Addio a Silvia Pinal, stella del Cinema d’Oro messicano
Con immensa tristezza annunciamo la scomparsa di Silvia Pinal, attrice e produttrice che ha lasciato un’orma indelebile nel mondo del cinema e della televisione messicana. Aveva 93 anni.
L’origine di una carriera straordinaria
Nata il 12 settembre 1931 in Sonora, Messico, Silvia Pinal iniziò la sua carriera negli anni ’40 sotto la guida del regista cubano Rafael Banquells, che sarebbe poi diventato il primo dei suoi quattro mariti. Pinal fece il suo esordio nel teatro, affermandosi presto come una delle attrici più talentuose della sua epoca.
Il successo nel cinema messicano
Il debutto cinematografico di Silvia Pinal avvenne nel 1950, all’età di 18 anni, con ruoli da protagonista accanto a due dei più grandi nomi del cinema messicano: Germán Valdés, noto come Tin-Tan, e Mario Moreno, alias Cantinflas. Le interpretazioni nei film “Il re del quartiere” e “Il portiere” lanciarono la sua carriera nell’industria cinematografica messicana. In seguito, lavorò anche con la celebre star Pedro Infante in “Un angolo vicino al cielo”.
Collaborazione con Luis Buñuel
Tuttavia, i ruoli più celebri di Silvia Pinal arrivarono negli anni ’60 durante la collaborazione con il leggendario regista Luis Buñuel. Pinal fu protagonista di tre capolavori del cinema surrealista: “Viridiana” (1961), “L’angelo sterminatore” (1962) e “Simon del deserto” (1965).
- “Viridiana” clicca qui per visualizzare il trailer le valse una fama internazionale, sebbene sia stato vietato in Spagna dalla dittatura di Francisco Franco e abbia suscitato critiche feroci dalla Chiesa cattolica.
- “L’angelo sterminatore” clicca qui per visualizzare il trailer vide Pinal nel ruolo di una delle ospiti intrappolate in una villa senza possibilità di fuga, un’idea che molti critici considerano un precursore dei reality show.
- In “Simon del deserto” clicca qui per visualizzare il trailer, il suo personaggio tenta di sedurre San Simeone il Stilita, interpretato da Claudio Brook, un asceta che trascorse anni in cima a una colonna per dimostrare la sua devozione a Dio.
Una carriera che spazia oltre il cinema
Con oltre 100 crediti di recitazione, Pinal non si limitò solo al cinema. Partecipò anche a progetti con talenti di Hollywood, come il film d’azione “Le pistole per San Sebastian” (1968) con Anthony Quinn e Charles Bronson, e “Shark” (1969) con Burt Reynolds.
La regina della televisione messicana
In televisione, divulgò tematiche sociali spesso ignorate negli anni ’80 e ’90 attraverso la serie antologica “Mujer, Casos de la Vida Real” (1986-2007), che trattava di violenza domestica, discriminazione LGBT e diritti delle donne.
La leggenda del teatro musicale
Silvia Pinal fu anche una figura di rilievo nel teatro musicale in Messico, producendo e interpretando versioni locali di celebri musical di Broadway come “Hello, Dolly!”, “A Chorus Line” e “Cats”. Possedeva diversi teatri a Città del Messico e contribuì notevolmente all’espansione del teatro messicano.
Impegno politico e vita personale
Oltre alla sua carriera nello spettacolo, Pinal ebbe un ruolo significativo in politica, servendo come deputata federale negli anni ’90 e presiedendo il sindacato degli attori messicani ANDA dal 2010 al 2014. La sua famiglia, spesso definita “Dinastia Pinal”, comprende molti membri che hanno seguito le sue orme nell’industria dell’intrattenimento, tra cui sua figlia Alejandra Guzman, una famosa cantante di musica pop, e la sua altra figlia Sylvia Pasquel, un’attrice di cinema e TV.
Un’eredità indelebile
Silvia Pinal lascia un’eredità straordinaria, arricchendo il panorama culturale messicano attraverso il suo lavoro in cinema, televisione e teatro. I suoi contributi sono stati vasti ed influenti, rendendola una delle figure più rispettate nella storia dello spettacolo messicano.
Silvia Pinal sarà ricordata come una pioniera dell’arte che ha portato il cinema messicano a nuovi vertici e ha affrontato temi rilevanti e difficili attraverso le sue opere. La sua perdita segna la fine di un’era, ma il suo lavoro continuerà ad ispirare generazioni future.