Un’estate in cui crescere: il debutto di “Toxic” di Saulė Bliuvaitė
Esplorare l’adolescenza senza cliché in “Toxic”
Il mondo del cinema indipendente è costellato di opere che esplorano l’adolescenza, ma poche riescono a catturare la complessità di questo periodo di transizione tanto quanto il film “Toxic” della regista lituana Saulė Bliuvaitė. Presentato in concorso al Locarno Film Festival, “Toxic” racconta una storia di formazione che evita i soliti cliché, concentrandosi sulle vite di due ragazze di 13 anni che cercano di comprendere i loro corpi e identità durante un’estate calda in Lituania.
L’incontro di Marija e Kristina
Marija (Vesta Matulytė) e Kristina (Ieva Rupeikaitė) sono due giovani amiche che trovano rifugio in una scuola di moda, sperando di fuggire dalla loro realtà monotona. La loro amicizia si sviluppa sullo sfondo del processo di selezione per diventare modelle, un tema che tocca direttamente l’esperienza personale della regista.
Saulė Bliuvaitė condivide: “Quando avevo 13 anni, era molto popolare per le ragazze molto giovani iscriversi a agenzie di moda. Ricordo quelle lunghe file nei centri commerciali, tutte uguali, in una sorta di fabbrica di ragazze”.
Link al trailer di “Toxic”.
Critica alla standardizzazione della bellezza
La regista stessa ha avuto esperienze simili, tra cui misurazioni e giudizi sul corpo che hanno segnato la sua adolescenza. “Mi iscrissero a un’agenzia di moda quando avevo 14 anni. Ricordo la signora che misurava il mio corpo e disegnava delle linee su di me, dicendo che avrei dovuto perdere peso in certe aree. Mia madre guardava incredula, chiedendosi dove fossero queste ‘parti grandi’. Quando ci penso ora, capisco quanto sia stata dura questa esperienza per una ragazzina”.
L’ispirazione dietro il film
Parte dell’ispirazione per “Toxic” deriva dal documentario “Girl Model”, ma molto proviene dalle esperienze personali di Bliuvaitė e dalle storie raccolte durante il casting del film stesso. La regista racconta di aver incontrato molte ragazze nel corso di due anni, raccogliendo non solo informazioni per il casting ma anche storie reali che sono state intrecciate nella trama del film.
“Incontravamo le ragazze, parlavamo con loro, condividevano le loro esperienze. Questo ci aiutava a creare un ambiente di fiducia e comprensione durante il processo di casting”.
Un approccio innovativo alla narrazione
“Toxic” non è il tipico film di formazione adolescenziale. La regista ha voluto evitare il naturalismo estremo, concentrandosi anche sull’ambiente e sui luoghi in cui la storia si svolge. Il film include elementi inquietanti, come larve e altre immagini spaventose, che rappresentano simbolicamente le paure e le incertezze dell’adolescenza. “Volevo che il pubblico sentisse questo misto di orrore e mistero”, afferma Bliuvaitė.
Il corpo come protagonista
Un tema centrale del film è il rapporto con il corpo in trasformazione. Da piercing alla lingua a scene che mostrano il contatto fisico in modi nuovi e confusi, “Toxic” cerca di far sentire agli spettatori la carne e la fisicità dei protagonisti. “Volevo che il pubblico sentisse la carne attraverso lo schermo”, dice Bliuvaitė. “Complessi, strani e misteriosi, questi momenti raccontano la confusione e l’innocenza dell’adolescenza”.
La produzione e il successo
Prodotto dalla Akis Bado, uno studio indipendente di Vilnius, “Toxic” beneficia del supporto del Centro Cinematografico Lituano e della Televisione Nazionale Lituana. Lo studio è noto per i suoi cortometraggi animati di successo, ma con “Toxic” si avventura in nuovi territori.
La pellicola ha ricevuto premi in diversi festival, inclusa la vittoria del Premio Work in Progress al Meeting Point Vilnius 2024.
Riflessi di un mondo reale
Il lavoro di Saulė Bliuvaitė è un potente specchio della società e delle pressioni che le giovani ragazze affrontano nel mondo della moda. Il film non solo offre uno sguardo critico e autentico su queste esperienze, ma invita gli spettatori a riflettere sulle loro ansie e paure adolescenziali.
Il legame tra le due protagoniste, Marija e Kristina, è il cuore pulsante del film. La loro amicizia diventa uno strumento di resistenza contro le aspettative irrealistiche e le pressioni dell’industria della moda. In un mondo in cui la conformità è spesso premiata, “Toxic” celebra l’originalità e la scoperta di sé.
Per esplorare ulteriormente il film e vivere l’esperienza di queste giovani protagoniste, ecco il link al trailer di Toxic. Buona visione!