Un’altra incredibile vicenda: analisi di “No Good Deed” su Netflix
Una nuova commedia grottesca firmata Liz Feldman
A metà del film No Good Deed su Netflix, Lydia Morgan (interpretata da Lisa Kudrow), un’ex pianista ora alle prese con la vendita della sua casa, riflette su una situazione ripetitiva con un sospiro: “Mi dispiace tanto, non posso credere che stia succedendo di nuovo”. Questa frase potrebbe benissimo essere il titolo alternativo per Dead to Me, un’altra creazione di Liz Feldman, che con il suo mix di amicizia femminile e omicidio ha prosperato grazie ai continui colpi di scena.
Le performance straordinarie del cast
In No Good Deed, le interpretazioni degli attori aggiungono profondità a una trama che si compiace fin troppo della propria ingegnosità. Tuttavia, se si riesce a sorvolare su queste forzature, si possono apprezzare le sottili osservazioni sulla gestione del dolore e dei segreti nelle relazioni. La serie offre anche commenti penetranti sul mercato immobiliare di Los Angeles.
La storia vede Lydia sposata con Paul (Ray Romano). Stanno vendendo la loro casa in stile spagnolo degli anni ’20 a Los Feliz, piena di ricordi sia gioiosi che tragici. Il loro agente immobiliare, Greg (Matt Rogers), spera in una vendita rapida e una grossa commissione. Diverse coppie, ognuna con i propri segreti, sono interessate alla proprietà.
Una tragedia familiare e i suoi strascichi
Il punto centrale della trama è il dolore di Paul e Lydia per l’omicidio del loro figlio adolescente tre anni prima, proprio in quella casa. Mentre il mondo crede che sia rimasto un crimine irrisolto, solo Paul, Lydia e il fratello di Paul, Mikey (Denis Leary), conoscono la verità. Presto, saranno costretti a riaprire le ferite e il caso, imparando lezioni fondamentali sull’onestà e il peso del silenzio.
Emozioni e segreti
Le performance di Kudrow e Romano sono il cuore pulsante della serie. La loro relazione è tormentata ma interdipendente, offrendo momenti di cruda vulnerabilità. Kudrow si distingue per la sua capacità di interagire con il resto del cast, mentre Romano eccelle nel rappresentare l’usura emotiva del suo personaggio.
Le storie dei potenziali acquirenti
Le altre coppie, interessate all’acquisto della casa, aggiungono ulteriori strati di complessità. Leslie (Abbi Jacobson) e Sarah (Poppy Liu), un’avvocatessa e una dottoressa, cercano un nuovo inizio dopo diversi tentativi falliti di IVF. Carla (Teyonah Parris) e Dennis (O-T Fagbenle) sono appena sposati e aspettano un bambino. JD (Luke Wilson) e la sua moglie trofeo Margo (Linda Cardellini) si trovano in una situazione complicata, tra affari di cuore e carriere in declino.
Analisi tecnica e profondità narrativa
No Good Deed è una miscela di mistero e commedia assurda, simile a You’re the Worst, House Hunters e Alfred Hitchcock. La serie è spinta dalla colonna sonora aggressiva di Siddhartha Khosla e dalla regia incisiva di Silver Tree e Feldman. Il mistero centrale, però, è debole, con scoperte che sfidano la logica e una mancanza di suspense efficace.
Elementi narrativi in gioco
Sei puntate su otto mantengono un buon ritmo, con colpi di scena e dialoghi che catturano. Tuttavia, la necessità di concludere la trama negli episodi finali mette in evidenza le carenze narrative. Il personaggio di JD, interpretato da Wilson, sintetizza bene questa situazione con la frase: “Oh Signore. Le rivelazioni continuano ad arrivare. E non quelle buone”.
No Good Deed offre uno sguardo penetrante e a tratti esilarante sulla complessità delle relazioni e sul mercato immobiliare di Los Angeles. Tra momenti di cruda sincerità e colpi di scena bizzarri, la serie riesce a mantenere un equilibrio tra il serio e il grottesco, rendendola una visione interessante per gli amanti del genere.