Los Bunkers firmano la colonna sonora di “The Last Witness”
Un tributo alla memoria storica del Cile
La rock band cilena Los Bunkers, una delle più ammirate dell’America Latina, ha accettato di comporre la colonna sonora per il documentario “The Last Witness” (El Ultimo Testigo), che ritrae la figura del fotografo cileno Luis Poirot. Il film racconta la carriera di Poirot, che ha catturato alcuni dei momenti e delle figure più importanti della storia cilena, dal presidente Salvador Allende agli eventi di protesta sociale del 2019.
Un viaggio in bianco e nero attraverso la storia
Le prime fotografie di Poirot, tutte in bianco e nero, immortalano Allende durante la sua campagna presidenziale del 1959, essendo stato nominato fotografo ufficiale. Ha inoltre scattato foto clandestine del Palacio de la Moneda subito dopo la morte di Allende, durante il colpo di stato militare del 1973, con le finestre distrutte dai colpi della Forza Aerea Cilena. Ha anche immortalato il poeta premio Nobel Pablo Neruda nella sua casa sulla spiaggia di Isla Negra.
La regia e i protagonisti del documentario
Diretto dal documentarista catalano Francesc Relea, “The Last Witness” cattura Poirot durante sessioni fotografiche con scrittori di successo come Isabel Allende, registi come Pablo Larraín e attori di teatro come Alfredo Castro. Il cantante e compositore catalano Joan Manuel Serrat ha registrato la voce narrante che accompagna i commenti sui lavori di Poirot.
Fotografie che parlano
In occasione del 50º anniversario del colpo di stato del 1973, le immagini delle fotografie di Poirot sono state proiettate sulla facciata restaurata della Casa de la Moneda. Presente all’evento, Poirot ha subito sentito il richiamo della sua professione: ha scattato una foto.
Il cinema cileno ha lottato per decenni per rappresentare l’eredità della dittatura di Augusto Pinochet e preservare la memoria storica del paese. “Sono ossessionato dalla memoria, non dobbiamo dimenticare,” commenta Poirot nel documentario, aprendo per la prima volta al pubblico il suo archivio fotografico inedito.
Una connessione con Victor Jara
Poirot, e anche Los Bunkers, hanno un legame stretto con il cantante di protesta Victor Jara, arrestato, torturato e giustiziato dalle forze di sicurezza di Pinochet. Poirot era un suo amico, e le sue foto lo catturano sorridente in un parco. Los Bunkers hanno reinterpretato le sue canzoni, mantenendo viva la sua eredità musicale.
“No esiste morte giustificata, ma quella di Victor non la dimentico e non la perdono,” racconta Poirot a Isabel Allende.
Una produzione internazionale
Attualmente nella fase finale di montaggio prima di entrare in post-produzione, “The Last Witness” è prodotto dalla casa di produzione cilena Villano e dalla spagnola What’s Up Doc, fondata da Relea. La produzione è co-finanziata, in parte, attraverso il crowdfunding, con la partecipazione dei produttori Juan Pablo Sallato, Ismael Larraín, Juan Ignacio Sabatini e Isabel Jubert.
“‘The Last Witness’ è una retrospettiva del percorso di un simbolo della fotografia cilena e latinoamericana e un omaggio a uno stile di lavoro,” ha detto Relea. “Come giornalista, ho conosciuto Luis Poirot negli anni ’90 e abbiamo collaborato a diversi progetti. Come regista, voglio mostrare la storia di un grande fotografo che ha testimoniato in prima linea alcuni degli eventi più importanti degli ultimi 50 anni in Cile e in Spagna.”
L’impegno di Villano nella produzione
Fondata nel 2009, Villano produce serie TV (come il celebre procedurale “The Hunt”), film (come “Kill Pinochet”) e documentari. “Sono convinto che la nostra passione per creare film e serie sia guidata da un profondo desiderio di raccontare storie coinvolgenti che lasciano un impatto duraturo,” ha commentato il produttore di Villano, Juan Pablo Sallato.
In questo modo, il documentario su Luis Poirot non solo celebra la sua carriera, ma funge anche da tributo alla resilienza artistica e alla perseveranza in tempi di repressione. Un’opera che promette di arricchire il panorama culturale con nuova linfa e prospettive.