Il trionfo di “The Last Dance” al box office di Hong Kong
Un nuovo record al box office
“The Last Dance“, il nuovo dramma ambientato in una sala funebre diretto da Anselm Chan, ha stabilito un nuovo record al box office di Hong Kong in un solo giorno. La storia segue un ex organizzatore di matrimoni che cambia carriera per entrare nel settore funebre. Inizia una collaborazione con un sacerdote taoista che dubita della sua adeguatezza, ma insieme, attraverso vari rituali funebri, esplorano profonde questioni sulla vita e sulla morte.
Il film è stato distribuito nei cinema locali il 9 novembre, ma ha battuto il record una settimana dopo, il 16 novembre, incassando 9,18 milioni di HK$ a Hong Kong e Macao, come riportato da Hong Kong Box Office Co., Ltd. Di questo totale, 8,61 milioni di HK$ provenivano solo da Hong Kong.
Analisi tecnica e artistica
La maestria nella regia di Anselm Chan
Anselm Chan dimostra una notevole competenza nella regia, costruendo con cura un ambiente emotivo e profondamente riflessivo. La sua abilità nel gestire il ritmo narrativo e nell’utilizzare simbolismi visivi rende “The Last Dance” un’esperienza cinematografica immersiva. La cinematografia è straordinaria, con inquadrature suggestive che enfatizzano i temi della perdita e del rinnovamento.
Interpretazioni di alto livello
Il film vede la partecipazione di Dayo Wong, già noto per la sua interpretazione in “A Guilty Conscience” e “Table for Six”. La presenza di Michael Hui, veterano attore e comico amato fin dagli anni ’70, aggiunge ulteriore valore all’opera. La chimica tra i due attori principali è palpabile e contribuisce a rendere credibile il loro viaggio attraverso i rituali funebri.
Un successo straordinario
Al 17 novembre, “The Last Dance” aveva già raggiunto un incasso di 58 milioni di HK$ a Hong Kong e Macao, nei nove giorni successivi alla sua uscita. Secondo le stime degli esperti del settore, l’incasso è destinato a crescere ulteriormente.
La recensione della critica ha descritto il film come ”una storia commovente su partner perfettamente incompatibili nel settore funebre” e “un terzo lungometraggio realizzato con eleganza che è un dramma toccante sulla ricerca di significato nella vita attraverso la perdita dei nostri cari e i riti degli addii definitivi.”
Il contesto del cinema hongkonghese
Negli ultimi anni, il settore cinematografico di Hong Kong ha faticato a riprendersi dall’impatto del COVID-19, periodo durante il quale i cinema sono stati chiusi o pesantemente limitati dal governo. La ripresa è stata lenta e il mercato è diventato sempre più dipendente dai film di grande successo.
Dati recenti
Nella prima metà di quest’anno, i ricavi complessivi dei cinema sono diminuiti del 17% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 640 milioni di HK$ (82 milioni di dollari), rispetto ai 772 milioni di HK$ (99 milioni di dollari) della prima metà del 2023. Tuttavia, sia il 2023 che il 2024 hanno visto film locali battere record storici.
L’anno scorso, il dramma giudiziario “A Guilty Conscience” ha conquistato il titolo di maggior incasso. Quest’anno, il film d’azione di arti marziali ipercinetico di Soi Cheang, ”Twilight of the Warriors: Walled In“, ha superato i 105 milioni di HK$ (13,5 milioni di dollari) a fine giugno, secondo Hong Kong Box Office Ltd. Il film è stato successivamente selezionato come candidato di Hong Kong per il miglior film internazionale agli Oscar.
Festival e riconoscimenti
“The Last Dance” ha avuto la sua anteprima mondiale al Hawaii International Film Festival l’11 ottobre. Successivamente, è stato proiettato come titolo di apertura al Hong Kong Asian Film Festival e nella sezione World Focus del Tokyo International Film Festival del mese scorso.
La sua accoglienza nei vari festival riflette il riconoscimento internazionale per l’alta qualità del film e la sua capacità di toccare temi universali come la vita, la morte e la rinascita. La partecipazione a questi festival non solo esalta il valore culturale del film ma dimostra anche la sua potenza narrativa e la profondità emotiva.
“The Last Dance” non è solo un successo commerciale, ma anche un’opera d’arte che rappresenta una significativa aggiunta al cinema di Hong Kong, dimostrando che il settore può ancora produrre film capaci di toccare corde profonde e di raggiungere pubblici vasti e variegati.