“Sogno di Leoni”: un viaggio tra tragico e comico
Un film che fa riflettere sull’eutanasia
Il film “Sogno di Leoni”, una commedia nera diretta dallo scrittore e regista greco-portoghese Paulo Marinou-Blanco, ha catturato l’attenzione alla quarta edizione del Red Sea International Film Festival. Proiettato nella suggestiva cornice della Culture Square di Gedda, Arabia Saudita, il film ha ricevuto calorosi applausi dal pubblico. Per vedere il trailer, visita questo link.
Una storia potente con un cast straordinario
Protagonista del film è Denise Fraga, celebre attrice brasiliana, che interpreta Gilda, una donna terminale la cui unica speranza è porre fine alla sua dolorosa esistenza in modo rapido e pacifico. Accanto a lei, troviamo João Nunes Monteiro, talento emergente portoghese, insieme a un cast internazionale che include Asun Planas, Dinarte Freitas, António Durães, Alexander Tuji, Victoria Guerra, Sandra Faleiro, Joana Ribeiro e Roberto Bomtempo.
Il viaggio di Gilda nella ricerca della pace
La trama segue Gilda nel suo disperato tentativo di trovare una soluzione alla sua sofferenza. Quando i suoi tentativi falliscono, si rivolge a una misteriosa organizzazione chiamata “Joy Transition International”, dove incontra Amadeu, un impresario funebre con un passato peculiare. Tra attività assurde e scoperte scioccanti, Gilda deve valutare se prendere in mano la situazione.
Un’opera ispirata da esperienze personali
Marinou-Blanco ha rivelato che il film trae ispirazione da esperienze personali dolorose e tragiche. “Mio padre è stato malato per molto tempo in ospedale senza il diritto di morire”, ha raccontato il regista. “Era un amante della vita ma non voleva trascinare le cose, desiderava solo poter morire in pace.”
Una colonna sonora emozionante
Una delle scene più toccanti del film è accompagnata dalla canzone “Maracangalha”, un brano significativo per Marinou-Blanco poiché era una delle favorite di suo padre. Il regista credeva che Maracangalha fosse un luogo immaginario, ma ha scoperto che esiste davvero, un piccolo paese con una sola strada in Bahia, Brasile.
Temi di vita e di morte
La figura di Amadeu, interpretata con profondità e umorismo, riflette una parte dell’esperienza del regista. “Avevo l’insonnia come Amadeu,” ricorda Marinou-Blanco, “Una notte ho iniziato a leggere un libro sulla tecnica dell’eutanasia e, curiosamente, ha messo fine alla mia insonnia.” Questo momento ha rappresentato un punto di svolta per l’ispirazione del film.
La scelta di vivere
Un concetto fondamentale che il film esplora è la libertà di scegliere di vivere. Marinou-Blanco sottolinea che “non importa quanto le cose vadano male, scegliere di affrontarle o meno ci dà più coraggio. La vita non è una prigione, non è una condanna.”
Un titolo simbolico
Il titolo “Sogno di Leoni” si collega simbolicamente a “Il Vecchio e il Mare” di Ernest Hemingway, dove i leoni rappresentano gioventù perduta e serenità. Marinou-Blanco trova che l’immagine di pace e felicità che il personaggio Gilda cerca sia perfettamente racchiusa in questa metafora.
Una produzione dal cuore
Il film ha fatto colpo non solo per la sua trama, ma anche per il modo in cui è stato prodotto. “La prima volta che abbiamo richiesto finanziamenti in Portogallo, il progetto è stato accolto favorevolmente. La connessione che le persone sentivano con il copione ha reso la raccolta dei fondi meno ardua del previsto,” ha spiegato Marinou-Blanco.
Un tributo alla forza e alla passione per la vita
Per Marinou-Blanco, il film è un omaggio alla forza e alla passione per la vita, in particolare alla madre. “Mia madre è stata a letto per anni. Quando ha visto il film finito, mi ha abbracciato con le lacrime agli occhi e ha detto ‘Grazie’.” La forza del personaggio di Gilda è un riflesso della resilienza materna.
Conclusione: un film da non perdere
“Sogno di Leoni” non è solo un film, ma un viaggio emotivo che invita a riflettere sulla vita, la morte e le scelte personali. Una pellicola da vedere per chi cerca una narrazione potente, che alterna con maestria momenti tragici e comici.