L’atteso inizio delle gare di triathlon maschile delle Olimpiadi di Parigi è stato bruscamente rinviato a causa dell’inquinamento nelle acque della *Senna*. Un annuncio sorprendente, ma in realtà la Senna è stata lo spunto per molte discussioni fin dall’annuncio dei giochi, soprattutto per la qualità delle sue acque.
Quando la celebre pellicola di Xavier Gens, “Under Paris”, è stata rilasciata su Netflix, il fiume parigino è diventato oggetto di battute, ma l’obbiettivo era chiaro: rendere la Senna sicura per le competizioni di triathlon e maratona delle Olimpiadi. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, aveva promesso un’acqua pulita per atleti e cittadini, un progetto ambizioso che ha richiesto oltre 1.5 miliardi di dollari. Tuttavia, una campagna sui social media, #JeChieDansLaSeine, ha contribuito a complicare ulteriormente la questione, invitando i parigini a inquinare il fiume.
Il 17 luglio, il sindaco Hidalgo ha nuotato nella Senna indossando una muta, insieme a Tony Estanguet, il celebre canoista olimpico francese e presidente del comitato organizzativo delle Olimpiadi. Un gesto volto a dimostrare la sicurezza dell’acqua. Tuttavia, i test giornalieri hanno svelato una realtà diversa: alti livelli del batterio fecale E. coli, rivelando che la Senna è ancora altamente inquinata.
Le forti piogge del 26 luglio, verificatesi durante la cerimonia di apertura, hanno ulteriormente aggravato la situazione. La pioggia ha causato un aumento dei livelli di batteri come E. coli, portando alla cancellazione di due giorni di allenamento.
La gara di triathlon maschile è stata ricollocata provvisoriamente a mercoledì, con la possibilità di essere nuovamente posticipata a venerdì se le condizioni non miglioreranno. Questa incertezza pesa non solo sugli atleti, ma anche sugli organizzatori, costretti a rivedere il loro calendario.
Le improvvise condizioni meteorologiche avverse hanno influenzato anche altri eventi. Lady Gaga ha dovuto pre-registrare la sua performance a causa della pioggia incessante e delle condizioni di sicurezza precarie. Anche per la coreografa Maud le Pladec, responsabile delle danze per le Olimpiadi e Paralimpiadi, ogni dettaglio è stato messo alla prova.
Questa situazione ci fa riflettere su come le promesse ambiziose possano scontrarsi con la realtà dei fatti e su quanto le condizioni naturali possano sfidare anche i progetti meglio pianificati. Come appassionati di cinema, possiamo vedere paralleli con film distopici dove le sfide ambientali diventano protagoniste. La *Senna* potrebbe diventare simbolo di questo scontro tra sogno e realtà, un po’ come una trama di “Blade Runner” ambientata nel cuore di Parigi. La vicenda potrebbe ispirare sceneggiature future, esplorando temi di ecologia e responsabilità sociale, offrendo nuovi spunti narrativi su un palcoscenico globale.
Questo evento mette in luce l’importanza della sostenibilità e della reale capacità di attuare progetti che vadano oltre l’annuncio mediatico. La storia della Senna non è solo una questione locale, ma un monito che ci ricorda di valutare attentamente le nostre promesse politiche e ambientali. Forse, dopo tutto, il cinema, la musica e lo sport possono aiutarci a riflettere e ad agire con maggiore consapevolezza.