Sulle tracce del crimine: il fascino oscuro di Beverly Hills
Raccontare la criminalità di Beverly Hills
Il giornalista Scott Huver, noto per le sue numerose collaborazioni nel mondo dell’entertainment, svela il lato oscuro della celebre Beverly Hills in “Beverly Hills Noir: Crime, Sin and Scandal in 90210”. Pubblicato il 1° ottobre da Simon and Schuster, questo libro di true crime esplora le vicende criminali più straordinarie di Hollywood, combinando storie di scandali, peccati e crimini nella prestigiosa area di codice postale 90210.
La nascita di una passione
Huver, con un’esperienza giornalistica di oltre trent’anni, ha sviluppato la sua passione per i drammi procedurali grazie ai suoi genitori adottivi, che lo crescevano a colpi di “Adam-12”, “Hill Street Blues” e “Dragnet”. Il suo amore per la scrittura lo spinse dagli studi alla Central Michigan University fino a una carriera nella cronaca nera in un giornale di Beverly Hills.
“La mia prima settimana a Los Angeles mi mise di fronte a uno dei crimini più famosi della citta”, racconta Huver. ”Assistetti all’inseguimento della Bronco di O.J. Simpson solo pochi giorni dopo il mio arrivo”.
Da critico culturale a cronista del crimine
Nonostante il suo background nella critica di pop culture e recensioni di film e teatro, Huver trovò rapidamente il suo spazio nella cronaca nera. Questo cambiamento di percorso si rivelò un vantaggio, permettendogli di costruire un rapporto di fiducia con il dipartimento di polizia di Beverly Hills.
L’idea di un libro
Nel corso della sua carriera, Huver accumulò una vasta libreria personale dedicata ai primi anni del crimine a Beverly Hills. Tra libri, ritagli di giornale e copie dei suoi stessi lavori, questo archivio divenne la base di “Beverly Hills Noir”. L’idea iniziale era di raccontare la storia del dipartimento di polizia di Beverly Hills, ma con il progredire della ricerca, Huver si trovò affascinato dall’approfondire alcuni casi particolari piuttosto che condensare tutto in un’unica opera.
Puntare sui dettagli
La pandemia fornì a Huver il tempo e la spinta per completare il libro. Sua moglie, nel tentativo di combattere la sua irrequietezza, suggerì di concentrarsi pienamente sul progetto.
“Mia moglie mi propose di dedicarmi al libro, e mi sembrò un’ottima idea”, rivela Huver. ”Stavo già ossessionandomi per la salute dei miei genitori e le elezioni. Era una grande fuga”.
Dalle pagine alla pellicola?
Il fondamentale primo capitolo del libro descrive la costruzione della Greystone Mansion e il doppio omicidio di Ned Doheny e del suo assistente Hugh Plunkett. Altri episodi includono il ladro gentiluomo di Hollywood Gerard Graham Dennis, il crimine passionale di Walter Wanger contro Jennings Lang e persino lo scandalo del taccheggio di Winona Ryder nei primi anni 2000.
Con la pubblicazione di “Beverly Hills Noir”, Huver mira a espandere queste storie in ulteriori libri e, possibilmente, adattamenti per la televisione e il cinema, in stile Ryan Murphy.
“Spero di poter fare il passo successivo, magari con un documentario o una serie limitata”, conclude Huver.
Per chi è affascinato dalle storie di crimine e scandali glamour, il libro è disponibile ora, offrendo uno sguardo approfondito e avvincente sul lato oscuro di una delle aree più iconiche di Los Angeles.
Per ulteriori dettagli, è possibile cercare il trailer del libro.