Lina Soualem alla regia del film “Alicante”
Un viaggio tra passato e futuro
La talentuosa regista franco-palestinese-algerina Lina Soualem, nota per il suo documentario “Bye Bye Tiberias”, accoglie una nuova sfida cinematografica con il suo primo lungometraggio di finzione ”Alicante”. Questo film vede come protagonista la sorella di Lina, Mouna Soualem, che intraprende un viaggio esistenziale tra Spagna e Francia.
Temi di appartenenza e trasmissione tra generazioni
Dopo aver esplorato la separazione dei nonni algerini nel documentario “Their Algeria” e le esperienze di esilio della madre Hiam Abbas a seguito della guerra arabo-israeliana del 1948 in “Bye Bye Tiberias”, Lina continua il suo percorso artistico con “Alicante”. Questo film affronta ancora domande cruciali di appartenenza, trasmissione tra generazioni e la ricerca di un proprio spazio nel mondo.
La trama di “Alicante”
Mouna Soualem interpreta Assia, una fotografa franco-algerina di 32 anni che, dopo la rottura con il suo partner americano a New York, torna a vivere a Parigi. Ferita e confusa, comincia a riflettere sul suo desiderio di maternità. Per sfuggire a queste domande esistenziali, Assia decide di raggiungere la famiglia in Spagna, dove i genitori hanno appena investito in un ristorante in una località balneare vicino ad Alicante.
All’aeroporto di Alicante, Assia si trova di fronte a una nuova realtà: quelle che dovevano essere tranquille vacanze familiari si trasformano in un’operazione di salvataggio per un’attività commerciale in difficoltà e per riequilibrare una famiglia fragile.
Affrontare nuovi inizi con leggerezza
“Alicante” rappresenta per Lina Soualem un cambiamento di tono rispetto ai suoi precedenti lavori documentaristici, sebbene continui a esplorare temi profondi ormai a lei familiari. La scelta di narrare una storia più leggera le permette di liberarsi dalle costrizioni della realtà documentaria, mantenendo però il carico emotivo e tematico della sua pratica artistica. La regista ha voluto portare al cinema un racconto meno tragico ma comunque intriso di significati profondi.
Rapporti transgenerazionali e identità culturale
La protagonista di “Alicante” interagisce principalmente con le donne della sua famiglia, un tema caro a Lina. Questo lungometraggio mescola l’identità algerina esplorata nei lavori precedenti con il legame tra generazioni di donne, rinforzando la continua ricerca di identità e spazio nel mondo. La rappresentazione delle dinamiche familiari diventa un mezzo per discutere della condizione femminile e delle eredità culturali.
Alicante e Algeria: un legame visivo e culturale
Lina Soualem sottolinea come Alicante, per la sua topografia e paesaggi, sia simile alla regione occidentale dell’Algeria, in particolare Orano. La vicinanza tra queste due terre, separata da soli 300 chilometri di mare, rappresenta un legame forte e visibile anche nella presenza di numerose comunità algerine ad Alicante. Questo contesto permette una rappresentazione visiva e culturale contrastante ma armoniosa.
Creare nuovi spazi narrativi
Spostare la trama in un territorio neutrale come la Spagna permette alla regista di evitare i classici conflitti storici e culturali tra Francia e Algeria. Questo passaggio offre la possibilità di rappresentare la complessità della cultura algerina senza il peso delle stigmatizzazioni neocoloniali, favorendo una narrazione libera e nuova dei personaggi e delle loro dinamiche.
Fase di sviluppo e prospettive future
“Alicante”, attualmente in fase di sviluppo, è prodotto dalla parigina Easy Riders Films, diretta da Omar El Kadi e Nadia Turincev. Il progetto è stato presentato ai potenziali partner durante gli Atlas Workshops del Festival di Marrakech, un evento di mentoring curato dal regista americano Jeff Nichols. Questa presentazione internazionale segna una tappa importante per il futuro del film e per il percorso creativo di Lina Soualem.
Un pensiero su documentari e finzione
Passare dai documentari alla narrativa offre alla regista franco-palestinese-algerina la possibilità di esplorare la sua sensibilità artistica con maggiore libertà, senza dover limitare la sua visione ai confini della realtà documentaristica. Alicante rappresenta un nuovo orizzonte, in cui la creatività e la riflessione personale si incontrano in un modo fresco e stimolante.