Finale di Cobra Kai stagione 6: La svolta drammatica
SPOILER ALERT: Questo articolo discute dettagli della trama del finale della Stagione 6 Parte 2 di “Cobra Kai”, ora disponibile su Netflix.
Un viaggio a Barcellona per il Miyagi-Do
La stagione finale di “Cobra Kai”, la popolare dramedy spin-off della saga di “Karate Kid” degli anni ’80, è suddivisa in tre parti. La prima è stata rilasciata il 18 luglio, con la seconda ora in streaming. La terza parte arriverà all’inizio del 2025.
In questa seconda parte, il dojo Miyagi-Do si reca a Barcellona per partecipare al prestigioso torneo internazionale di karate, il Sekai Taikai. L’episodio finale della Stagione 6 Parte 2, intitolato “Eunjangdo”, porta a uno scontro temibile tra Robby Keene del Miyagi-Do e Axel Kovacevic dell’Iron Dragons dojo.
Il duello centrale: Robby contro Axel
Axel, con la sua corporatura imponente, sovrasta Robby all’inizio del combattimento. Robby si affatica rapidamente con colpi inefficaci contro la solida difesa di Axel. Basta uno sguardo disciplinare del sensei abusivo di Axel per passare all’offensiva. Axel colpisce ripetutamente Robby, slogandogli un pugno in bocca e scaraventandolo fuori dal tatami. Qui, Robby si trova faccia a faccia con il rivale di Cobra Kai, Kwon Jae-Sung, che lo colpisce con un jab veloce. Immediatamente, il compagno di squadra di Robby, Miguel Diaz, interviene, creando una tensione crescente.
L’intervento dell’ospite del Sekai Taikai viene interrotto quando un sensei frustrato, il cui team era stato escluso per uso di droghe, lo mette fuori gioco, innescando una sequenza di combattimento tesa e prolungata, tipica di “Cobra Kai”.
Il culmine della tensione
Essendo un evento sportivo internazionale, la rissa viene trasmessa in diretta streaming a livello globale, compresi i cari di Miyagi-Do nella San Fernando Valley. Il climax avviene quando Axel viene trasportato in una lotta fisica con Kwon, che lo calcia contro il cameraman del torneo, lasciando Kwon sanguinante e furioso.
Kwon individua un coltello Eunjangdo, perso dal sensei di Cobra Kai, John Kreese, durante il caos. Daniel LaRusso, intuendo il pericolo, si precipita a fermare Kwon. Mentre i tre antagonisti della saga originale di “Karate Kid”, Kreese, Johnny Lawrence e Terry Silver, si preparano a combattere, un urlo straziante interrompe tutto. La telecamera rivela un coltello Eunjangdo conficcato nel torso di Kwon.
Impatto narrativo e tecnico
Kwon era stato preparato per essere il nuovo grande antagonista di questa seconda parte, con la sua morte che rappresenta una svolta narrativa rara e audace per la serie. Non si era mai vista una morte viscerale sullo schermo né nella serie né nei film di “Karate Kid”.
L’inserimento della filosofia “Strike Hard, Strike Fast, No Mercy” di Kreese ha iniettato un’emotività velenosa nel personaggio di Kwon, rendendolo un personaggio profondamente spezzato. Dopo la sua sconfitta, Kwon lotta per gestire la sua rabbia interna, ricevendo messaggi sbagliati dal suo sensei di non mostrare pietà.
Il simbolismo dell’Eunjangdo
Il coltello Eunjangdo è molto più di un’arma. Rappresenta l’ultimo residuo di umanità in Kreese. Questo dettaglio aggiunge profondità al personaggio, mostrando una battaglia interna tra il mantenimento della sua umanità e la caduta nel lato oscuro.
Il coltello rappresenta un punto di svolta: avrà Kreese scelto di abbandonare completamente la sua umanità o troverà un modo per redimersi? Questi sono i temi profondi che il pubblico deve considerare al termine di questa sequenza di episodi.
Riflessioni finali
Con le sue intricate trame e le intense sequenze di combattimento, “Cobra Kai” continua a sorprendere e coinvolgere il pubblico. Questa stagione evidenzia come la serie abbia evoluto i suoi personaggi mantenendo intatta l’essenza del franchise “Karate Kid”.
Per chi volesse approfondire, ecco il link al trailer del film: Cobra Kai.
L’attesa per la terza parte della stagione finale sarà senza dubbio carica di aspettative, con nuovi sviluppi e risvolti emotivi che potrebbero ridefinire il destino dei protagonisti.