Innovare le previsioni Oscar: Isabella Rossellini e il potenziale nella categoria attrice non protagonista
I personaggi secondari che lasciano il segno
Konstantin Stanislavski, padre della recitazione moderna, una volta disse: “Non ci sono piccoli ruoli, solo piccoli attori.” Questa citazione sembra incarnarsi perfettamente nell’interpretazione di Isabella Rossellini nel thriller religioso “Conclave” di Edward Berger. La sua apparizione di sette minuti e 51 secondi potrebbe emergere come una delle performance più potenti dell’anno, attirando l’attenzione per una possibile prima nomination all’Oscar nella sua carriera.
Una performance che fa parlare
Rossellini interpreta Suor Agnes, una suora che naviga silenziosamente nelle complesse dinamiche di potere della Chiesa Cattolica mentre si prepara alla selezione di un nuovo papa. Sebbene il suo tempo sullo schermo sia limitato, la sua interpretazione risulta fondamentale e può competere con ruoli di supporto storici, come quello di Sam Elliott in “A Star Is Born” (2018) o Mark Wahlberg in “The Departed” (2006).
La storia di una carriera memorabile
Sebbene Rossellini sia nota per ruoli iconici come Dorothy Vallens in “Blue Velvet” (1986) di David Lynch e Lisle Von Rhuman in “La morte ti fa bella” (1992) di Robert Zemeckis, non ha mai ricevuto una nomination agli Oscar. Tuttavia, l’Academy ha spesso premiato interpretazioni brevi ma significative nelle categorie di supporto. L’evento più recente è stato la vittoria di Jamie Lee Curtis con soli 17 minuti di tempo sullo schermo in “Everything Everywhere All at Once”.
Analisi tecnica: l’importanza della performance breve
La storia dell’Oscar dimostra che non è necessario avere molto tempo sullo schermo per lasciare un’impronta indelebile. Judi Dench vinse per i suoi cinque minuti e 52 secondi in “Shakespeare in Love” (1998), diventando un esempio di come una performance concisa possa essere altamente influente. La chiave di una performance di successo in queste circostanze risiede nella capacità dell’attore di utilizzare ogni momento per costruire un personaggio ricco di sfumature e profondità.
Previsioni per i prossimi Oscar
Oltre a Rossellini, la categoria di attrice non protagonista include contendenti come Ariana Grande in “Wicked”, Saoirse Ronan in “Blitz” e Zoe Saldaña in “Emilia Pérez”. L’andamento di questi film durante la stagione dei premi sarà cruciale per determinare le loro possibilità. “Emilia Pérez”, in particolare, potrebbe essere una sorpresa se il film ottenesse riconoscimenti in altre categorie.
L’importanza di “Conclave” come candidato principale
Affinché Rossellini possa effettivamente vincere, “Conclave” deve fare breccia nelle nomination come miglior film e raccogliere consensi in altre categorie, come il miglior attore per Ralph Fiennes e la migliore sceneggiatura adattata per Peter Straughan. Questo approccio ha funzionato in passato, come nella vittoria di Viola Davis in “Fences” (2016), dove il film stesso era un contendente forte in molte categorie.
Il connubio madre-figlia nella storia degli Oscar
Un’eventuale vittoria di Rossellini aggiungerebbe un’ulteriore dimensione alla sua eredità cinematografica, segnando la prima coppia madre-figlia nella storia degli Oscar. Sua madre, Ingrid Bergman, vinse un Oscar per attrice non protagonista con 16 minuti e 57 secondi in “Assassinio sull’Orient Express” (1974). Questo evento costituirebbe un traguardo significativo e un tributo alla storia del cinema.
Riflessioni finali
Alla luce delle possibili nomination di Rossellini e dello stato attuale delle previsioni degli Oscar, l’industria del cinema continua a valorizzare le performance che, seppur brevi, lasciano un segno duraturo. La stagione degli Oscar è sempre un periodo di sorprese e di cambiamenti, e osservare come si evolveranno queste dinamiche sarà affascinante.
Le previsioni Oscar di questa settimana
- Miglior film: “Anora”, “Blitz”, “The Brutalist”, “Conclave”, “Dune: Part Two”, “Emilia Pérez”, “Gladiator II”, “A Real Pain”, “The Room Next Door”, “Wicked”
- Miglior regia: Jacques Audiard, “Emilia Pérez”; Sean Baker, “Anora”; Edward Berger, “Conclave”; Brady Corbet, “The Brutalist”; Ridley Scott, “Gladiator II”
- Miglior attore: Adrien Brody, “The Brutalist”; Timothée Chalamet, “A Complete Unknown”; Daniel Craig, “Queer”; Colman Domingo, “Sing Sing”; Ralph Fiennes, “Conclave”
- Miglior attrice: Cynthia Erivo, “Wicked”; Karla Sofía Gascón, “Emilia Pérez”; Angelina Jolie, “Maria”; Mikey Madison, “Anora”; Tilda Swinton, “The Room Next Door”
- Miglior attore non protagonista: Yura Borisov, “Anora”; Kieran Culkin, “A Real Pain”; Clarence Maclin, “Sing Sing”; Guy Pearce, “The Brutalist”; Denzel Washington, “Gladiator II”
- Miglior attrice non protagonista: Danielle Deadwyler, “The Piano Lesson”; Ariana Grande, “Wicked”; Saoirse Ronan, “Blitz”; Isabella Rossellini, “Conclave”; Zoe Saldaña, “Emilia Pérez”
L’analisi delle previsioni ci offre uno sguardo entusiasmante su come la stagione degli Oscar può evolversi, mettendo in luce interpretazioni eccellenti e film che definiscono l’anno cinematografico.