La rappresentazione delle disabilità nel cinema: tra narrazione e speranza
Quando si parla di disabilità e cinema, la rappresentazione spesso lascia molto a desiderare. Ma c’è una crescente ondata di cambiamento che promette di cambiare il panorama. Questa riflessione prende vita grazie al programma “Disabilities, Representation and Film”, lanciato dall’Academy Museum of Motion Pictures in commemorazione del Americans with Disabilities Act, firmato in legge nel luglio 1990.
Storie di cinema inclusivo: un giorno di celebrazioni
A luglio, il museo aprirà le sue porte a un’intera giornata di eventi che includeranno workshop, visite guidate, discussioni a pannello, proiezioni di film e una performance di danza dal vivo. La direttrice di educazione e programmazione del museo, Christiana Ybarra, ha sottolineato l’importanza di questo evento: “Diventare disabili può accadere a chiunque in qualsiasi momento. Quando guardiamo le statistiche, una persona su quattro è disabile in questo paese. È un’enorme demografica che non riceve molta attenzione”.
Protagonisti dell’inclusione: chi sta dietro l’evento
Tra i protagonisti di questa iniziativa ci sono nomi illustri come Jim LeBrecht, sound designer, produttore e membro dell’Academy, e Lawrence Carter-Long, celebrità e attivista. Questi due hanno lanciato l’idea di un programma incentrato sulle disabilità, che è rapidamente evoluto in un evento di un’intera giornata grazie al loro fervore e alla loro dedizione.
Un viaggio attraverso esperienze tattili e visive
Il programma dell’evento include tre tour adattivi unici. Dalle 10:30 al Netflix Lounge, sarà possibile esplorare oggetti di scena attraverso il tatto in un’esperienza guidata. A mezzogiorno, al secondo piano, ci sarà un tour di descrizione visiva che metterà in luce la mostra “Stories of Cinema”. all’una del pomeriggio, al terzo piano, un tour in lingua dei segni americana renderà “Stories of Cinema” accessibile a tutti.
Cinema e disabilità: due mondi che si incrociano
Alle 11:00, i visitatori potranno partecipare a due workshop su come creare descrizioni visive per i film e la realizzazione di film tattili. Poi, alle 15:40, la compagnia di danza professionale Infinite Flow, che include ballerini con e senza disabilità, si esibirà al Sidney Poitier Grand Lobby.
Proiezione di film e discussioni coinvolgenti
L’evento raggiungerà il suo culmine con una selezione di cortometraggi incentrati sulla disabilità, proiettati dalle 14:00 al David Geffen Theater. Dopo le proiezioni, la giornalista Kristen Lopez modererà una conversazione sulle conquiste e la storia dei registi disabili con ospiti come Jim LeBrecht, Lawrence Carter-Long, l’animatore e scrittore Jorge R. Gutierrez, il fondatore e direttore dell’Easterseals Disability Film Challenge Nic Novicki e la supervisore degli effetti visivi Kaitlyn Yang.
La serata si chiuderà con la proiezione di “Crip Camp”, seguita da un Q&A con il regista Nicole Newnham e Jim LeBrecht. Kristen Lopez modererà la sessione di domande e risposte. Potete trovare il trailer del film all’indirizzo: https://trailers-ita.movieetv.com/search/crip-camp.
Stimolare l’empatia attraverso il cinema
Ybarra ha sottolineato come il cinema possa essere uno strumento potente per l’educazione e il cambiamento sociale, capace di costruire “più empatia e compassione” per i gruppi emarginati. Questo programma non è solo un evento, ma un invito a conoscere meglio le esperienze delle persone disabili e a fare di Hollywood un’industria più inclusiva.
Un futuro più inclusivo?
Concludiamo con una riflessione: il cinema ha il potere di raccontare storie che cambiano il mondo. Sarà interessante vedere come eventi come questi possano influenzare la rappresentazione della disabilità nelle produzioni future. Il cambiamento è in atto e la speranza è che queste iniziative continuino a crescere per dare voce a chi troppo spesso viene ignorato.