# La magia della scenografia di Nathan Crowley per "Wicked"
L’opportunità di una vita
Il designer di produzione Nathan Crowley ha trascorso l'intera carriera aspettando l'occasione di costruire un mondo fantastico completo. Questa opportunità si è materializzata con “Wicked,” l'adattamento cinematografico del celebre musical di Broadway. Quando il regista Jon M. Chu ha contattato Crowley per lavorare a questo progetto, il suo sogno è diventato realtà. Secondo Chu, “Wicked” doveva essere fantastico, gioioso e magico. La Città di Smeraldo doveva sembrare un luogo mitico e desiderabile.
L'università di Shiz: un crocevia di magia e storia
Molte delle scene principali del film si svolgono alla Università di Shiz. L'idea era di creare un'istituzione antica, simile a Oxford, Cambridge o anche a Hogwarts, ma unica nel suo genere. Crowley era determinato a dare alla scuola un aspetto senza tempo e magico. "Ho dovuto trovare un nuovo stile che non fosse solamente pietra oscura," spiega Crowley.
La sfida dei trasporti a Shiz
Un'altra sfida era determinare come gli studenti arrivassero a Shiz. "Non possiamo usare il treno, perché appartiene alla tecnologia del mago. Non possiamo usare palloni aerostatici, e neanche automobili perché non esistono in quel mondo," racconta Crowley. La soluzione? Le vie d'acqua, una tradizione antica che si adatta perfettamente alla storia della Strega dell'Ovest, nota per la sua vulnerabilità all'acqua.
Crowley ha costruito il sistema di canali utilizzando serbatoi e un imponente arco. Le barche sono state fabbricate a Praga e poi portate nel Regno Unito per le riprese.
La favola americana dell'università di Shiz
L’architettura esterna di Shiz comprende serbatoi d'acqua, moli di arrivo e l’ingresso all’università. Crowley ha utilizzato vari materiali come pietra e legno, mescolando stili architettonici diversi. L'ispirazione per il cortile di Shiz deriva dall'architettura americana, con un chiaro omaggio alla “White City di Chicago.”
Un'ambientazione intima
Le ambientazioni interne sono altrettanto impressionanti. Ad esempio, la stanza del dormitorio dove si svolge una delle sequenze di danza. Lo spazio doveva essere intimo ma abbastanza grande per un numero di danza. La stanza è stata decorata con vernici e murales dettagliati, ispirandosi al Pavilion di Brighton nel sud dell’Inghilterra.
Diversi team di effetti speciali e arredamento hanno arricchito la stanza con dettagli come scatole di cappelli e scarpe che si aprono automaticamente. "C’è un'enorme quantità di meccanismi sotto il pavimento," dice Crowley.
La biblioteca di Shiz: l'epicentro sociale
La biblioteca di Shiz rappresenta un’altra realizzazione significativa per Crowley. Questo spazio imponente con scaffali rotanti e archi di legno è stato progettato per la scena dell’ingresso di Fiyero, interpretato da Jonathan Bailey. "Deve essere il ragazzo più figo del college. Se tutti sono innamorati di lui, dobbiamo dargli uno scenario che stia al passo con lui," spiega Crowley.
Ispirandosi alla scena del matrimonio reale di Fred Astaire in “Royal Wedding,” Crowley ha immaginato Fiyero mentre danza in un ambiente dinamico. Ha quindi realizzato un modello in miniatura con l’aiuto degli effetti speciali per mostrare la sua visione al resto del team. "Ho pensato, 'Non approveranno mai questa idea.' [Ma] Jon l'ha amata," ricorda Crowley.
La perfezione nei dettagli
Uno degli elementi che non era presente nel copione era il corridoio in cui Glinda danza alla fine di "Popular." Crowley ha deciso di costruirne uno. "Glinda viene di corsa nel corridoio ed è un momento bellissimo," dice. Crowley ha lavorato a stretto contatto con il coreografo del film, Christopher Scott, per pianificare la disposizione del set per le scene di danza. "Abbiamo studiato lo spazio e l’azione per raccontare la storia all’interno del numero musicale ‘Popular,’ e cosa sarebbe successo in questo spazio confinato."
Materiali e metodi: l’arte della costruzione scenografica
Il lavoro di Crowley non si è fermato alla semplice costruzione di set. Ha utilizzato materiali innovativi e tecnologie all'avanguardia per creare effetti scenici realistici e immersivi. La combinazione di tecniche artigianali tradizionali con le moderne tecnologie di effetti speciali ha permesso di costruire ambientazioni che sembrano vive, un aspetto cruciale per coinvolgere il pubblico.
L'uso creativo degli spazi, come nella biblioteca di Shiz, dove le scaffalature rotanti sembrano danzare con i personaggi, dimostra una profonda comprensione della relazione tra attori e ambientazione. Situazioni simili hanno rivoluzionato il modo in cui il pubblico percepisce lo spazio cinematografico, rendendo ogni scena un'esperienza visiva unica.
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