Una nuova creazione segreta: Charli XCX si immerge nel cinema polacco
La nascita di un’idea esplosiva
Nel cuore dell’estate, mentre il panorama culturale veniva travolto dall’ondata pop di Charli XCX, la cantante britannica si è ritrovata a Varsavia, in Polonia, per girare un film segreto. In collaborazione con il drammaturgo Jeremy O. Harris e il regista Pete Ohs, Charli ha contribuito a un progetto cinematografico intitolato Erupcja. Il titolo, che significa “eruzione” in polacco, allude sia a una vera e propria eruzione vulcanica sia a un’improvvisa esplosione di tensione e pressione.
Una trama incandescente
La storia segue due donne con un rapporto turbolento: una polacca, interpretata da Lena Góra, e l’altra americana, Bethany, interpretata da Charli XCX. Questa complessa dinamica viene arricchita dalla presenza di Harris e Will Madden, attori che hanno già collaborato diverse volte con Ohs.
Varsavia come protagonista
Erupcja non è solo un film sulle relazioni umane; è anche un omaggio alla città di Varsavia, che diventa un personaggio autonomo nel racconto. Girare in diverse parti della città senza attirare troppa attenzione è stata una sfida, ma non senza qualche riconoscimento occasionale da parte dei fan polacchi di Charli XCX.
Dietro le quinte: la rivelazione del segreto
Girare il film in segreto si è rivelato difficile, soprattutto data la popolarità di Charli XCX. Come Harris ha commentato: “Avevo il presentimento che sarebbe stato difficile mantenere tutto sotto il radar”. Un fugace incontro notturno in un bar gay vicino all’hotel Nobu, dove il cast risiedeva, ha contribuito a diffondere la notizia del progetto. Anche l’inserimento di Charli nella playlist estiva di un ex presidente americano ha attirato ulteriori attenzioni.
Il metodo creativo di Pete Ohs
Il modo in cui Pete Ohs crea i suoi film è unico e innovativo. Parte da una location ispirante – in questo caso, Varsavia - e collabora con gli attori per sviluppare i personaggi. Scrive un’outline iniziale che copre circa metà del film, e da lì costruiscono la trama giorno per giorno, scrivendo i dialoghi la sera prima o la mattina stessa. Questo processo non convenzionale rende il lavoro più spontaneo e creativo.
“In pratica, sono l’intera troupe”, spiega Ohs. “Girare in sequenza e scrivere man mano rende tutto davvero divertente, e non sembra neanche un lavoro. È pura creatività”.
L’ispirazione vulcanica
Un elemento chiave di Erupcja è il vulcano, ispirato a un racconto di un uomo che rimase bloccato a Varsavia per un’eruzione in Islanda. Questo evento ha dato vita a un pilastro importante della trama, mantenendo però un alone di mistero su come esattamente venga integrato nel film.
Come è nata la collaborazione
La collaborazione tra Charli XCX, Harris e Ohs è nata casualmente in un bar di New York. Dopo una chiacchierata informale e un’accenno al peculiare metodo di lavoro di Ohs, Charli si è mostrata subito entusiasta di partecipare. Un messaggio il giorno seguente ha confermato l’interesse della cantante, che da subito ha trovato nel processo creativo di Ohs una somiglianza con la creazione di un album musicale.
“Il modo in cui descriveva il processo di realizzazione dei suoi film mi ricordava molto il modo in cui realizzo un album”, ha scritto Charli XCX. “Sembrava giusto e stimolante perseguire questo tipo di collaborazione”.
Un ruolo inedito per Charli XCX
In Erupcja, Charli XCX si allontana dal suo solito personaggio pubblico per interpretare Bethany, un ruolo completamente diverso dal suo. La cantante ha espresso la volontà di interpretare un personaggio riservato e introverso, un’opportunità per esplorare un nuovo aspetto delle sue capacità recitative.
Charli XCX sta costruendo un curriculum cinematografico impressionante, con progetti futuri che includono il thriller erotico I Want Your Sex e un adattamento del romanzo grafico 100 Nights of Hero.
La realizzazione di una performance autentica
Pete Ohs ha elogiato Charli XCX per la sua dedizione e talento come attrice. Riesce a comunicare emozioni attraverso vari mezzi di espressione, siano essi il linguaggio del corpo, la voce o le espressioni facciali. Una performance memorabile è stata una scena in cui Charli è riuscita a piangere a comando, dimostrando la sua competenza e professionalità.
“Charli è un’attrice eccellente”, ha affermato Ohs. “Capisce come trasmettere emozioni, sia che si tratti di linguaggio del corpo, voce o espressioni facciali. È una vera attrice e sono molto orgoglioso di noi per aver realizzato questo film durante l’estate di ‘Brat’”.
Conclusione: una nuova frontiera creativa
La realizzazione di Erupcja rappresenta una svolta sia per Charli XCX che per Pete Ohs, dimostrando che la combinazione di talento musicale e cinematografico può generare risultati sorprendenti. Con Varsavia a fare da sfondo, il film promette di essere un’esplorazione innovativa e coinvolgente delle relazioni umane e delle esplosioni emotive che ne derivano.
Scopri di più su Erupcja e preparati a essere travolto da questa nuova ondata creativa nel cinema indipendente.# Creare, senza pressioni: l’approccio del “tavolo di bolle” nel filmmaking
L’idea di girare un film senza uno script o senza l’appoggio di produttori può sembrare folle nell’industria cinematografica tradizionale, ma c’è un nuovo approccio emergente che sta guadagnando attenzione. Questo metodo, chiamato “tavolo di bolle”, si basa sull’assunto che la creatività prospera senza alcuna pressione. È un concetto che sfida le convenzioni di Hollywood, promuovendo un ritorno alle radici del fare cinema, come quando si era ragazzi con una videocamera e tanti sogni.
Il concetto del ‘tavolo di bolle’
L’idea del “tavolo di bolle” è nata durante la lavorazione del film “Youngstown”. Il concetto è semplice: immaginate un tavolo fatto di bolle di sapone. Non può sostenere alcun peso. Non può sorreggere le vostre speranze, sogni o pressioni finanziarie. È solo un bellissimo oggetto che si può ammirare. Questo tipo di tavolo rappresenta la creatività. Non si devono mettere pressioni sul processo creativo, altrimenti si rischia di comprometterlo.
Il regista che ha elaborato questa metafora ha deciso di applicarla a tutti i suoi progetti cinematografici. L’assenza di pressioni permette alla creatività di fiorire, creando uno spazio sicuro e aperto dove è possibile rischiare e sperimentare senza paura di fallire.
Un ambiente di produzione senza stress
L’ambiente di lavoro senza pressioni si è rivelato estremamente benefico per gli attori coinvolti. Jeremy, uno degli attori, racconta come questo approccio lo abbia riportato alla gioia di creare. In un’industria dove ogni decisione sembra una questione di vita o di morte, questa metodologia gli ha permesso di rilassarsi e godere del processo creativo.
Anche Lena Góra e Will Madden hanno trovato questa esperienza liberatoria. Parte di questa libertà deriva dalla mancanza di un copione rigidamente definito e dalla possibilità di esplorare i propri personaggi in modo organico. Per esempio, Jeremy ha trovato il suo personaggio esplorando i negozi di abbigliamento usato in Polonia e scegliendo costumi che riflettessero la personalità di Claude, il personaggio che interpretava.
Un’opportunità per i giovani cineasti
Questo approccio offre una lezione preziosa per i giovani cineasti. La mancanza di grosse risorse finanziarie non deve essere vista come un ostacolo ma come un’opportunità per creare opere autentiche e significative. L’eccessiva pressione per rendere ogni progetto il più redditizio possibile può soffocare la creatività. I giovani registi devono sentirsi liberi di esplorare idee innovative, anche con budget limitati.
Analisi tecnica del ‘tavolo di bolle’
Da un punto di vista tecnico, questo approccio richiede una mentalità aperta e una grande flessibilità. Non avere un copione fisso significa affidarsi molto all’improvvisazione degli attori e alla loro capacità di adattarsi alle situazioni in continua evoluzione. Questo può portare a risultati incredibilmente autentici e spontanei, che sarebbero difficili da ottenere con un metodo tradizionale.
Tuttavia, comporta anche delle sfide. Il montaggio di un film fatto senza uno script preciso può essere un processo lungo e complicato. È necessario avere una visione chiara del risultato finale e una grande capacità di storytelling per assemblare le varie scene in un prodotto coerente.
La sfida del montaggio
Il montaggio di un film realizzato secondo il metodo del “tavolo di bolle” è una fase di scoperta continua. Come spiega il regista, all’inizio del montaggio il progetto può sembrare nebuloso, ma man mano che si procede, il film inizia a rivelare la sua vera essenza. Questo processo di scoperta può essere al tempo stesso eccitante e spaventoso, ma è fondamentale non lasciarsi condizionare dalla paura.
Una riflessione sul futuro del filmmaking
In un’era post-pandemica, dove la pressione di creare contenuti finanziariamente sicuri è alta, c’è il rischio di perdere l’essenza autentica del cinema. Se i registi si concentrano troppo sulla redditività, potrebbero non nascere mai altre opere come “Paris, Texas” o “Stranger Than Paradise”.
La speranza è che l’approccio del “tavolo di bolle” ispiri una nuova generazione di cineasti a creare film che rispecchino la loro visione e creatività innata. Vedremo un rinascimento del cinema indipendente? Solo il tempo lo dirà, ma ciò che è certo è che la libertà creativa è il cuore pulsante di ogni grande opera artistica.
Per il trailer del film “Youngstown”, clicca qui.