Samuel L. Jackson: Tra successo e Oscar mancati
La carriera di un’icona del cinema
Samuel L. Jackson, con la sua presenza imponente e il carisma inimitabile, ha conquistato il cuore di milioni di spettatori grazie a una carriera cinematografica che abbraccia decenni e generi diversi. Tuttavia, nonostante il suo successo travolgente, la star ha sempre avuto un rapporto complesso con gli Oscar.
Gli Oscar non sono una priorità
Durante un’intervista video con AP Entertainment per la promozione del suo ruolo in “The Piano Teacher” su Netflix, Jackson ha rivelato che le nomination agli Oscar non sono mai state una priorità per lui. Sorprendentemente, nonostante una carriera costellata di ruoli iconici, Jackson ha ricevuto solo una nomination agli Oscar per il miglior attore non protagonista in “Pulp Fiction” nel 1995. Nel 2021, è stato insignito di un Oscar onorario, riconoscendo così il suo immenso contributo al mondo del cinema.
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Le frustrazioni di Jackson
Jackson ha dichiarato con una risata: “Siamo stati nel settore abbastanza a lungo da sapere che quando la gente dice ‘È solo un onore essere nominati.’ No, non lo è. È un onore vincere”. Ha poi spiegato come le nomination, una volta passate, spesso cadano nell’oblio, e che molte persone non ricordano nemmeno i vincitori. Per lui, il concetto stesso di partecipare a un concorso non volontario è sempre stato irritante.
“Ti nominano e le persone chiedono, ‘Qual è quel film per cui sei stato nominato? Come si chiama?’ E una volta finito, la gente ha difficoltà a ricordare chi ha vinto.”
La controversia con l’Oscar del 1995
In un’intervista con Vulture, Jackson ha espresso il suo disappunto per la mancata vittoria dell’Oscar nel 1995 per il miglior attore non protagonista, premio che è andato a Martin Landau per “Ed Wood”. Ha anche sottolineato che fu “derubato” di una seconda opportunità quando non ricevette una nomination per il dramma legale di Joel Schumacher del 1996 “Il momento di uccidere”.
La scelta delle produzioni commerciali
Jackson ha chiarito di non voler mai permettere agli Oscar di diventare il metro della sua carriera. Ritiene il suo successo personale collegato alla sua felicità e soddisfazione nel lavoro che fa. E preferisce ruoli che portano gioia al pubblico piuttosto che ruoli pensati esplicitamente per ottenere premi.
“Non ho mai voluto che gli Oscar fossero una misura del mio successo o fallimento come attore. Il mio metro di successo è la mia felicità: sono soddisfatto di quello che sto facendo? Non faccio film per cacciare premi. Sai [sussurra]: ‘Se fai questo film, vincerai un Oscar’. No, grazie. Preferisco essere Nick Fury. O divertirmi a essere Mace Windu con una spada laser in mano.”
Accettare se stesso
Jackson ha accettato pienamente il suo ruolo nell’industria cinematografica nonostante la mancanza di riconoscimenti da parte dell’Academy. È soddisfatto della sua carriera e del tipo di ruoli che interpreta. Ha ribadito che le persone vanno a vedere i suoi film per l’intrattenimento e per le battute memorabili che spesso trovano posto sulle magliette.
“Sono a posto col rinunciare a ruoli da Oscar se significa fare film ‘che la gente vuole vedere per potersi distrarre,’ aggiungendo, ‘Quello è il tipo di persona che ho scelto di essere e mi va bene. Sono soddisfatto perché quello è chi sono. Sono il tipo che dice le battute che la gente vede sulle magliette. Ci sono attori che passano l’intera carriera senza che nessuno possa citare una loro battuta in un film. La gente va a vedere i miei film per vedere quanto sarò pazzo o quante volte dirò dannato. Comunque, tutto ciò che porta il pubblico nelle sale.’”
Il presente di Jackson: The Piano Teacher
Ora, i fan possono ammirare Samuel L. Jackson nel suo ultimo film “The Piano Teacher”, attualmente disponibile su Netflix. Questo nuovo ruolo sottolinea ancora una volta la sua versatilità e la sua capacità di ipnotizzare il pubblico con ogni performance.
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Jackson rappresenta una figura affascinante nel panorama cinematografico contemporaneo, un attore che ha scelto di seguire il proprio percorso senza piegarsi alle aspettative dell’industria. E per molti, è proprio questo che lo rende una vera leggenda.