Deadpool: una risata mortale nel Marvel Universe
Il ritorno del mercenario chiacchierone
Se Deadpool fosse un personaggio della mitologia greca, la sua immortalità sarebbe fonte di tragedia. Ma nel lento universo Marvel, Wade Wilson sfrutta questa caratteristica per creare gag esilaranti e fuori dalle righe. Nell’ultimo film, vediamo Deadpool tentare il suicidio con la candeggina o esplodersi con le bombe, ma questo non fa altro che mandare il suo dito medio dritto in faccia a Wolverine. La rivalità tra i due eroi viene da lontano, entrambi prodotti dal programma Armi-X, ma solo Wolverine aveva l’abilità di far piangere gli uomini… fino ad ora.
La commedia come medicinale
Sebbene le risate siano garantite, non ci si aspetta il tocco malinconico negli ultimi minuti di “Deadpool & Wolverine”, decisamente uno dei sequel più soddisfacenti per i fan nella galassia Marvel. In un panorama dominato dai supereroi negli ultimi 15 anni, l’irriverente umorismo di Deadpool restituisce freschezza al genere. IlMarvel Cinematic Universe sta esaurendo le idee? Forse, ma Deadpool è pronto a sconvolgere tutto con una marachella dopo l’altra.
Meta-cinema e rottura della quarta parete
Uno degli aspetti che rende speciale Deadpool è la capacità del protagonista di rompere la quarta parete, offrendo commenti senza filtro su ogni argomento, comprese le decisioni più audaci dei cineasti. Questo atteggiamento critico e divertente scuote le stesse basi della Marvel, anche se in realtà ne aumenta la fama. L’attore e co-sceneggiatore Ryan Reynolds sfrutta questo a favore della trama, creando un meta-cinema che entusiasma il pubblico.
Un confronto che fa scintille
Gli incassi parlano da soli: i film precedenti hanno superato anche “Logan” e l’intera serie degli X-Men. Deadpool non si prende sul serio, ed è proprio questo il suo punto di forza. Con “Deadpool & Wolverine” che promette di superare tutti i record, vedere Hugh Jackman tornare nei panni del feroce Wolverine è un piacere. Anche se si tratta di una versione di un universo parallelo, le battute di Deadpool riescono a renderlo accettabile.
Battaglie e risate
Il nuovo capitolo combina tutto: comicità, azione e meta-riflessioni. Deadpool scopre che un uomo in giacca e cravatta, Mr. Paradox, interpretato da Matthew Macfadyen, sta tentando di eliminare le realtà che deviano troppo dal “sacro timeline” del MCU. La minaccia è chiara: riportare in vita Wolverine o vedere il proprio universo svanire.
Un villaggio di personaggi dimenticati
Mr. Paradox potrebbe non essere un grande villain, ma rappresenta un concetto intrigante: cosa ne è di tutte quelle proprietà Marvel che non hanno mai avuto successo? Alcuni personaggi fanno cameo nel film, altri sono citati in battute destinate ai fan più appassionati. Deadpool si ritrova in bilico tra la sopravvivenza e l’oblio, combattendo letteralmente per la sua esistenza in un’avventura che ricorda più i cartoni animati di Looney Tunes che un classico fumetto Marvel.
Il lato umano dei mutanti
Tra una battuta e l’altra, Deadpool e Wolverine mostrano il loro lato umano, combattendo con le loro paure e insicurezze. Sotto i colpi di scena e le gag irriverenti, emerge una riflessione sulla ricerca di significato e su cosa significhi davvero “contare” in un mondo dominato dai supereroi. Questo tono malinconico, mischiato alla follia tipica di Deadpool, crea un mix effervescente e unico.
Effetti speciali e regia
La regia di Shawn Levy, più portato alla commedia che all’azione, si discosta dal lavoro più raffinato di David Leitch in ”Deadpool 2″. Gli effetti visivi non sono sempre all’altezza, e a volte le strade cittadine sembrano più un set che un ambiente reale. Tuttavia, Levy capta l’umorismo ultra-rude di Reynolds, riuscendo a creare scene che restano impresse nella memoria.
Un finale nostalgico
L’apoteosi di “Deadpool & Wolverine” raggiunge il culmine quando i due protagonisti vengono esiliati in The Void, una landa desolata sorvegliata dalla gemella di Professor X, Cassandra Nova (Emma Corrin). È qui che la nostalgia si mescola con la malinconia, con vecchi loghi di Fox e personaggi dimenticati che fanno la loro comparsa.
Meta-narrazione e riflessioni
Deadpool si interroga sulla sua immortalità e sulla possibilità di essere dimenticato. In questo quadro, il film si chiude con una sequenza di titoli di coda che riassume l’era Fox della Marvel con una toccante malinconia. La consapevolezza che Deadpool e Wolverine saranno probabilmente riportati in scena fino allo sfinimento aggiunge un ulteriore strato alla storia, facendo di “Deadpool & Wolverine” un omaggio irriverente a ciò che è stato e un interrogativo su ciò che verrà.
In breve, Deadpool rappresenta un omaggio al passato e un’occhiata critica al futuro dei supereroi. Questo film continua a rompere le barriere e ci ricorda perché amiamo queste storie: non solo per i loro poteri straordinari, ma per la loro umanità, vulnerabilità e capacità di farci ridere.