Patti LuPone e Kecia Lewis: dibattito acceso sui livelli sonori nel teatro di Broadway
Il panorama del teatro di Broadway è stato recentemente scosso da una controversia tra due delle sue icone: Patti LuPone e Kecia Lewis. La diatriba ha avuto origine da una critica di LuPone sui livelli sonori dello spettacolo “Hell’s Kitchen”, al quale Lewis ha risposto con fermezza. Vediamo insieme gli sviluppi di questa vicenda.
Un’accusa di microaggressione
Le rimostranze di Patti LuPone
Nel corso delle sue recenti rappresentazioni di “The Roommate” allo Shubert Theatre, LuPone ha espresso il suo malcontento per i livelli sonori di “Hell’s Kitchen”, che condivide un muro con il Booth Theatre, dove va in scena quest’ultimo spettacolo. La celebre attrice ha contattato il proprietario del teatro per richiedere modifiche ai cue sonori, definendo il suono dello spettacolo “troppo forte”.
La risposta di Kecia Lewis
Di fronte a tali critiche, Lewis ha deciso di intervenire pubblicamente, pubblicando un video di cinque minuti sui social media. Qui, ha descritto le azioni di LuPone come “offensive”, “microaggressive” e “radicate nel privilegio”. Lewis ha specificato che il suo messaggio era personale e non rifletteva le opinioni del cast o della troupe di “Hell’s Kitchen”.
L’importanza del linguaggio e delle percezioni
Definizione di microaggressione
Nel suo discorso, Lewis ha sentito il dovere di spiegare cos’è una microaggressione: “Sono commenti o azioni sottili e non intenzionali che trasmettono stereotipi, pregiudizi o assunzioni negative su qualcuno in base alla sua razza”. Ha sottolineato che, sebbene possano sembrare innocue, queste microaggressioni possono accumulare stress e disagio significativi nei confronti del destinatario.
Il potere delle parole
“Nel nostro settore, il linguaggio ha un potere immenso e plasma le percezioni, spesso in modi che non realizziamo immediatamente,” ha continuato Lewis. “Descrivere uno spettacolo prevalentemente afroamericano come ‘troppo forte’ può rinforzare stereotipi dannosi e minimizzare l’arte e le voci celebrate sul palco.”
L’invito alla collaborazione
Gestione del conflitto
Lewis ha proposto che i conflitti tra spettacoli potrebbero essere risolti con una maggiore collaborazione e rispetto reciproco. Ha suggerito “comunicazione diretta, rispetto per il lavoro svolto e consapevolezza di come le azioni risuonano attraverso team diversificati”.
Riflessioni per i veterani
Lewis ha invitato LuPone e altri veterani del teatro a porsi due domande fondamentali:
- Come posso assicurarmi che i miei feedback o le mie preoccupazioni siano comunicati in modo costruttivo e rispettoso?
- Come posso usare la mia piattaforma ed esperienza per supportare team di spettacoli diversificati, promuovendo l’idea che ogni produzione porti un valore unico a Broadway?
Un appello all’empatia e inclusione
Kecia Lewis ha concluso il suo messaggio sottolineando l’importanza di una comunità teatrale coesa e rispettosa. Ha dichiarato: “Su Broadway, non siamo solo vicini, signora LuPone, siamo una comunità che condivide nelle rispettive arti e sfide. Rispetto e collaborazione ci mantengono vivi e ispirano la prossima generazione”.
La reazione del pubblico
Questa disputa ha sollevato un dibattito più ampio sui livelli sonori negli spettacoli teatrali e sulle percezioni culturali all’interno della comunità di Broadway. La riflessione aperta e trasparente su questi temi potrebbe contribuire a una maggiore comprensione reciproca e a un ambiente teatrale più inclusivo.
Link utili
Per chi desidera approfondire, qui è possibile trovare ulteriori dettagli sui due spettacoli: