L’estetica e la narrazione in “Blitz” di Steve McQueen
Ricostruire la Londra sotto attacco: la sfida di McQueen
Quando Steve McQueen ha deciso di raccontare la storia di Blitz, non poteva fare a meno di un contributo fondamentale: quello del production designer Adam Stockhausen. Il regista ambiva a una rappresentazione dettagliata della Londra della Seconda Guerra Mondiale, e Stockhausen era l’uomo giusto per incarnare questa visione sul grande schermo.
L’importanza delle atmosfere
McQueen aveva una visione molto precisa: voleva catturare le sfumature dettagliate dell’ambiente post-bombardamento. I dettagli minimi, come le particelle di polvere che fluttuano nell’aria dopo un pesante bombardamento notturno, erano essenziali per lui. “Adam è un narratore prima di tutto”, dice McQueen. “Un muro di mattoni non è solo un muro, c’è una storia dietro di esso.”
Una collaborazione consolidata
McQueen e Stockhausen non sono nuovi a lavorare insieme. Hanno unito le forze in 12 anni schiavo e Widows. Secondo McQueen, l’onestà e la trasparenza di Stockhausen sono essenziali per tradurre la sua visione artistica sul grande schermo.
Costruzione e distruzione: la magia del set
Dal fiume alla città
Uno dei primi set di cui hanno discusso era quello che rappresenta il percorso di George attraverso la città. “Abbiamo parlato delle texture più piccole, della carta da parati e di quanto volessimo che la loro vita fosse reale e viscerale”, spiega Stockhausen. Il loro obiettivo era rappresentare Londra in maniera autentica.
La casa di famiglia: un nido accogliente
La scala della casa di famiglia e della strada su cui si trova era cruciale. McQueen descrive la casa come “un nido”, un luogo di intimità dove George, il piccolo protagonista, vive con sua madre e il nonno. “La storia ruota attorno a un uccello che lascia il nido e cerca di tornare a casa.”
Un viaggio da intimo a gigantesco
La trasformazione visiva da una casa intima di quartiere fino alla grandiosità di St. Paul’s Cathedral riflette il viaggio del personaggio. “Adam ha saputo bilanciare la scala e la storia, rendendo tutto credibile”, afferma McQueen.
La vita e la distruzione: il Café De Paris
Un luogo di vibrazione e tragedia
Il Café De Paris è uno degli ambienti più affascinanti del film, rappresentando sia la vibrante vita notturna che la devastazione della guerra. “Era un evento reale e ciò ci ha permesso di mostrare l’intensità della vita sotto la città durante il bombardamento”, spiega Stockhausen.
La distruzione come arte
McQueen era più interessato agli effetti del bombardamento che alle esplosioni stesse. “Come si distrugge un set in modo che sembri che una bomba sia esplosa? Questo è arte, ed è difficile”, sottolinea. La realizzazione di un set autentico, dove anche la distruzione racconta una storia, è stata una sfida ardua ma essenziale per la narrativa del film.
Le stazioni della metro: simboli di sicurezza
La costruzione delle stazioni
Le stazioni della metro rappresentano i luoghi di rifugio e salvezza. Per catturare questa sensazione, il team ha costruito scene realistiche, includendo anche gli elementi meccanici come le scale mobili. “Avevamo bisogno di costruire abbastanza da far sembrare che ci fosse un mondo là sotto”, dice Stockhausen.
Un’opera di ingegneria
“Abbiamo dovuto inondare il set, il che ha richiesto una quantità incredibile di tubi e acciaio per resistere all’impatto dell’acqua”, rivela Stockhausen. Questa attenzione ai dettagli ha permesso di creare una rappresentazione realistica delle difficoltà affrontate dai cittadini di Londra durante la guerra.
Una visione unica di Londra
Un’odissea visiva
McQueen descrive il lavoro di Stockhausen come una finestra su una Londra mai vista prima, una città multiculturale che riflette le esperienze vissute dai suoi abitanti durante la guerra. Il film riesce a catturare non solo l’azione, ma anche l’emozione, offrendo un viaggio cinematografico attraverso una Londra inedita.
Blitz è un’opera che non solo punta sugli effetti visivi ma anche sulla narrazione profonda e autentica, grazie alla straordinaria collaborazione tra Steve McQueen e Adam Stockhausen.