Doug Liman e il dibattito sul futuro del cinema: “Road House” e la sfida dello streaming
La transizione allo streaming e le controversie sulla compensazione
Doug Liman, celebre regista di “Road House”, ha manifestato il suo disappunto riguardo alla distribuzione in streaming del suo film con Jake Gyllenhaal. Durante la promozione del suo nuovo progetto per Apple, “The Instigators”, Liman ha espresso tutta la sua frustrazione per la mancanza di compensazione adeguata per una release in streaming. Originariamente, “Road House” era destinato a essere distribuito nelle sale cinematografiche da MGM, ma i piani sono cambiati quando MGM è stata acquisita da Amazon.
Liman ha chiarito che non ha alcun problema con lo streaming in sé: “Abbiamo bisogno di film in streaming perché, in fondo, tutto il settore deve lavorare, dai sceneggiatori ai direttori fino agli attori, e non ogni film deve necessariamente essere proiettato al cinema. Sono un grande sostenitore delle serie TV, dei film in streaming e delle uscite cinematografiche; dobbiamo avere tutto.”
L’affare “Road House”: tra contratti infranti e delusioni
Il vero nodo della questione, secondo Liman, è che “Road House” è stato realizzato per essere distribuito nei cinema, con compensi calcolati di conseguenza. Tuttavia, quando Amazon ha deciso di cambiarlo in uscita streaming, nessuno è stato compensato per questa modifica. Liman ha sottolineato come, nonostante il successo del film—che ha raggiunto 50 milioni di spettatori nel suo primo weekend su Amazon Prime Video—né lui, né Jake Gyllenhaal, né il produttore Joel Silver hanno visto un centesimo di quelle cifre da capogiro.
Questioni contrattuali e decisioni aziendali
Amazon ha dichiarato all’inizio di aprile che “Road House” ha attratto 50 milioni di spettatori in tutto il mondo nelle sue prime due settimane di disponibilità su Prime Video, facendo di esso il debutto più visto per un film prodotto dalla compagnia su scala globale. Tuttavia, Liman ha affermato che non ha ricevuto alcun compenso posteriore ai numeri eccezionali dello streaming del film.
Quando Liman ha deciso di boicottare la prima mondiale di “Road House” al SXSW a causa della distribuzione in streaming, era chiaro che la sua insoddisfazione aveva radici profonde. Gyllenhaal ha successivamente confermato che Amazon era stata sempre chiara sul fatto che il film sarebbe andato in streaming.
“Adoro la tenacia di Doug,” ha detto Gyllenhaal. “Penso che stia difendendo i cineasti, il cinema e le distribuzioni cinematografiche. Ma Amazon è sempre stata chiara sullo streaming. Voglio solo che il maggior numero di persone possibili possa vederlo. Stiamo vivendo in un mondo che cambia su come vediamo e guardiamo i film, e su come vengono realizzati.”
Lavorare con Apple: un’esperienza diversa
Liman ha evidenziato la differenza della sua esperienza con Apple per “The Instigators”. Fin dall’inizio, Apple ha comunicato chiaramente che il film sarebbe stato realizzato per lo streaming e ha previsto compensi adeguati per questo tipo di distribuzione. “Nel caso di Apple,” ha spiegato Liman, “fin dall’inizio, abbiamo detto che stavamo realizzando questo film per lo streaming, i nostri contratti prevedevano compensi per lo streaming.”
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Questo esempio evidenzia una gestione più trasparente e onesta nei confronti degli artisti e dei creatori.**
Dal passato al futuro: cosa ci aspetta?
Amazon ha annunciato a maggio che un sequel di “Road House” è ufficialmente in fase di sviluppo, con Gyllenhaal pronto a riprendere il suo ruolo principale. Tuttavia, la partecipazione di Liman non è ancora stata confermata. “Road House” ha attratto 80 milioni di spettatori globali su Prime Video a metà maggio, subito dopo il suo lancio il 21 marzo.
Queste vicende mettono in luce un problema più grande nell’industria cinematografica. Mentre la tecnologia avanza e le abitudini degli spettatori cambiano, c’è bisogno di adattare anche i modelli di compensazione e distribuzione per garantire che il duro lavoro dei cineasti sia adeguatamente riconosciuto.
Per approfondire ulteriormente e visualizzare il trailer del film, visita Road House.
E per chi fosse interessato alla colonna sonora, è possibile ascoltarla su Spotify.
Approfondire i dettagli e analizzare i nuovi modelli di distribuzione è essenziale per comprendere le dinamiche future dell’industria cinematografica. Mentre piattaforme di streaming come Amazon e Apple continuano a dominare il mercato, emergono questioni fondamentali riguardo alla compensazione e al rispetto degli accordi originali. Un equilibrio tra innovazione e giusta retribuzione sarà cruciale per mantenere vivo l’ecosistema cinematografico.