# Liz Carr e il dibattito sull'eutanasia negli Stati Uniti
L'attrice e attivista per i diritti dei disabili si esprime
Liz Carr, celebre per il suo ruolo nella terza stagione della commedia fantastica "Good Omens" e per il suo lavoro da scienziata forense nella serie crime "Silent Witness", ha recentemente manifestato il suo sostegno alla decisione del governo statunitense di non legalizzare l'eutanasia a livello nazionale. Secondo Carr, questa pratica potrebbe avere serie implicazioni culturali sulla vita delle persone con disabilità.
Il potenziale impatto sulla comunità dei disabili
Carr, affetta fin dall'età di sette anni da una rara patologia genetica muscolare chiamata artrogriposi multiplex congenita, ha sempre lottato per i diritti delle persone disabili. Durante un'intervista, Carr ha esposto un punto di vista che trova riscontro tra molti attivisti: "Quando una persona perde il lavoro o un caro e si sente suicida, tutti cercano di aiutarla," ha dichiarato. "Ma se quella persona è disabile o malata, si pensa che sia giusto consentirle una morte assistita. Si vede la disabilità come una condizione peggiore della morte."
Le implicazioni del suicidio assistito
Legalizzare l'eutanasia, secondo Carr, potrebbe inviare un messaggio pericoloso, suggerendo che le persone disabili debbano "smettere di essere un peso" per gli altri. Questo potrebbe spingerle a considerare la fine della propria vita prematuramente, alimentando una cultura che svaluta la vita delle persone con disabilità.
Lo scorso mese, Carr ha presentato il suo documentario "Better Off Dead?" davanti al Congresso degli Stati Uniti, con il supporto di numerose organizzazioni per i diritti dei disabili, tra cui la Disability Rights Education and Defense Fund, il Patients' Rights Action Fund e Not Dead Yet. "Finché esistono disuguaglianze e alcuni gruppi sono svalutati, nessuna misura di sicurezza potrà proteggerci," ha affermato Carr.
La legislazione dell'eutanasia negli Stati Uniti
Attualmente, dieci Stati e il distretto di Washington, D.C., hanno legalizzato il suicidio assistito: California, Colorado, Oregon, Vermont, New Mexico, Maine, New Jersey, e Hawaii. Le leggi richiedono che i pazienti abbiano più di 18 anni, siano a pochi mesi dalla morte e superino una valutazione della capacità decisionale. Quest'anno, circa 19 proposte di legge sono state introdotte nelle legislature statali, ma nessun nuovo stato ha legalizzato la procedura. Il più recente è stato il New Mexico nel 2021. Tuttavia, nel 2023, il Vermont ha modificato la sua legge sull'eutanasia per eliminare il requisito di residenza, permettendo a persone di altre aree di sottoporsi alla procedura nello stato.
Il caso ha suscitato polemiche anche a livello internazionale, con attivisti come Carr che si oppongono fermamente. Un esempio emblematico è quello della veterana canadese e paralimpica Christine Gauthier, alla quale fu offerto il suicidio assistito quando si lamentava dei ritardi nella riparazione del sollevatore per la sedia a rotelle nella sua casa.
Il dibattito etico-religioso
Numerosi gruppi religiosi negli Stati Uniti si oppongono fermamente alla legge sulla morte assistita per ragioni morali. C'è chi, però, sostiene la necessità di questa opzione per evitare che pazienti con malattie terminali soffrano inutilmente fino alla morte. Un esempio toccante è la storia di Ayla Eilert, morta ad aprile 2022 dopo una lunga battaglia con il cancro. La giovane ha passato mesi terribili in agonia, implorando la possibilità di una morte assistita, un'opzione non disponibile nello stato di New York.
Il dibattito rimane acceso e complesso. Il governatore del Delaware, John Carney, ha recentemente posto il veto a una legge che avrebbe permesso il suicidio assistito, affermando: "Sono fondamentalmente e moralmente contrario a una legge che permetta a qualcuno, anche in circostanze tragiche e dolorose, di togliersi la vita."
Carr ha commentato: "Questo dimostra che la gente sta riflettendo. Nessuno vuole fare sentire ancora più vulnerabili coloro che già si sentono tali."
Il dibattito continuerà a evolversi, con prossimi sviluppi attesi in stati come Illinois e Minnesota, dove sono in discussione nuove proposte di legge sull'eutanasia.
Il tema è delicato e complesso, richiede un'analisi profonda e un equilibrio tra empatia, etica e diritti umani, affinché nessuna voce, soprattutto quella delle persone più vulnerabili, venga ignorata.