Evento annullato: MUBI cancella festival a Istanbul per censura
L’origine del problema
MUBI, il popolare servizio di streaming e distributore di film d’essai, ha deciso di cancellare il proprio festival cinematografico a Istanbul, in Turchia, a causa di timori legati alla censura locale.
Il MUBI Fest, programmato per iniziare giovedì sera con la proiezione di Queer, un dramma a tema LGBTQ+ diretto da Luca Guadagnino e con protagonisti Daniel Craig e Drew Starkey, è stato annullato pochi istanti prima dell’inaugurazione ufficiale. La manifestazione avrebbe dovuto svolgersi fino al 10 novembre, ma un comunicato delle autorità del distretto di Kadıkoy ha decretato il divieto di proiezione del film.
Il dramma “Queer”: una panoramica tecnica
Queer si basa sul romanzo autobiografico di William Burroughs, ambientato negli anni ’50. La storia vede Daniel Craig nei panni di un espatriato americano e tossicodipendente di eroina a Città del Messico. Qui incontra un ex soldato espatriato, interpretato da Drew Starkey, che lo fa sperare in una possibile connessione intima. Guadagnino riesce a trasformare la complessità del libro di Burroughs in un’esperienza visiva intensa e coinvolgente, mantenendo la tensione emotiva e l’autenticità storica.
La risposta di MUBI
Attraverso un messaggio sui social media, MUBI ha esposto le proprie preoccupazioni riguardo alla censura: “Crediamo che questo divieto sia un’interferenza che limita l’arte e la libertà di espressione. I festival sono spazi vitali dove l’arte e la diversità culturale vengono celebrate, unendo le persone. Questo divieto priva non solo il film, ma anche il significato e lo scopo dell’intero festival.”
Una decisione difficile
Il distributore ha spiegato di aver deciso di annullare l’intero MUBI Fest Istanbul in risposta a questa limitazione: “Abbiamo voluto mostrare la postura corretta che il nostro pubblico si aspetta da noi e, con grande dispiacere, vi informiamo che abbiamo preso la decisione di cancellare l’intero evento. Ringraziamo tutti gli artisti, il pubblico e i sostenitori che avevano pianificato di partecipare al festival e che crediamo siano almeno altrettanto rattristati da questa situazione quanto noi.”
Riflessioni sugli impatti della censura
La censura artistica è un tema delicato e controverso. In un mondo globalizzato, la limitazione dell’espressione artistica non solo depriva il pubblico di varie esperienze culturali, ma invia anche un messaggio preoccupante riguardo alla libertà di espressione. Gli eventi culturali come i festival cinematografici non sono soltanto vetrine per i film; rappresentano anche momenti di dialogo interculturale e di celebrazione delle diversità.
Riscontro della critica
Alla sua anteprima mondiale al Festival del Cinema di Venezia, Queer ha ricevuto una standing ovation di 9 minuti. Il pubblico, compreso lo stesso Daniel Craig, Drew Starkey e il regista Luca Guadagnino, ha riconosciuto l’importanza del film. Nel cast figurano anche Jason Schwartzman e Lesley Manville. La storia si muove tra la post-bellica Città del Messico e l’Amazzonia, offrendo uno sguardo profondo e raffinato sulla ricerca dell’amore e dell’identità.
Reazioni dalle autorità locali
Le autorità dell’ufficio del governatore di Istanbul non erano disponibili per commenti sulla decisione di vietare il dramma Queer, suscitando ulteriori polemiche riguardo alla trasparenza e alla comunicazione con il pubblico.
Impatto futuro
La cancellazione del festival solleva interrogativi sul futuro degli eventi culturali in Turchia e in altre nazioni dove la censura può interferire con la libertà artistica. MUBI ha dichiarato che continuerà a difendere la libertà di espressione e l’espressione artistica, promettendo di mantenere alta l’attenzione su questo tema critico.
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Nota: Questo articolo è stato rielaborato per garantire accuratezza e coerenza senza includere specifici riferimenti a fonti.