Un film da non perdere: “11 Rebels” di Kazuya Shiraishi
Rivisitazione moderna di un classico inedito
Kazuya Shiraishi ha portato alla luce un copione inedito risalente al 1964, ambientato durante la guerra civile giapponese del 1868-’69, trasformandolo in un moderno film d’azione: “11 Rebels.” Il risultato è un’opera avvincente e piena di sangue, che riprende il classico schema dei criminali e reietti che intraprendono una missione suicida militare con la promessa di essere perdonati in caso di sopravvivenza.
Dai festival ai cinema
Dopo aver aperto il Tokyo Film Festival, il lustroso e cruento dramma samurai di Shiraishi arriverà nei cinema giapponesi il 1 novembre. Una versione lievemente differente è stata acquisita per il Nord America dal distributore specializzato Well Go USA. Gli appassionati della serie di successo “Shogun” troveranno sicuramente elementi di grande interesse in questa ben prodotta storia ambientata negli ultimi giorni del Giappone feudale.
L’intrigo politico e la redenzione personale
Nonostante i dettagli intricati delle macchinazioni politiche e strategiche possano talvolta risultare di difficile comprensione, gli elementi fondamentali della trama sono semplici da seguire. Man mano che l’Esercito Imperiale avanza sugli eserciti dello shogunato in declino, i membri del clan Shibata, capeggiati dal tredicenne Naomasa Mizoguchi, elaborano un piano per mostrare fedeltà ai loro padroni feudali, ma allo stesso tempo cercare condizioni favorevoli qualora le forze imperiali dovessero prevalere.
La chiave del piano consiste nel radunare un gruppo sgangherato di prigionieri e inviarli, assieme a pochi combattenti Shibata, a difendere un fortino isolato e strategicamente importante. Questo gruppo comprende personaggi dalle storie personali intense, come Masa (Takayuki Yamada, “13 Assassins”), un contadino graziato dall’esecuzione dopo aver ucciso il soldato che aveva violentato sua moglie, e Akani (Ukon Onoe), un giocatore d’azzardo affabile.
Approfondimenti sui personaggi
Masa, il protagonista principale, riesce a catturare la simpatia del pubblico grazie al suo passato travagliato e alla sua sete di vendetta. Anche Akani, con il suo atteggiamento rilassato, aggiunge un tocco leggero ma essenziale alla trama. Nimaime (Hayate Ichinose), incarcerato per uno sguardo sbagliato alla moglie di un soldato, e Cut-em-down (Ryota Oyanagi), un serial killer determinato a incrementare il suo conteggio di vittime, completano questa squadra eterogenea. La mascotte del gruppo è Noro (Takara Sakumoto), un contadino mentalmente disabile ma geniale nella creazione di bombe e tattiche ingegnose.
Un altro personaggio notevole è Natsu (Riho Sayashi), una donna offesa che fa parte del gruppo, anche se si sarebbe potuto fare un commento più incisivo sulla sua situazione e quella delle altre donne coinvolte nei conflitti, per rispecchiare meglio la sensibilità del pubblico moderno.
Un’epica di vendetta e giustizia
Con temi avvincenti di vendetta e ingiustizia che tengono il pubblico incollato allo schermo, “11 Rebels” offre tutte le scene d’azione spettacolari che i fan si aspettano. Sfruttando al massimo un’ambientazione ideale, che include un traballante ponte di corda perfetto per fughe mozzafiato, Shiraishi e il suo team di effetti speciali e trucco danno il meglio nelle rappresentazioni delle battaglie. Braccia e dita vengono mozzate a destra e a manca, il sangue scorre a fiumi e innumerevoli teste vengono decapitate nel caldo della battaglia, talvolta combattuta sotto il sole cocente, altre volte sotto una pioggia battente.
Realizzazione tecnica e Stilistica
Nella sfera del cinema samurai, il film si distingue combinando la formalità del dramma in camera degli anni ’50 e ’60, guidati da Akira Kurosawa, con l’eccentricità sanguinolenta di esempi più recenti, come “Blade of the Immortal” di Takashi Miike. Le riprese widescreen di alta qualità di Naoya Ikeda (“Gannibal” series) contribuiscono ad elevare l’intero progetto, mentre la storia riesce a mantenere il pubblico coinvolto fino all’ultimo.
Anche Washio (Taiga Nakano), parte del contingente Shibata nel fortino, è un guerriero affascinante e leale che inizia a sospettare che i suoi superiori abbiano tradito tutti. La sua eroicità fornisce un vivido contrasto rispetto alla vile ingannevolezza di Irie (Shuhei Nomura), un ufficiale legato ai macchinatori Shibata.
Un’esperienza cinematografica appagante
“11 Rebels” potrebbe non sorprendere con grandi colpi di scena, ma l’azione propulsiva, le interpretazioni qualitativamente elevate e la fotografia widescreen di classe rendono tutto ciò irrilevante. Alla fine, quando Masa e quel che resta della sua compagnia sopravvivono a innumerevoli assalti e si lanciano nell’ultimo confronto, il pubblico sentirà sicuramente di aver vissuto un’avventura appagante.