Passato, presente e futuro di Alice Brock: Una vita tra musica, ristoranti e ribellione
Un’icona senza tempo: Alice Brock
Alice Brock, famosa per aver ispirato la celebre canzone di Arlo Guthrie “Alice’s Restaurant Massacree,” è recentemente scomparsa all’età di 83 anni. Guthrie ha dato la notizia della sua morte attraverso un post sulla pagina Facebook della sua etichetta discografica, Rising Son Records. Brock risiedeva a Provincetown, Massachusetts, da circa 40 anni e la sua salute era peggiorata negli ultimi tempi. La sua scomparsa è avvenuta in un periodo molto significativo: una settimana prima del Ringraziamento, festività alla quale il suo nome è indissolubilmente legato.
Da New York al Massachusetts: Un viaggio di scoperta
Nata Alice May Pelkey a New York City, Brock è stata una figura ribelle dall’inizio alla fine. Negli anni ’60, nonostante fosse iscritta al prestigioso Sarah Lawrence College, decise di abbandonare gli studi per trasferirsi a Greenwich Village. Fu lì che conobbe Ray Brock, un falegname che la convinse a lasciare New York per stabilirsi in Massachusetts. Questa scelta avrebbe cambiato il corso della sua vita e, indirettamente, la storia della musica folk americana.
L’incontro con Arlo Guthrie
Guthrie, figlio del leggendario musicista folk Woody Guthrie, incontrò Alice intorno al 1962 mentre frequentava la Stockbridge School in Massachusetts, dove Alice lavorava come bibliotecaria. I due divennero amici intimi e, una volta terminata la scuola, Guthrie continuò a far visita ai Brock nella chiesa sconsacrata di Stockbridge che aveva trasformato nella loro casa.
Una giornata di Ringraziamento che ha fatto storia
Il 25 novembre 1965, un semplice gesto di cortesia si trasformò in un evento storico. Mentre aiutava i Brock a sbarazzarsi dell’immondizia, Guthrie, non trovando un cassonetto aperto, decise di gettare i rifiuti giù per una collina. Venne arrestato per scarico abusivo, una mossa che lo portò a evitare il servizio militare durante la guerra del Vietnam. Questa vicenda ispirò la celebre canzone di Guthrie, un blues di 18 minuti intitolato “Alice’s Restaurant Massacree”, che divenne un classico intramontabile del genere di protesta.
L’impatto culturale della canzone
La canzone, con il suo ritornello memorabile — “You can get anything you want at Alice’s Restaurant…” — divenne rapidamente un fenomeno radiofonico e culturale. Alice’s Restaurant divenne anche il titolo del primo album di Guthrie, venduto a milioni di copie. Il successo del brano portò persino alla realizzazione di un film e di un libro di cucina con lo stesso titolo. Alice stessa scrisse un’autobiografia, “My Life as a Restaurant,” e collaborò con Guthrie su un libro per bambini, “Mooses Come Walking.”
La vita imprenditoriale di Alice Brock
Brock gestì tre ristoranti in diverse fasi della sua vita, anche se ammise di non essere particolarmente appassionata di cucina o di affari. Ciò nonostante, il suo ristorante “The Back Room” nel cuore di Stockbridge divenne un punto di riferimento per molti. La sua carriera professionale ebbe anche ripercussioni sulla sua vita personale, portando alla fine del suo matrimonio con Ray Brock, sebbene respingesse sempre le voci di infedeltà.
Un’eredità duratura
Grazie a Guthrie, Alice Brock è entrata nell’immaginario collettivo come un simbolo di ospitalità e ribellione. Il centro Guthrie, ex residenza della famiglia Brock, continua a servire cene gratuite ogni Ringraziamento in sua memoria, mantenendo viva la sua eredità di umanità e accoglienza.
In un’epoca in cui le storie personali si intrecciano con la grande storia, Alice Brock rappresenta perfettamente la sintesi di speranza, amicizia e ribellione. Un’icona che continuerà a vivere nei cuori di chiunque abbia mai sognato un mondo più giusto e accogliente.
Ogni volta che menzioniamo un film, possiamo aggiungere un link al trailer per arricchire l’esperienza dei nostri lettori. Ad esempio, scopri di più su “Alice’s Restaurant”.