Nuove prospettive nel settore cinematografico giapponese
L’industria cinematografica globale guarda al Giappone
Negli ultimi anni, il Giappone è emerso come un punto di riferimento per le produzioni cinematografiche internazionali, grazie a una serie di incentivi e iniziative che mirano a rendere il paese una destinazione appetibile per i cineasti di tutto il mondo. Durante il seminario annuale della Motion Picture Association (MPA) al Tokyo International Film Festival (TIFF), esperti del settore hanno discusso delle opportunità e delle sfide legate alle riprese in Giappone, con particolare attenzione all’impatto delle nuove tecnologie sulla produzione globale.
Incentivi economici per attrarre produzioni internazionali
Il Giappone ha recentemente introdotto un programma di incentivi che permette il rimborso fino al 50% delle spese qualificanti effettuate nel paese, con un limite massimo di 1 miliardo di yen (circa 6,66 milioni di dollari) per ogni disburso. Questa mossa ha lo scopo di attirare produzioni cinematografiche di grande scala, favorendo così lo sviluppo dell’industria cinematografica locale e promuovendo le bellezze delle diverse prefetture giapponesi.
Alleanze internazionali: Il trattato di co-produzione Giappone-Italia
Durante la cerimonia di apertura del TIFF, il Premier giapponese ha menzionato il recente trattato di co-produzione con l’Italia, entrato in vigore alcuni mesi fa. L’Italia, infatti, è il paese focale del TIFFCOM, il mercato parallelo del TIFF, con cinque progetti presenti al Tokyo Gap-Financing Market. Questo trattato rappresenta un’importante opportunità per entrambe le nazioni, permettendo uno scambio culturale e creativo mai visto prima.
La strategia del Nuovo Cool Japan
Edward B. Neubronner, vicepresidente senior della MPA per l’Asia Pacifica, ha sottolineato come film, serie TV, giochi e anime giapponesi stiano accelerando quella che viene chiamata la strategia del “Nuovo Cool Japan”. Questa iniziativa mira a ridefinire l’immagine internazionale del Giappone, utilizzando incentivi governativi per trasformare rapidamente il paesaggio della produzione cinematografica.
Secondo Neubronner, il mercato globale dell’anime ha superato i 31 miliardi di dollari, evidenziando il potenziale economico di questa industria in forte crescita. Ha anche elogiato le politiche governative che stanno attirando l’attenzione e l’interesse dei creatori internazionali, desiderosi di portare le loro visioni alla vita sul suolo giapponese.
Le prospettive della produzione in Giappone: Il caso di “Tokyo Vice”
Alex Boden, produttore della serie “Tokyo Vice” di successo su Max, ha condiviso la sua esperienza di riprese in Giappone. Boden ha evidenziato la mancanza di personale qualificato come una delle principali sfide, auspicando iniziative che rendano l’industria più attraente per i nuovi talenti. “Le ruote stanno girando nella giusta direzione e, continuando così, il Giappone potrà diventare una destinazione di primo piano per progetti di ogni scala”, ha affermato.
L’evoluzione tecnologica: Virtual production e AI
George Murphy, supervisore di effetti visivi premiato con l’Oscar, ha tenuto una masterclass sulla produzione virtuale, discutendo le preoccupazioni relative al fatto che l’avanzamento tecnologico possa ridurre la necessità di riprese in loco in Giappone. Tuttavia, secondo Murphy, tutto dipende dalle condizioni economiche: se gli incentivi sono presenti, ci sarà competizione. Ha comparato lo sviluppo dell’industria cinematografica giapponese a quella neozelandese, in particolare al caso di Weta, iniziata con l’importazione di talenti occidentali per poi sviluppare un team prevalentemente locale.
Nakajima Ryo, regista innovativo, ha invece esplorato le reazioni contrastanti all’uso dell’intelligenza artificiale nella produzione cinematografica. Il suo film generativo “Who Said Death Is Beautiful?” ha ricevuto risposte divergenti in vari mercati: mentre ad Annecy, in Francia, ci sono state resistenze, a Bucheon, in Corea del Sud, è stato accolto con entusiasmo. Nakajima ha citato la decisione di James Cameron di entrare nel consiglio di Stability AI come indicativo della direzione futura del settore.
L’importanza delle riprese in loco
Nonostante i rapidi avanzamenti tecnologici, i cineasti concordano sull’inestimabile valore delle riprese in loco per l’autenticità culturale e l’ispirazione creativa. Come sottolineato da Boden, “ciò che ottieni è molto più immersivo, molto più potente e molto più credibile,” dimostrando che la combinazione di tecnologia avanzata e location reali può portare a risultati eccezionali.
L’industria cinematografica giapponese è dunque in una fase di transizione dinamica, dove l’innovazione e la tradizione si incontrano per creare nuove opportunità. Con le giuste mosse, il Giappone potrebbe consolidare la sua posizione come hub globale di produzione cinematografica, attirando una nuova generazione di talenti e progetti internazionali.