Un nuovo volto del cinema cinese: Wei Shujun e “Mostly Sunny”
Introduzione alla carriera di Wei Shujun
Wei Shujun, voce emergente tra i registi cinesi della generazione post-1990, ha realizzato quattro lungometraggi tematicamente diversi in altrettanti anni, tre dei quali presentati al prestigioso Festival di Cannes. Questa settimana si trova in Giappone per presentare il suo ultimo lavoro, Mostly Sunny, al Tokyo International Film Festival.
Un’introduzione a “Mostly Sunny”
Il nuovo film, che ha debuttato al Shanghai Film Festival a giugno, vede protagonista Huang Xiaoming in una performance trasformativa nei panni di un uomo allegro ma mentalmente compromesso che vive con la madre quasi settantenne, interpretata da Hsiao-Fen Lu. La trama si sviluppa quando la madre del protagonista si ammala gravemente proprio mentre lui trova gioia e senso di appartenenza in un’organizzazione misteriosa chiamata Sunshine Club, guidata da un carismatico leader interpretato dal noto autore cinese Jia Zhangke.
Analisi tematica e significati sottesi
Un contrasto tra razionalità e fede
La narrazione svela un contrasto significativo nel modo in cui i due figli rispondono alla diagnosi di cancro della madre. Il fratello maggiore, medico, si affida alla scienza e viaggia negli Stati Uniti sperando di trovare una nuova terapia sperimentale. Al contrario, il fratello minore, mentalmente sfidato, tenta di aiutare la madre con metodi non convenzionali e basati sulla sua ingenua fede, come creare una grande finestra nella loro casa per far entrare più sole.
Il potere delle emozioni pure
Wei Shujun usa questi personaggi per esplorare i limiti della razionalità e della scienza nei momenti di crisi. Mentre il fratello maggiore rappresenta l’élite sociale, con istruzione, denaro e status, il suo fallimento nel curare la madre lo porta a diventare più superstizioso, allontanandosi dalla razionalità. Il regista intende mostrare che, nei momenti più cruciali della vita, spesso siamo lasciati solo con l’innocenza e la purezza delle nostre emozioni. Non ci sono miracoli, ma la potenza interiore dei nostri sentimenti e desideri può essere tutto ciò che ci resta per affrontare le difficoltà.
La scelta delle musiche: “Don’t Worry, Be Happy”
Wei Shujun ha integrato “Don’t Worry, Be Happy” di Bobby McFerrin nella colonna sonora del film per sottolineare il suo messaggio. La canzone, amata da molti fin dall’infanzia, è semplice e bella, con un messaggio altrettanto puro. Questa scelta musicale riflette il tema del film, concentrandosi sulla bellezza della semplicità e delle emozioni sincere.
La scelta del cast: Jia Zhangke come leader carismatico
Uno degli aspetti più interessanti di Mostly Sunny è la presenza di Jia Zhangke nel ruolo del leader del Sunshine Club. Jia è noto per il suo impegno nel sostenere i giovani registi e il suo ruolo nel film è ambiguo: inizialmente sembra essere un leader di culto, ma più il film avanza, più appare genuino nelle sue convinzioni. Wei ha scelto di bilanciare attentamente il personaggio, conferendogli profondità e credibilità, come un dottorato in agricoltura, rendendo difficile per il pubblico giudicare con certezza le sue intenzioni.
L’impatto di “Mostly Sunny” nel panorama cinematografico cinese
Reazione al debutto di Shanghai
Il debutto di Mostly Sunny al Shanghai Film Festival ha ricevuto una risposta positiva, nonostante il pubblico limitato a 300 posti. Il clima era leggero e amichevole, con una forte connessione tra il pubblico e la storia narrata.
Percezione internazionale e ansietà
Wei Shujun ha confessato che le anteprime in Cina lo rendono molto più nervoso rispetto a quelle internazionali, come al Festival di Cannes. La comprensione linguistica e culturale del pubblico cinese mette alla prova l’accoglienza del suo lavoro in modo più critico. Tuttavia, la positiva reazione del pubblico cinese alla proiezione di Shanghai è stata una grande soddisfazione per il regista.
Il futuro delle uscite cinematografiche in Cina
Nonostante la crisi al botteghino, l’industria cinematografica cinese sembra essersi ripresa in termini di produzione. La concorrenza per la scelta delle date di uscita è intensa, ma i film di Hollywood non garantiscono più i risultati al botteghino come un tempo, e questo facilita la programmazione per film cinesi di minore impatto commerciale come Mostly Sunny.
Un’esplorazione incisiva delle emozioni umane
Mostly Sunny di Wei Shujun è un film che esplora in profondità la condizione umana, confrontando razionalità e fede, e mostrando come, nei momenti più critici della vita, le emozioni pure e innocenti possano avere un impatto significativo. Con una narrazione intricata e una scelta di cast ponderata, Wei continua a dimostrare la sua competenza e autorevolezza nel panorama cinematografico contemporaneo.