Addio a Jonathan Haze: icona del cinema B-movie e collaboratore di Roger Corman
Un talento versatile al servizio del B-movie
Jonathan Haze, noto per il ruolo di Seymour Krelborn nel film cult La piccola bottega degli orrori (1960), è scomparso all’età di 95 anni. Haze ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del cinema di serie B grazie alla sua lunga collaborazione con il leggendario regista Roger Corman.
Gli esordi e l’incontro con Roger Corman
Nato a Pittsburgh il 1 aprile 1929 come Jack Aaron Schachter, Haze si è trasferito a Los Angeles dopo aver lavorato come manager di palco per la celebre cantante Josephine Baker. La sua carriera cinematografica ha preso il volo quando ha incontrato Wyott Ordung, che lo ha presentato a Corman. Questo incontro gli ha permesso di entrare a far parte della compagnia di repertorio del regista nel 1954. Il primo ruolo gli fu offerto proprio da Corman, che gli chiese: “Devi fare il messicano. Devi crescere i baffi, portarti i tuoi costumi, fare i tuoi stunt e non ti sarà pagato nessun straordinario. Lo vuoi ancora?” Così nacque Jonathan Haze.
L’iconico ruolo in La piccola bottega degli orrori
Il personaggio di Seymour Krelborn in La piccola bottega degli orrori ha consacrato Haze come un volto indimenticabile del genere B-movie. Nella pellicola, Seymour scopre che la pianta che ha coltivato si nutre di sangue e carne umana. In una scena memorabile, Seymour estrae un dente dall’imbalsamatore Wilbur Force, interpretato da Jack Nicholson. Il film fu girato in condizioni estreme: le riprese interne furono completate in due giorni, mentre le scene esterne furono girate di notte nei bassifondi di Los Angeles con veri senzatetto come comparse.
Una carriera eclettica e sorprendenti capacità di trasformazione
Haze era un camaleonte sul grande schermo, capace di adattarsi a una vasta gamma di ruoli. È stato un contaminato in Day the World Ended (1955), un barista svampito in Gunslinger (1956), un soldato latino in It Conquered the World (1956) e persino un piccolo vichingo in The Saga of the Viking Women and Their Voyage to the Waters of the Great Sea Serpent (1957). La sua capacità di mutare aspetto lo rendeva quasi irriconoscibile di film in film.
Un esempio della sua versatilità è la pellicola Apache Woman (1955), dove Haze interpretò guerrieri di entrambe le fazioni della battaglia, cambiando semplicemente costume da una scena all’altra.
Riflessi di autorevolezza nel cinema di genere
Professionisti come Haze hanno un valore inestimabile nel panorama del cinema di genere. La sua dedizione ai ruoli più disparati e la sua capacità di interpretare con entusiasmo anche i personaggi più eccentrici dimostrano una professionalità rara. La sua collaborazione con Roger Corman ha contribuito a definire l’estetica e lo spirito del cinema B-movie, rendendo questi film dei veri e propri cult per gli appassionati.
Un lascito nel mondo delle produzioni indipendenti
Oltre a recitare, Haze ha lasciato il segno come sceneggiatore e produttore. Ha scritto il copione di Invasion of the Star Creatures (1962) e ha lavorato come manager di produzione su Medium Cool (1969). In seguito, ha ricoperto il ruolo di CEO per una società di marketing pubblicitario, curando campagne per prodotti come Kool-Aid e Schlitz Beer.
Un’analisi tecnica e critica delle sue interpretazioni
Guardando ai ruoli di Haze con una prospettiva critica, si nota come la sua abilità attoriale fosse molto più sofisticata di quanto il termine “B-movie” possa suggerire. La sua interpretazione in Stakeout on Dope Street (1958), diretto da Irvin Kershner, è un esempio lampante. Qui, Haze incarna uno dei tre adolescenti che trovano e vendono eroina, offrendo una performance che va ben oltre il semplice intrattenimento, toccando temi di grande rilevanza sociale.
In un’industria cinematografica che spesso privilegia i volti noti e i blockbuster, la carriera di Jonathan Haze è un esempio di come il talento e la dedizione possano emergere in contesti meno convenzionali. La sua capacità di adattarsi a ruoli diversi, la sua professionalità e il suo impegno hanno fatto di lui una figura amata e rispettata nel settore.
Jonathan Haze non è stato solo un attore di B-movie; è stato un pilastro di un genere cinematografico che ha affascinato e continua a affascinare milioni di persone in tutto il mondo. La sua eredità vivrà per sempre attraverso i suoi film, continuando a ispirare nuove generazioni di cinefili e creatori.