La stagione degli Oscar: una sfida epica in arrivo
Con l’avvicinarsi della stagione degli Oscar, Hollywood si prepara per un’intensa ed emozionante competizione. Dopo il tour tra i Festival del Cinema di Venezia, Toronto e New York, il nuovo film di A24, “The Brutalist”, ha iniziato a emergere come uno dei contendenti più forti per l’edizione di quest’anno. Interpretato da Adrien Brody, il film racconta la storia di un architetto ebreo ungherese sopravvissuto all’Olocausto.
Una narrazione epica e coinvolgente
The Brutalist segue la vita di László Tóth (Adrien Brody) per un arco di 30 anni. Dopo aver sopravvissuto all’Olocausto, László emigra negli Stati Uniti, dove si trova a lottare contro dipendenze, povertà e intolleranza. Nonostante trovi un cliente ricco, Harrison Lee Van Buren (Guy Pearce), László spera di riunirsi con sua moglie Erzsébet (Felicity Jones), dalla quale è stato separato durante la guerra. Per visionare il trailer del film, visita The Brutalist.
Un budget limitato con grandi ambizioni
Prodotto con un budget di soli 10 milioni di dollari, The Brutalist si è rivelato un’impresa notevole di narrazione epica. Le prime recensioni e il passaparola indicano il film come un potenziale candidato per gli Oscar, soprattutto se A24 riuscirà a bilanciare questa pellicola con i suoi altri contendenti, come Sing Sing e Queer, e a galvanizzare i voti nonostante la durata significativa del film.
Strategie premiate
A24 è nota per aver guidato altri progetti non convenzionali verso il successo agli Oscar, come Moonlight e Everything Everywhere All at Once. Sebbene non ci sia ancora un chiaro favorito per questa stagione degli Oscar, The Brutalist potrebbe avere tutti gli ingredienti per dominare la conversazione sulle premiazioni. Le proiezioni per i selezionatori di gusti e le apparizioni ai festival hanno contribuito a costruire un’ottima base di buzz intorno al film.
Il contributo di Brady Corbet
Brady Corbet, passato da attore a regista, ha già dimostrato il suo talento con i film The Childhood of a Leader e Vox Lux. The Brutalist è un progetto su cui ha lavorato per sette anni, inizialmente previsto con un cast differente. La pandemia ha causato dei ritardi, ma il risultato finale, con un cast ricostruito, ha catturato l’attenzione tanto dei critici quanto dei professionisti del settore.
Adrien Brody: un ritorno trionfante
Adrien Brody, veterano degli Oscar, torna sotto i riflettori con un’interpretazione carica di emozioni. Il suo ritratto di László Tóth potrebbe riportarlo nella cerchia ristretta degli attori pluripremiati come Jack Nicholson e Daniel Day-Lewis. Una performance tanto potente potrebbe renderlo uno dei principali contendenti per il miglior attore, competendo con colleghi come Ralph Fiennes e Colman Domingo.
Guy Pearce e una performance memorabile
Guy Pearce brilla nel ruolo di Harrison Lee Van Buren, un personaggio freddo e calcolatore che potrebbe essere paragonato alle interpretazioni iconiche di Philip Seymour Hoffman e Josh Brolin. Con un campo relativamente modesto nella categoria del miglior attore non protagonista quest’anno, Pearce potrebbe trovare la sua strada verso il premio, emulando attori come Sam Rockwell e Tim Robbins.
Felicity Jones in una sfida competitiva
Felicity Jones, che in passato ha ricevuto candidature per il suo ruolo in The Theory of Everything, potrebbe trovare difficoltà nella categoria della migliore attrice non protagonista, data la forte concorrenza da parte di candidate come Zoe Saldaña e Danielle Deadwyler.
Un’opera di lunga durata
Con una durata di 215 minuti, incluso un intervallo di 15 minuti, The Brutalist non è per i deboli di cuore. Se dovesse vincere il premio per il miglior film, sarebbe uno dei più lunghi nella storia degli Oscar. Sfide riguardanti la pazienza del pubblico potrebbero influenzare la ricezione del film, ma i critici e i membri dell’Academy potrebbero comunque accogliere la sua ambizione narrativa e visiva.
Un viaggio impegnativo, ma gratificante
L’impressionante ensemble, la maestria nella produzione e una visione di regia e sceneggiatura singolare rendono The Brutalist speciale. Durante una sessione Q&A, Corbet ha condiviso i suoi obiettivi: “Non voglio fare un film per questa stagione o quest’anno. Voglio fare qualcosa che duri per sempre. Se non si tenta di fare questo, allora cosa si sta facendo? È difficile fare un film, e ancor più difficile farne uno terribile. Quindi, perché c’è tanta spazzatura?”
Le parole di Corbet risuonano con un’ambizione che potrebbe vedere The Brutalist lasciare un’impronta duratura nel mondo del cinema.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sui film in arrivo, consulta i nostri articoli alla sezione dedicata.