Grendel: un’epica reinvenzione cinematografica di un classico letterario
La parola “epica” viene spesso utilizzata con leggerezza, ma nel caso di Grendel, una reinterpretazione live-action del romanzo di John Gardner del 1971, non è un’esagerazione. Il regista e sceneggiatore Robert D. Krzykowski ha adattato il libro, un moderno classico che riprende il poema epico inglese Beowulf dal punto di vista del mostro Grendel, che terrorizza il regno di Hrothgar per dodici anni.
Un cast straordinario
Il cast di Grendel è altrettanto epico, con Jeff Bridges nel ruolo del mostro omonimo, Bryan Cranston come Re Hrothgar, Dave Bautista nel ruolo del guerriero Beowulf e T Bone Burnett nel ruolo dello Shaper, il cieco suonatore di arpa. La Creature Shop di Jim Henson è incaricata del lavoro e del design delle creature, e le riprese inizieranno in Europa il prossimo anno.
Grendel sarà distribuito a livello internazionale da Palisades Park Pictures, mentre CAA Media Finance e UTA Independent Film Group si occupano della distribuzione in Nord America.
Una mitologia moderna
Ci sono molti film che si basano su mitologia, fantasy e mondi tipo fumetti, eppure è strano che la storia di Grendel non sia stata esplorata di più al cinema. Beowulf rappresenta l’eroe originale dei fumetti, e Grendel è il più antico e originale villain della letteratura inglese, riportando tutto alle radici della mitologia.
Un progetto di lunga data
Krzykowski ha coltivato il progetto di Grendel per molto tempo. Secondo lui, il romanzo è stato insegnato nelle scuole superiori e ha sempre suscitato un vivace dibattito. La storia affonda nelle filosofie personali, religiose e politiche degli studenti, scatenando discussioni appassionate che hanno sempre colpito il regista.
La familiarità del cast con Grendel
L’interpretazione filosofica di T Bone Burnett
Tra gli attori, T Bone Burnett è probabilmente il più esperto in questo mondo e in questa filosofia. Avere Grendel in arrivo nello stesso periodo di un pezzo su Sartre a cui stava lavorando, gli ha permesso di comprendere appieno il messaggio di fondo del romanzo di Gardner. T Bone vede Grendel come un monito contro l’eccessiva filosofizzazione che potrebbe rendere la vita difficile da apprezzare.
Il coinvolgimento profondo di Jeff Bridges
Jeff Bridges ha una profonda visione filosofica su come dovremmo operare nel mondo, rendendo Grendel un’interessante avvertimento che ha trovato affascinante. Grendel è un personaggio in conflitto che non riesce a salvarsi, rappresentando un monito per l’umanità.
Un personaggio unico: lo Shaper
La scelta di T Bone Burnett
La scelta di T Bone Burnett per il ruolo dello Shaper è nata in collaborazione con Jeff Bridges. Burnett ha una voce dolce e sussurrante che sembra perfetta per narrare la storia, e le sue recenti composizioni si allineano perfettamente con il sapore del film.
Le composizioni musicali
Joe Kraemer, noto per lavori come Mission: Impossible – Rogue Nation e Jack Reacher, comporrà la colonna sonora sinfonica del film, mentre Burnett scriverà le musiche della sala del mead e tutte le canzoni dello Shaper, creando diverse sfumature per il film.
Narrazione e design di Grendel
Grendel sarà il narratore del film, offrendoci la sua personale e distorta visione del mondo. Il design del volto di Grendel è stato ispirato da vari elementi, come la testa arrotondata della Pantera Rosa e l’aspetto minaccioso di un classico mostro cinematografico. Il mostro è stato concepito in modo che la testa fosse posizionata sopra quella dell’attore, creando un’opportunità unica per il puppetry e l’animatronica.
Ambientazioni e stile visivo
Circa un quarto o un quinto del film sarà girato in teatri di posa, ricordando il lavoro di Ridley Scott in Legend e la serie TV The StoryTeller della Jim Henson Company. Grendel si svolge in una serie di capitoli distinti, offrendo opportunità per cambiare stile e ambientazione. Le riprese all’aperto daranno una texture tipica di Terrence Malick, con la telecamera che seguirà Grendel nelle sue avventure.
La violenza nel film
Nonostante l’intensità sanguinolenta della storia, il film sarà un PG-13, limitando l’uso del sangue sullo schermo ma offrendo invece scene d’azione ossee e intense, con movimenti in stile Hong Kong e coreografie intricate.
Riflessioni sulle emozioni di Grendel
Grendel rappresenta un’uscita per la rabbia, la cinismo e le domande profonde sulla vita, e il cast ha trovato questa esplorazione terapeutica. Questo lavoro continua a rimanere rilevante perché è abbastanza ardito da porre grandi domande senza fornire risposte definitive, rappresentando la vera arte e scrittura intelligente.
Grendel è destinato a essere una riflessione eterna e moderna della condizione umana, ancora potenzialmente attuale anche se fosse scritto oggi.