Richard D. James: Una carriera tra stelle e design
Il maestro delle scenografie ci lascia
Richard D. James, rinomato scenografo e vincitore di un Emmy, noto per il suo ineguagliabile lavoro in “Star Trek: The Next Generation” e “Star Trek: Voyager”, si è spento all’età di 88 anni l’11 novembre. Dopo una lunga carriera culminata al UT Southwestern Medical Center di Dallas, molti ricordano il suo talento e la sua ineguagliabile creatività.
Un viaggio cinematografico
Nato a Fort Worth, Texas, Richard Dale James era il più giovane di cinque figli. Già dai tempi del R.L. Paschal High School e della Texas Tech University, il suo talento nel design e nella produzione cominciò ad emergere. Durante gli studi, lavorò al Casa Mañana Theater della sua città, acquisendo conoscenze fondamentali nel campo della scenografia.
Dopo aver concluso gli studi, James si trasferì a Hollywood dove iniziò la sua carriera dipingendo scenografie per Disney. Successivamente, James collaborò con NBC su vari programmi, come ad esempio “Let’s Make a Deal,” “Rowan & Martin’s Laugh-In,” e “The Dean Martin Show.” Il suo talento gli valse una crescente riconoscibilità nel settore.
La pietra miliare di Star Trek
Star Trek: The Next Generation
James si unì a “Star Trek: The Next Generation” durante la sua seconda stagione nel 1988, portando con sé l’esperienza maturata lavorando su progetti di fantascienza come “Battlestar Galactica.” Grazie alla sua creatività e alla sua competenza, migliorò notevolmente la qualità visiva della serie, introducendo l’innovativa tecnica del cielo stellato con velluto nero e glitter.
La sua visione e il suo approccio al design gli valsero nel 1990 un Emmy per l’episodio “Sins of the Father,” condividendolo con il collaboratore di lunga data Jim Mees. Le sue idee innovative, come differenziare visivamente l’Enterprise dalla Voyager, crearono un impatto duraturo nel mondo televisivo della fantascienza. Guarda il trailer di “Star Trek: The Next Generation”.
Star Trek: Voyager
Nel 1995, Richard D. James si trasferì a lavorare su “Star Trek: Voyager,” rimanendo nella serie per tutti i suoi sette anni di produzione fino al 2001. Il suo obiettivo era quello di rendere la Voyager più tecnologicamente avanzata e scientificamente orientata rispetto all’Enterprise. Con uno stile visivo più freddo e innovativo, James riuscì a creare una nave spaziale che sembrava davvero pronta per l’esplorazione scientifica interstellare. Guarda il trailer di “Star Trek: Voyager”.
Un’eredità duratura
Dopo il successo ottenuto con Star Trek, Richard James lavorò su vari altri progetti cinematografici. Nel grande schermo, fu direttore artistico di “Local Hero” (1983), “Silkwood” (1983) e “The Beast of War” (1988). Ogni opera a cui partecipò rifletteva la sua eccellenza e la sua enorme passione per il design scenografico.
Riflessioni finali
James si ritirò nel 2001, decidendo di tornare in Texas dove trascorse i suoi ultimi anni in compagnia del suo marito, Ron. La sua eredità vive attraverso le sue opere, e continua a influenzare nuove generazioni di scenografi e artisti nel campo della televisione e del cinema.
Da coloro che ammirano il suo talento e la sua genialità, Richard D. James sarà sempre ricordato come una figura pionieristica che ha contribuito a plasmare l’universo visivo della fantascienza.
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