Addio a Earl Holliman, trovato protagonista di Police Woman
Il celebre attore Earl Holliman, noto per il suo ruolo di capo di Angie Dickinson nella serie poliziesca degli anni ’70 “Police Woman”, ci ha lasciati all’età di 96 anni. Holliman è morto lunedì presso la sua residenza a Studio City, dove era in cura hospice, come confermato dal suo coniuge, Craig Curtis.
Il viaggio artistico di Holliman: da Hollywood al piccolo schermo
Un attore rinomato e premiato
Earl Holliman iniziò la sua straordinaria carriera vincendo un Golden Globe come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film “Il mago della pioggia” (1956). Riuscì persino a battere Elvis Presley per ottenere il ruolo del fratello di Katharine Hepburn. Successivamente, apparve in “Sfida all’O.K. Corral” (1957), interpretando l’assistente di Wyatt Earp.
Un gigante sul grande schermo
Nativo della Louisiana, Holliman si distinse anche in altri celebri titoli degli anni ’50. “Il gigante” (1956), in cui recitò al fianco di Elizabeth Taylor e Rock Hudson, è uno di questi. In “Pianeta proibito” (1956) vestì i panni del cuoco, mentre in “I quattro figli di Katie Elder” (1965) interpretò il fratello di attori del calibro di John Wayne e Dean Martin.
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Un debutto indimenticabile
Holliman è stato anche il protagonista nel primo episodio assoluto di “Ai confini della realtà”, intitolato “Dov’è tutti quanti?”, trasmesso il 2 ottobre 1959. Durante la stagione televisiva 1959-60, recitò come Sundance, un pistolero diventato sceriffo, nella serie breve “Hotel de Paree”.
Da cowboy a tenente
Nel 1974, Holliman prese il posto di Bert Convy per diventare il tenente Bill Crowley in “Police Woman”, una serie in cui recitò accanto ad Angie Dickinson. La loro chimica sullo schermo fu uno degli elementi cruciali del successo della serie, prolungandola per quattro stagioni.
“Lei finiva sempre nei guai, e io correvo a salvarla,” dichiarò Holliman in un’intervista del 2003, riferendosi alle classiche trame della serie. “Scambiavamo battute argute che spesso improvvisavamo. Avevamo un tacito permesso di farlo.”
Un’infanzia di sacrifici e sogni
L’inizio di un sogno
Henry Earl Holliman nacque l’11 settembre 1928 a Delhi, Louisiana. Il suo padre naturale morì sei mesi prima della sua nascita, e venne adottato dopo essere stato messo in orfanotrofio.
“Quando i miei genitori adottivi vennero a vedermi, ero malato e mi portarono subito dal dottore. Pagavano 7.50 dollari alla levatrice per me,” ricordava Holliman. “Mi diedero tutto l’amore del mondo e mi incoraggiarono a seguire i miei sogni.”
Gli studi e i primi ruoli
Dopo un periodo nella Marina degli Stati Uniti, Holliman studiò recitazione al Pasadena Playhouse. Il suo debutto professionale avvenne nel 1953 con un breve dialogo nella commedia di Dean Martin e Jerry Lewis, “Il nipote picchiatello”.
Il riconoscimento e altri progetti
Nel corso della sua carriera, Holliman ricevette una nomination al Golden Globe per il suo ruolo nella serie “Delta” del 1993. Interpretò anche Luddie Mueller nel famoso miniserie “Uccelli di rovo” (1983).
Una carriera cinematografica sfavillante
Holliman partecipò a numerosi film, consolidando la sua presenza nell’industria cinematografica. Tra i suoi titoli più noti troviamo “I Died a Thousand Times” (1955), “Ultima fermata a Gun Hill” (1959), “Estate e fumo” (1961), “Il patto dei Vigliacchi” (1967), e “La città delle cattive strade” (1999).
Un impegno verso gli animali
Al di fuori del mondo dello spettacolo, Holliman fu molto attivo nel campo del controllo della popolazione animale. Gestì il Fiesta Dinner Theatre a San Antonio per molti anni e servì come presidente di Actors and Others for Animals.
Earl Holliman ci ha lasciati, ma il suo impatto e il suo contributo allo spettacolo rimarranno per sempre nei cuori degli amanti del cinema e della televisione di tutto il mondo. Riposa in pace, Maestro.