Film e serie TV in primo piano al Festival del Cinema di Zurigo
Il Festival del Cinema di Zurigo ha assegnato il prestigioso Golden Eye Award a “On Becoming a Guinea Fowl” di Rungano Nyoni. La giuria, presieduta da Lee Daniels e composta da Souheila Yacoub, Jo Willems, Sophie Deraspe e Ewa Puszczyńska, ha elogiato il film per la sua rappresentazione accurata e toccante di traumi passati che emergono durante i preparativi di un funerale di famiglia.
Magia tecnica e narrativa di “On Becoming a Guinea Fowl”
Dal primo fotogramma, il film trascina lo spettatore in un mondo spettacolare, arricchito da una fotografia incredibile, una colonna sonora eccellente e un design sonoro che lascia senza fiato. Il lavoro di Nyoni è stato descritto come una commedia drammatica surreale, piena di sorprese, che esplora le bugie che ci raccontiamo. Questa seconda opera della regista ha dimostrato una maturità e una padronanza dei mezzi cinematografici notevoli, suggerendo che Hollywood si appresta a ricevere una nuova stella.
Una doppia vittoria per “Black Box Diaries”
Il documentario “Black Box Diaries” di Shiori Itō ha trionfato nella competizione documentaristica del festival, aggiudicandosi anche il Premio del Pubblico. Il documentario racconta la lotta di Itō contro le leggi giapponesi sul reato di violenza sessuale, offrendo uno sguardo incisivo sul coraggio necessario per affrontare tali battaglie personali e legali.
“Nel corso di diversi anni, vediamo Itō confrontarsi con leggi retrive, corruzione della polizia e persino avvertimenti dalla propria famiglia. Abbiamo ammirato la sua resilienza, apertura e il coraggio di mostrarsi vulnerabile,” ha dichiarato Kevin Macdonald, presidente della giuria.
Riconoscimenti e premi: talento e innovazione
Tra i film che hanno ricevuto una menzione speciale c’è “A Brief History of a Family” di Jianjie Lin. Lee Daniels ha definito il film “potentemente silenzioso”, sottolineando l’importanza delle nuove voci nel panorama cinematografico.
In ambito documentaristico, ”Sabbath Queen” di Sandi DuBowski ha ottenuto una menzione speciale per la sua esplorazione di temi profondi, come la cultura ortodossa e la sfida alle tradizioni monolitiche. “Marching in the Dark” di Kinshuk Surjan è stato anch’esso riconosciuto per la sua potente narrazione delle difficoltà e delle gioie delle donne di un villaggio indiano, vedove a causa dei suicidi dei loro mariti.
Premi speciali: tra emozione e innovazione
Fiction e critica
- ZFF Critics’ Award: “Les Courageux” di Jasmin Gordon
- Premio della critica: “E.1027 – Eileen Gray and the House by the Sea” di Beatrice Minger e Christoph Schaub
Cinema per ragazzi
- ZFF for Kids Jury Award: “Leeuwin” di Raymond Grimberge
- ZFF for Kids Audience Award: “Die Heinzels – Neue Mutzen, Neue Mission” di Ute Von Münchow-Pohl
Premi aggiuntivi
- Premio delle Chiese di Zurigo: “Les Courageux”
- Miglior Musica per un Film Internazionale: Ahmed Soroko
- Premio del Pubblico: “Black Box Diaries”
Premi alla carriera e riconoscimenti speciali
Il festival ha anche omaggiato varie personalità del mondo del cinema:
- Golden Icon Award: Kate Winslet
- Golden Eye Award: Jude Law, Pamela Anderson, Alicia Vikander
- A Tribute To… Award: Edward Berger
- Lifetime Achievement Award: Emil Steinberger
- Career Achievement Award: Howard Shore
- Game Changer Award: Roeg Sutherland
Un’edizione segnata da potenti voci femminili
Quest’anno, il festival ha visto una forte presenza di voci femminili, con celebri ospiti come Pamela Anderson e Kate Winslet che hanno portato visibilità a storie di donne. ”Lee,” interpretato da Winslet, racconta la vita della fotografa Lee Miller, offrendo una performance che promette di lasciare il segno.
Secondo il direttore del festival Christian Jungen, “è importante che queste storie vengano raccontate,” sottolineando l’orgoglio per il premio assegnato a Pamela Anderson per il suo ruolo in “The Last Showgirl”, un’interpretazione che potrebbe valere una nomination agli Oscar.
Un tributo alla storia e alla giustizia
Una menzione speciale va a “Frieda’s Case” di Maria Braendle, un dramma svizzero basato sulla vera storia di una sarta accusata di aver ucciso il proprio figlio nel 1904. Il film, che ha ricevuto una standing ovation di 8 minuti, rappresenta una potente riflessione sulla lotta per l’uguaglianza dei diritti delle donne attraverso la riforma giudiziaria.
Puoi trovare la lista completa dei premiati sul sito ufficiale del festival.
il Festival del Cinema di Zurigo si è dimostrato ancora una volta un palcoscenico vitale per le nuove voci del cinema mondiale, celebrando il talento, l’innovazione e la diversità delle storie raccontate attraverso il grande schermo.