Storie di migrazione e fantascienza: il cinema che unisce
La casa di produzione indiVisual Films di Ana Tiwary, con sede a Sydney, introduce “Home Before Night”, un dramma interculturale con elementi di fantascienza, al Film Bazaar in India, segnando una nuova pietra miliare nelle relazioni cinematografiche Australia-India.
Trama che intreccia vite e sogni
Scritto e diretto da Kalani Gacon, il film racconta le storie intrecciate di due donne. Chanda, una lavoratrice nepalese del settore assistenziale in Australia, e Orana, un’australiana di origine nepalese alla ricerca del padre perduto. Le loro vite coincidono attraverso un programma di donazione della memoria, ideato per alleviare la nostalgia dei migranti.
Gacon ha tratto ispirazione dalla propria esperienza personale. “Come la mia protagonista Orana, anch’io ho viaggiato per il mondo alla ricerca di mio padre, scoprendo verità inaspettate su me stesso nel processo”, ha condiviso. Con la narrazione che esplora i luoghi dove le identità si intersecano e le culture si fondono, il film promette di portare una nuova luce sui temi della migrazione e dell’appartenenza culturale.
Un ponte tra Australia e Nepal
Il produttore Sabin Gnawali, coinvolto nel progetto per sottolineare la crescente comunità nepalese in Australia, crede fermamente nell’importanza del tema dell’identità culturale. Come migrante, ha espresso una profonda risonanza con la storia del film, sottolineando il valore della rappresentazione autentica di esperienze simili.
La produzione del film è prevista per agosto 2025, con riprese nelle suggestive Blue Mountains in Australia e in Nepal. Si prevede che la post-produzione sarà completata entro l’inizio del 2026, con l’obiettivo di partecipare al circuito dei festival a partire da febbraio dello stesso anno.
Guarda il trailer di “Home Before Night”
Un momento significativo per le relazioni cinematografiche
L’accordo di coproduzione ratificato tra Australia e India nel 2023 rappresenta una svolta importante per il cinema australiano. La direttrice operativa di Screen Australia, Grainne Brunsdon, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per rappresentare l’Australia come paese di rilievo al Festival Internazionale del Film dell’India 2024.
“Questo è un momento significativo per il cinema australiano, e siamo orgogliosi che questo progetto rappresenti l’Australia al festival,” ha dichiarato Brunsdon.
Il progetto ha ricevuto finanziamenti da Screen Australia Enterprise, con la partecipazione di produttori rinomati come Guneet Monga Kapoor e Kiran Rao, che contribuiranno come consulenti creativi e aziendali.
La proposta di indiVisual Films include anche altri progetti in cerca di coproduzioni indiane, tra cui “Whistle in the Mist”, “Unmatched”, “One of the Good Ones” e “Letter from Busan”.
Un legame culturale profondo
Il regista australiano Phillip Noyce, che riceverà il premio alla carriera al festival e terrà una masterclass dal titolo “Come avere successo nella nuova Hollywood”, ha parlato dell’intenso legame tra le due nazioni. ”Australia e India sono profondamente legate da una storia coloniale condivisa, dalla crescente diaspora indiana in Australia e da un comune amore per il cinema e il cricket,” ha osservato Noyce.
Il vice alto commissario australiano in India, Nick McCaffrey, ha sottolineato l’importanza di rafforzare le connessioni culturali: “Mentre la relazione tra Australia e India cresce, dobbiamo comprendere meglio l’un l’altro a un livello più profondo. L’edizione di quest’anno del festival e del Film Bazaar offrirà l’opportunità di creare nuove partnership, guidare coproduzioni e sfruttare i vasti talenti creativi dell’India. Questo è solo l’inizio.”
Questi sviluppi segnano un’importante tappa nelle relazioni cinematografiche tra Australia e India, aprendo nuove strade per la collaborazione interculturale e la rappresentazione cinematografica autentica delle esperienze dei migranti.