L’industria del cinema indiano mostra resistenza al Busan International Film Festival
Un’occhiata al mercato asiatico dei contenuti
Il Busan International Film Festival ha recentemente concluso la sua sezione dedicata all’industria cinematografica, l’Asian Contents & Film Market. Nonostante i rallentamenti economici globali e un settore cinematografico ancora in fase di recupero post-pandemia, l’evento ha dimostrato la vitalità e la resilienza del cinema indipendente locale.
Con una partecipazione estesa a 2.644 rappresentanti provenienti da 1.031 aziende di 51 paesi, il mercato ha ospitato la proiezione di 138 film. Ecco alcune delle principali questioni emerse.
La sfida del botteghino coreano
Il botteghino coreano continua a languire e non si prevede una ripresa immediata. Prima del COVID-19, la Corea era il quarto mercato più grande al mondo per incassi cinematografici, grazie a un’elevata frequenza di visita ai cinema da parte della popolazione. Tuttavia, la pandemia, lo streaming e una produzione locale indebolita hanno cambiato le abitudini degli spettatori.
Jung Taewon di Jinjin Pictures, in un pannello dedicato alla distribuzione, ha evidenziato che la ripresa è ancora lenta, pur mostrando segni lievi di miglioramento rispetto all’anno precedente. Tuttavia, ha sottolineato che le aspettative devono essere abbassate rispetto al passato.
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Co-produzioni intra-asiatiche in aumento
Le co-produzioni tra paesi asiatici stanno diventando sempre più comuni. Fonti di finanziamento, sia pubbliche che private, stanno alimentando le produzioni locali. Queste risorse possono essere combinate con fondi provenienti dal Medio Oriente e dall’Europa, consentendo la realizzazione di co-produzioni che coinvolgono fino a sette partner.
Un numero crescente di mercati di progetti è emerso, con nuove iniziative come quella di Da Nang in Vietnam e Jogja in Indonesia che si terrà a dicembre.
Problemi nella distribuzione e nelle vendite
Nonostante le opportunità di co-produzione, la distribuzione e le vendite dei film rimangono un problema. Durante l’evento, si è discusso delle dinamiche evolutive della distribuzione cinematografica transcontinentale e delle vendite, mettendo in evidenza l’importanza dei social media e dei premi dei festival cinematografici. La bilancia tra registi affermati e nuove voci è delicata e trovare il successo al botteghino è una sfida continua.
L’espansione del mercato di Busan
Il mercato del Busan, che ha 20 anni, mostra una crescita superiore al 6%. Non è più solo un evento dedicato alla vendita di diritti di film completati, ma ospita anche la presentazione di romanzi e webtoon, oltre a un mercato di progetti per film d’arte e conferenze di alto livello.
Oliver Brunskill, responsabile delle vendite internazionali per Altitude Film Entertainment, ha notato come sia stato utile incontrare numerosi acquirenti che normalmente non partecipano ad altri mercati.
L’Italia ha avuto una presenza significativa al mercato di Busan per la prima volta, con sei compagnie di vendita e quattro società di produzione. Queste partecipazioni puntano a incentivare le collaborazioni di co-produzione e la distribuzione di film italiani in Corea.
Il vivace mercato cinematografico del Sud Asia
Il Sud Asia si distingue come una delle regioni più prospere dell’industria cinematografica attuale. Film come “Kalki 2898 AD” hanno avuto un impatto globale significativo. Le produzioni bollywoodiane e quelle del sud dell’India continuano a guadagnare rilasci sia nazionali che internazionali.
Durante il Busan, è stato rivelato che “Kalki 2998 AD” avrà una distribuzione in Giappone e si pianifica anche una uscita in Cina.
Conflitti di programmazione
Le date dei mercati cinematografici sono in continua evoluzione. Busan sta considerando un anticipo delle date annuali a causa di conflitti con festività, mentre Toronto potrebbe spostarsi a ottobre, rappresentando una sfida diretta per l’American Film Market, che quest’anno si trasferisce da Los Angeles a Las Vegas.
Punti di riflessione
L’Asian Contents & Film Market di Busan offre uno spaccato affascinante delle sfide e delle opportunità che il cinema asiatico indipendente sta affrontando. L’industria cinematografica coreana deve ancora riprendersi completamente, ma l’aumento delle co-produzioni intra-asiatiche e l’impegno costante verso la diversificazione del mercato indicano un settore in evoluzione e resiliente. La presenza significativa di paesi come l’Italia sottolinea la crescente importanza delle collaborazioni internazionali.
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