Erik Poppe inaugura il Festival del Cinema di Haugesund con “Quisling – The Final Days”
Il regista norvegese Erik Poppe, noto per film come “1,000 Times Good Night” con Juliette Binoche e il candidato all’Orso d’Oro “Utøya – July 22”, aprirà il Festival del Cinema Norvegese di Haugesund il 18 agosto con il suo attesissimo dramma storico “Quisling – The Final Days”, prima della premiere internazionale al Toronto’s Special Presentations.
Un’analisi sui pericoli dell’estremismo di destra
Nonostante il film sia ambientato in Norvegia durante la Seconda Guerra Mondiale, “Quisling – The Final Days” affronta temi profondamente attuali come la minaccia dell’estremismo di destra e il pericolo che esso rappresenta per la democrazia. La trama si concentra sugli ultimi giorni del collaboratore nazista Vidkun Quisling prima della sua esecuzione il 24 ottobre 1945.
Quisling, uno dei traditori più infami della storia norvegese, siede in una cella oscura e riceve la visita del prete Peder Olsen. I loro incontri, documentati in un diario scritto da Olsen e utilizzato come fonte principale per la sceneggiatura, si trasformano in una battaglia psicologica tra il fascista Quisling e il humanist Olsen.
Cast e performance stupefacenti
Nel film, Gard B. Eidsvold (“Troll”, “In Order of Disappearance”) interpreta Quisling, mentre Anders Danielsen Lie (“The Worst Person in the World”) recita nel ruolo del prete Olsen. Assieme a loro, Lisa Carlehed (“The Emigrants”) assume il ruolo di Maria Quisling e Lisa Loven Kongsli (“Force Majeure”) quello di Heidi Olsen, la moglie del prete.
Scritto da Anna Bach-Wiig, Siv Rajendram Eliassen e Ravn Lanesskog, il film è prodotto dai soliti partner di Poppe, Finn Gjerdrum e Stein B. Kvae di Paradox, sotto l’etichetta norvegese di produzione di SF Studios. Una versione cinematografica e una televisiva del film vengono vendute internazionalmente da REinvent.
L’approccio di Erik Poppe
In un’intervista esclusiva, Erik Poppe ha parlato della sua visione per il film e dei sui successivi progetti: il dramma relazionale “Bad Moon Rising”, basato su una sceneggiatura del Premio Nobel per la letteratura Jon Fosse, e il primo film di genere “The Scream”, ispirato al celebre dipinto di Edvard Munch.
La trilogia sulle ideologie di estrema destra
Poppe ha già diretto film che trattano il tema dell’estrema destra, come “The King’s Choice” e “Utøya, July 22”. Mentre i primi due film erano dal punto di vista delle vittime, “Quisling – The Final Days” adotta una prospettiva diversa, quella del perpetratore, indagando le motivazioni di Quisling e se la redenzione sia mai possibile.
Erik Poppe: “Ho iniziato a guardare alla storia di uno dei più grandi traditori in Europa nel 2003. Già nei primi anni 2000 in Europa, si potevano osservare leader autoritari e movimenti di estrema destra guadagnare terreno. Ho passato anni a leggere, a ricercare, ma non riuscivo a trovare la chiave della storia.”
Rivelazioni dal diario del prete Peder Olsen
Un giorno, Poppe ricevette un diario da un familiare del prete Peder Olsen, che fu con Vidkun Quisling nei suoi ultimi giorni di vita. Questo diario rappresentò una svolta fondamentale per il regista.
Erik Poppe: “Realizzai che questa era la chiave della storia. Non chi era Quisling durante la guerra, né chi era da giovane, ma i pochi giorni tra il suo arresto e l’esecuzione. La sua lotta per sopravvivere, per salvare la sua reputazione, per spiegare le sue azioni. Il diario offre uno sguardo esclusivo nella sua mente.”
La collaborazione con gli sceneggiatori e l’accuratezza storica
Poppe ha spiegato come ha collaborato con Anna Bach-Wiig e Siv Rajendram Eliassen, insistendo sull’importanza dell’accuratezza storica.
Erik Poppe: “Ho presentato una bozza della storia a Cannes nel 2022 e ho ottenuto un grande interesse dai finanziatori. Abbiamo lavorato sulla sceneggiatura con Anna e Siv, aggiungendo strati su strati, fino a finire con la versione 13. Abbiamo intervistato persone anziane che avevano lavorato con Quisling, membri del partito nazista e persone vicine al prete. Questo ci ha aiutato molto.”
Un personaggio enigmatico: Maria Quisling
Un altro personaggio affascinante del film è Maria Quisling, la moglie russa di Vidkun.
Erik Poppe: “Sì, lei è rimasta al suo fianco fino alla fine. Era una figura enigmatica e forte.”
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- Quisling – The Final Days: Guarda il trailer e scopri di più sul film.
Assicurati di seguire gli sviluppi di “Quisling – The Final Days” e di dare un’occhiata ai film precedenti di Erik Poppe per una comprensione più profonda della sua visione e del suo impegno nel raccontare storie di grande rilevanza storica e sociale.# Scopri l’arte del cinema contemporaneo: una chiacchierata con un regista rivoluzionario
Un impegno profondo con gli attori
Realizzare un film che non solo intriga, ma coinvolge profondamente il pubblico, è un’arte complessa. Parlando di artisti del calibro di Gard B. Eidsvold e Anders Danielsen Lie, uno non può che riconoscere la loro straordinaria abilità nel coinvolgere gli spettatori. Gard e Anders offrono performance che rimangono impresse, e scegliere loro per i ruoli principali è stato un processo ponderato e meticoloso. Non è solo questione di talento, ma di un impegno profondo che richiede settimane di prove intense.
Un metodo unico di preparazione
Un aspetto interessante di questo processo è stato il lungo periodo di rehearsal: quasi 10 settimane. Questo tempo è stato ottenuto riducendo le tempistiche di ripresa, il che ha reso l’operazione finanziariamente sostenibile. In questo modo, il regista ha potuto lavorare a stretto contatto con gli attori, scavando a fondo nei loro personaggi e assicurandosi che ogni sfumatura fosse autentica.
Un’estetica visiva innovativa
Esplorare nuovi territori cromatici
Un altro aspetto distintivo è l’uso audace dei colori. Stanco dei tipici toni blu e sbiaditi dei film d’epoca, il regista ha deciso di optare per una palette visiva vivace e contrastante, con toni verdi e rossi che danno vita nuova alla narrazione. Questo approccio, realizzato in collaborazione con il direttore della fotografia Jonas Alarik, noto per i suoi lavori in serie TV come “The Playlist” e “Snabba Cash”, ha condotto a un risultato visivo sorprendente e potente.
L’importanza del feedback del pubblico
Test screening come strumento di perfezionamento
Non tutti i registi danno così tanta importanza ai test screening, ma in questo caso, essi sono stati fondamentali. Ogni mercoledì sera, durante le 35 settimane di editing, piccoli gruppi di focus venivano invitati a vedere il film e a rispondere a un questionario dettagliato. Questo approccio ha permesso di ottenere reazioni dirette e indiscusse, fornendo informazioni preziose su come il film venisse percepito e su quali aspetti potessero essere migliorati.
Un contesto storico rilevante oggi
Un altro aspetto che ha stupito i partecipanti è quanto il film risulti pertinente ai nostri tempi, nonostante sia ambientato nel 1945. Questo ci porta a riflettere sulle attuali dinamiche politiche globali e sull’influenza delle figure autoritarie nel mondo contemporaneo.
Progetti futuri e innovazioni narrative
Bad Moon Rising: una nuova sfida
Il regista non si ferma qui. Attualmente è in corso di location scouting sulla costa nord-occidentale della Norvegia per il progetto “Bad Moon Rising”, scritto dal vincitore del premio Nobel per la letteratura 2023, Jon Fosse. Questo progetto rappresenta un’altra svolta rispetto ai lavori precedenti del regista, proponendo una storia d’amore breve ma intensa, esplorando le dinamiche di una coppia che si incontra, si separa, e naviga attraverso le complessità della vita.
Il prossimo grande progetto: The Scream
Guardando ancora più avanti, nel 2026 vedremo il lancio di “The Scream”, un thriller psicologico ispirato alla famosa opera di Edvard Munch. Questo progetto si distingue per essere il primo film di genere del regista, segnando un altro passo coraggioso nella sua carriera. Ambientato in un contesto internazionale e girato in lingua inglese, il film esplorerà le oscure ossessioni e le sfide di un artista nel creare uno dei quadri più iconici della storia.
Le scelte che definiscono un regista
Tutto questo ci mostra quanto sia cruciale per un regista essere coraggioso e innovativo. Non è solo questione di seguire le tendenze, ma di stabilire nuove direzioni, rischiando e spingendo costantemente i confini della propria arte. Questo spirito di avventura e ricerca continua è ciò che distingue un grande cineasta, capace di influenzare il proprio tempo e lasciare un segno duraturo nella storia del cinema.
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Ogni progetto e ogni scelta stilistica riflettono una visione unica, un desiderio incessante di creare qualcosa di nuovo e significativo. In un’epoca in cui la sicurezza tende a prevalere sul rischio, registi così audaci rappresentano una spinta vitale per il futuro del cinema.