# La trasformazione di Patrick Gibson in "Dexter: Original Sin"
L'importanza di saper gestire il sangue
Quando Patrick Gibson ha fatto il provino per interpretare il giovane Dexter Morgan in "Dexter: Original Sin", non è stato chiesto quanto fosse a proprio agio con la vista del sangue. Tuttavia, considerando la natura della serie, che tratta le prime esperienze da serial killer di Dexter, questo dettaglio non è irrilevante. Patrick, celebre per ruoli in "The OA", "The Darkest Minds" e "Shadow & Bone", ha un approccio molto rilassato verso le scene cruente. Ha dichiarato, ridendo, di trovarle quasi terapeutiche: "È quando Dexter è davvero sé stesso, senza maschere, ed è piuttosto rilassante".
Sfida del cambiamento estetico
Un altro aspetto che non è stato discusso durante il provino è stata l'acconciatura. Nel prequel, la chioma di Dexter rispecchia quella vista nei flashback della serie originale. Gibson, noto per i suoi riccioli biondi, ha dovuto indossare una parrucca che ricorda quella di Jerry Garcia. "Quando ho indossato quella parrucca, ho pensato di essere magnifico," ha dichiarato scherzando.
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L'offerta e il percorso di Gibson
L'offerta per il ruolo è arrivata in un momento di pausa per Gibson, che ha ottenuto il successo a soli 21 anni con "The OA". "Ero preoccupato per l'idea di un prequel, ma dopo aver letto il copione, ho capito che era qualcosa di brillante", ha dichiarato. Dopo una serie di provini e qualche mockup photoshop per migliorare la sua somiglianza con Michael C. Hall, Patrick Gibson ha finalmente rotto il periodo di inattività artistica.
Impegno nella caratterizzazione e minor uso della parrucca
Una volta ottenuto il ruolo, Gibson ha scoperto che la parrucca sarebbe apparsa solo in poche scene. "Dexter riceve una necessaria tagliata di capelli all'inizio della serie", ha spiegato. Tuttavia, la trasformazione richiedeva anche una notevole modifica del colore dei capelli e delle sopracciglia, che ha trovato inizialmente strana ma alla fine accettabile.
Showtime e il rilancio creativo
"Original Sin" fa parte della strategia di Showtime di ampliare il proprio IP, con spin-off come quelli di "Ray Donovan" e "Billions". Entrare nel mondo di Dexter comporta affrontare le aspettative di una base di fan molto coinvolta, già delusa dal finale originale della serie e dal reboot "New Blood". Gibson spera di onorare il personaggio originale pur portando qualcosa di suo nella nuova iterazione.
Il fenomeno The OA
Ricordiamo che "The OA" è stata una delle serie più richieste per un reboot dopo la sua cancellazione da parte di Netflix. La serie ha avuto un impatto significativo sui fan, che hanno organizzato proteste e petizioni per il suo ritorno. Gibson ricorda quel periodo come "selvaggio" e afferma che i legami con i creatori della serie sono ancora forti. "Sono sicuro che le movenze della danza che sono state così importanti nella trama torneranno un giorno", ha detto.
La gestione della notorietà
Quando "The OA" è stato lanciato, Gibson ha dovuto capire come gestire la propria immagine pubblica. Ora, con l'imminente uscita di "Original Sin", ha deciso di mantenere una maggior riservatezza, ispirandosi agli attori di cui era fan da giovane, come Philip Seymour Hoffman.
Supporto reciproco tra colleghi
Patrick si affida anche ai colleghi come Harris Dickinson e Anthony Boyle per superare i periodi senza lavoro. "Quando le cose sono difficili, ci ricordiamo a vicenda che arriverà un'altra opportunità", ha detto Gibson.
Patrick Wymore / Paramount+ con Showtime
Conclusione
La storia di Patrick Gibson in “Dexter: Original Sin” non è solo un viaggio nel mondo di Dexter Morgan, ma anche un riflesso della sua crescita professionale e personale. Si è avventurato in nuovi territori, sia fisici che emotivi, e ha trovato nuovi modi per definire sé stesso pur rimanendo fedele ai suoi ideali. Con il suo impegno e il sostegno dei suoi colleghi, non vediamo l’ora di vedere come evolverà nella sua carriera e nei suoi ruoli futuri.