English
Un episodio controverso: James Franco e la promozione di Your Highness
Il contesto della vicenda
Recentemente, durante un episodio di un popolare podcast, il comico Paul Rust ha raccontato un episodio poco conosciuto avvenuto sul set di una promozione legata al film Your Highness. Questo aneddoto riporta a pochi giorni dopo che James Franco aveva co-condotto i premi Oscar del 2011 con Anne Hathaway.
“Ho visto James Franco sbottare”, ha detto Rust. “CollegeHumor stava cercando di realizzare una promozione in cui un gruppo di nerd gioca a Dungeons and Dragons con le star di Your Highness, James Franco e Danny McBride.”
Franco era evidentemente ancora scosso dalle aspre critiche ricevute per la sua performance agli Oscar, cosa che ha influenzato il suo comportamento durante la registrazione.
James Franco: tra recitazione e promozione
James Franco, noto per la sua versatilità come attore, regista e artista, si è trovato in una posizione piuttosto scomoda. Il film Your Highness era una commedia fantasy diretta da David Gordon Green, uscita nei cinema nell’aprile del 2011. Nonostante il film abbia avuto un cast stellare, incluse Natalie Portman e Zooey Deschanel, il suo debutto non è stato accolto con grande entusiasmo.
Rust ricorda che Franco, durante il primo ciak per la promozione, aveva ”la testa bassa” e “mormorava tutte le sue battute”, rendendo il materiale filmato “inutilizzabile”. Questo comportamento ha portato il regista a chiedere spiegazioni, facendo ulteriormente irritare Franco.
“Il regista si avvicina e gli chiede: ‘Che cos’era quello? Cosa stai facendo?’. Questo rende James Franco ancora più arrabbiato,” ha aggiunto Rust.
L’escalation del conflitto
Durante il secondo ciak, la situazione è degenerata ulteriormente. Franco ha iniziato a deviare dal copione, introducendo battute personali lontane dal tema previsto.
“Così, al prossimo ciak, comincia a fare battute fuori copione, come se stesse partecipando a una parodia su se stesso”, ha spiegato Rust. “La premessa era che ognuno dei partecipanti scegliesse un personaggio, ma Franco ha iniziato a fare ad libitum su cose che le persone dicevano di lui.”
Questo comportamento culminato con Franco che, sempre con la testa china, ha mormorato: “James Franco era fatto di eroina quando ha presentato gli Oscar ieri sera.”
L’intervento della pubblicista
A quel punto, la pubblicista è intervenuta cercando di controllare la situazione, pregando Franco di non fare dichiarazioni compromettenti mentre la telecamera era puntata su di lui.
“La pubblicista si è avvicinata e gli ha detto: ‘Perché stai dicendo questo? La telecamera è su di te in questo momento. Non dovresti dire queste cose.'”
Rust ha poi puntualizzato che non crede che Franco fosse davvero sotto effetto di sostanze stupefacenti durante la cerimonia.
La reazione di Danny McBride
Curioso di sapere come Danny McBride avesse reagito a questa situazione, Rust ha ricordato che McBride è stato estremamente gentile e comprensivo.
“Tra un ciak e l’altro, diceva a Franco: ‘Ehi, se non vuoi farlo, non sentirti obbligato.'”
Nonostante l’atteggiamento comprensivo di McBride, Franco ha continuato fino a esplodere definitivamente, calciando una sedia e lasciando il set senza più tornare.
Un progetto fallito
La produzione ha cercato di riorganizzarsi, ma secondo Rust, il progetto non è mai stato completato. Le tensioni sul set e le difficoltà inerenti alla promozione hanno reso impossibile portare avanti l’idea iniziale.
Riflessioni finali
L’episodio raccontato da Rust offre un interessante spaccato delle pressioni e delle sfide che le star di Hollywood affrontano, specialmente in periodi di critica intensa. James Franco, in particolare, sembra aver vissuto un momento di vulnerabilità che ha avuto ripercussioni sulla sua capacità di lavorare in un ambiente già stressante.
Scoprire questi retroscena aiuta a comprendere meglio le dinamiche dietro le quinte del mondo dello spettacolo, dove le emozioni e le tensioni possono emergere in modi inaspettati e avere un impatto significativo sul lavoro e sulle relazioni professionali.
