La nuova sfida di Selma Vilhunen: “She Did Not Show Remorse”
Dietro la macchina da presa: uno sguardo alla carriera di Selma Vilhunen
Selma Vilhunen, una delle registe più influenti di Finlandia, ha dato voce alle donne di tutte le età attraverso le sue opere di finzione e non. Dal cortometraggio candidato all’Oscar “Do I Have to Take Care of Everything” al vincitore dell’Orso di Cristallo a Berlino “Stupid Young Heart”, fino al recente “Four Little Adults” che ha visto Alma Pöysti ottenere il premio per la miglior interpretazione a Göteborg. La sua carriera è un chiaro esempio di come il cinema possa essere un potente strumento per raccontare storie di donne e delle loro esperienze.
“She Did Not Show Remorse”: l’epopea ambiziosa
Il prossimo progetto di Vilhunen, “She Did Not Show Remorse”, si preannuncia come il suo lavoro più ambizioso e più carico di rabbia nei confronti della cultura della vergogna femminile nelle società patriarcali. Tratto dal romanzo bestseller di Tommi Kinnunen, “Ei kertonut katuvansa” (tradotto in inglese come “Defiance”), il film esplora uno dei capitoli meno noti della storia finlandese: le vicende di cinque donne finlandesi che, negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, fuggono dalla prigionia dopo aver lavorato per l’esercito nazista in Norvegia.
“Il romanzo di Kinnunen è arrabbiato e talvolta spietato”, ha detto Vilhunen, sottolineando come le donne della storia abbiano solo opzioni terribili tra cui scegliere. “In passato ho spesso rappresentato solidarietà e tenerezza. Qui apro la porta alla rabbia e alla disperazione che sono anche realtà del nostro mondo e di me stessa.”
Un viaggio di redenzione e autodeterminazione
Il cuore della storia ruota attorno a Irene, una delle cinque donne, costretta a inventarsi una scusa per il tempo trascorso lontano da casa per giustificarlo al marito. Tornata a casa, Irene decide di abbandonare ogni tentativo di menzogna, finendo per lasciare definitivamente il matrimonio per abbracciare una vita da vagabonda.
Le protagoniste del film affrontano un viaggio arduo a piedi attraverso la natura selvaggia artica, in un contesto in cui l’intera nazione finlandese collaborava inizialmente con i nazisti, ma solo alcune donne sono trattate come traditrici quando tornano in patria.
Una narrazione schietta sulla discriminazione di genere
Il lavoro di Vilhunen non si limita a raccontare una storia individuale, ma esplora una realtà più ampia: durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre gli uomini finlandesi impegnati con l’esercito tedesco sono celebrati come eroi, le donne che hanno avuto contatti con i tedeschi sono etichettate e umiliate. La regista si è dedicata anni alla ricerca su questo tema tabù, intervistando storici e consultando numerosi documenti storici che esaltano la disuguaglianza di genere.
Sfida fisica e artistica
L’elemento fisico della storia è cruciale. La regista stessa ha camminato per oltre 1.500 chilometri tra Finlandia e Norvegia nei suoi vent’anni, un’esperienza che la aiuta ora a comprendere le difficoltà del suo nuovo progetto. Girare nelle terre selvagge lapponi sarà esigente, ma la natura offrirà molto in cambio.
“La fisicità della storia è tutto,” ha osservato Vilhunen. “Sarà impegnativo girare nel deserto lappone, ma al tempo stesso la natura ci darà moltissimo e dobbiamo essere in grado di adattarci a ciò che essa detta.”
Un cast eccezionale e supporto produttivo
Il casting per questo ambizioso progetto è già in fase avanzata e il film, con un budget di 3 milioni di euro, verrà co-prodotto da aziende cinematografiche di Norvegia, Danimarca e Finlandia. L’inizio delle riprese è previsto per maggio 2025. La sfida è mantenere una narrazione avvincente e autentica, capace di coinvolgere il pubblico e stimolare il dibattito.
L’attesa per “She Did Not Show Remorse” sarà lunga, ma nel frattempo possiamo goderci le aspettative che la regista e il produttore Venla Hellstedt hanno creato attorno al progetto.
La rilevanza contemporanea
In un mondo dove la lotta per l’uguaglianza di genere è ancora molto attuale, il lavoro di Selma Vilhunen ci ricorda quanto ancora ci sia da fare per contrastare culture patriarcali che cercano di limitare lo spazio delle donne. Progetti come “She Did Not Show Remorse” contribuiscono a dare visibilità a storie spesso dimenticate e stimolano riflessioni importanti.
Per chi desidera immergersi ulteriormente nel lavoro di Selma Vilhunen, consiglio vivamente di esplorare Four Little Adults e tante altre sue opere che mettono al centro storie di vita vera, raccontate con sensibilità e potenza narrativa.
La distribuzione del film nelle regioni nordiche sarà gestita da Nordisk Film, e il progetto verrà presentato al Nordisk Co-Production Market di Haugesund in cerca di distribuzione e ulteriore finanziamento.
Selma Vilhunen continua a essere una voce potente nel panorama cinematografico, e il suo nuovo film è destinato a suscitare discussioni e, si spera, cambiamenti significativi.