratterizzata da una maggiore quantità e meno attenzione alla qualità. “Monsters” ha elementi eccellenti, come l’episodio interamente dedicato al racconto di Erik, ma avrebbe beneficiato di una cura maggiore. “Grotesquerie” include una prestazione straordinaria di Lesley Manville, che sembra però appartenere a uno show completamente diverso. “American Sports Story”, pur essendo appropriato nel tono, manca della tipica ironia di Murphy.
Ryan Murphy è sempre stato difficile da categorizzare, un artista del cable premium ma anche un intrattenitore di massa, un progressista sociale che però sfida il politicamente corretto. Tuttavia, la sua produzione attuale pende decisamente verso una produzione rapida e copiosa, un compromesso riuscito ma non senza sacrifici. Nel 2024, Murphy sembra essersi trasformato più in un mogul che in un autore autentico.
Per visualizzare il trailer di “Grotesquerie”, puoi visitare questo link.