Un confronto acceso tra due icone di Broadway: il caso “Hell’s Kitchen”
Kecia Lewis si rivolge a Patti LuPone
Sabato scorso, Kecia Lewis, star dello spettacolo “Hell’s Kitchen,” ha pubblicato un video su Instagram in cui richiedeva delle scuse da Patti LuPone. La famosa attrice di Broadway ed interprete di “Agatha All Along” aveva infatti definito il musical un po’ troppo rumoroso, aprendo un dibattito intenso nel settore teatrale.
Il video di Kecia Lewis
Nel suo video di sei minuti, Lewis, che ha vinto un Tony per il suo ruolo di Miss Liza Jane in “Hell’s Kitchen”, ha inizialmente sottolineato che il suo messaggio era personale e non rappresentava l’opinione del cast, della troupe o dei produttori.
“Parlo a nome di Kecia Lewis soltanto,” ha precisato.
Lewis ha menzionato diverse situazioni recenti che coinvolgevano Patti LuPone. La prima è stata la richiesta di LuPone al proprietario del teatro di modificare alcuni segnali sonori dello spettacolo perché li trovava troppo forti. Dopo che il design sonoro è stato adeguato, LuPone ha anche inviato fiori al team del suono e della gestione del palco, ringraziandoli.
Un messaggio apparentemente cortese
Mentre il gesto di inviare fiori potrebbe sembrare cortese, Lewis ha sostenuto che fosse, in realtà, un gesto sminuente e poco sensibile. Ha affermato che il cambiamento richiesto da LuPone ha avuto un impatto significativo sulla produzione e sugli artisti che devono esibirsi sul palco.
Comprendere le microaggressioni
Lewis ha quindi affrontato il concetto di microaggressioni, spiegando che sono commenti o azioni sottili e involontari che trasmettono stereotipi negativi su qualcuno in base alla loro razza. Ha evidenziato come riferirsi a uno spettacolo predominantemente afroamericano come “rumoroso” possa rinforzare stereotipi dannosi, sminuendo l’arte e le voci che celebriamo sul palco.
“Le microaggressioni possono sembrare innocue o minori, ma possono accumularsi e causare stress significativo o disagio per il destinatario,” ha detto Lewis.
La necessità di costruire una comunità
Successivamente, Lewis ha sollevato delle domande critiche su come i veterani del mondo del teatro, come lei stessa e LuPone, possano sostenere la costruzione di una comunità più equa e inclusiva a Broadway.
“Come posso assicurarmi che i miei feedback o le mie preoccupazioni siano comunicati in modo costruttivo e, soprattutto, rispettoso?” ha chiesto Lewis. “Come posso usare la mia piattaforma e la mia esperienza per sostenere team di spettacoli diversi, promuovendo l’idea che ogni produzione porti un valore unico a Broadway?”
Un invito alla collaborazione
Lewis ha concluso il suo messaggio esortando LuPone e la comunità teatrale a valorizzare e rispettare il lavoro di tutti.
“A Broadway, non siamo solo vicini, Signora LuPone. Siamo una comunità che condivide l’arte e le sfide degli altri,” ha dichiarato Lewis. “È importante supportarci reciprocamente e mostrare che ogni spettacolo su questa strada chiamata Broadway merita rispetto e celebrazione.”
La storia di “Hell’s Kitchen”
“Hell’s Kitchen” è un musical semi-autobiografico basato sulla vita della cantante Alicia Keys, ambientato a New York negli anni ’90. Con musica e testi di Keys, lo spettacolo ha debuttato a Broadway lo scorso aprile e ha ricevuto ben 13 nomination ai Tony Awards, vincendone due.
Lucy ha concluso il suo intervento sperando che LuPone rifletta sulle sue azioni e rilasci delle scuse sincere, affermando che i fiori da soli non possono risolvere il problema.
Una riflessione sulla cultura teatrale
L’interazione tra Kecia Lewis e Patti LuPone solleva importanti questioni sulla cultura e i comportamenti a Broadway. La riflessione su come i commenti e i comportamenti influenzino la percezione e il morale delle persone è cruciale per costruire un ambiente teatrale più solidale e inclusivo.
L’atteggiamento rispettoso e di supporto nella comunità teatrale non solo migliora le produzioni, ma ispira anche le generazioni future di artisti, garantendo che Broadway rimanga un fucina di diversità, idee e artisticità.