Un viaggio nell’introspezione: Ana Urushadze presenta “Supporting Role”
La regista georgiana Ana Urushadze, conosciuta per il suo debutto “Scary Mother” che ha vinto il premio per la migliore opera prima al Locarno Film Festival nel 2017, sta per tornare con il suo atteso secondo lungometraggio, “Supporting Role”. Il film è stato presentato nella sezione lavori in corso di CineLink Industry Days durante il Sarajevo Film Festival.
La trama di “Supporting Role”
Il film racconta la storia di un’ex celebrità del cinema georgiano che, durante un’audizione con una giovane regista, intraprende un bizzarro e fatalistico viaggio di auto-trasformazione. Abituato a interpretare ruoli di protagonisti eroici e affascinanti, si sente offeso quando gli viene offerto un ruolo secondario. Tuttavia, inizia gradualmente ad entrare nel personaggio, accettando inconsciamente il ruolo che gli è stato proposto.
Guarda il trailer di “Supporting Role”
Le radici della storia
Urushadze ha condiviso che l’ispirazione per il film è nata durante i casting del suo primo lungometraggio. Cercando un attore anziano per interpretare il padre della protagonista, si è ritrovata di fronte a un attore che, scoprendo che la giovane e inesperta regista era proprio lei, ha rifiutato il ruolo. Questo evento ha spinto Urushadze a interrogarsi sulla vita dell’attore e sul perché il suo ego fosse stato ferito. Da questa riflessione è nata una storia che esplora la dinamicità tra una giovane regista esordiente e un noto attore anziano, un tema ricco di potenziale narrativo.
Tematiche e personaggi
Tra le principali tematiche del film vi sono l’esplorazione della mascolinità e la difficoltà di trovare il proprio posto in un mondo in cambiamento. Il protagonista Niaz, interpretato da Dato Bakhtadze, è un attore anziano ormai abituato a interpretare personaggi eroici e senza macchia. Dopo un’assenza di 15 anni dalle scene a causa di problemi personali, crede che il mondo esterno sia rimasto invariato, nonostante esso si sia evoluto.
Accanto a Bakhtadze, troviamo Nata Murvanidze nel ruolo della moglie di Niaz e Elene Maisuradze come Aza, la giovane regista che, senza rendersi conto, accelera il processo di auto-trasformazione di Niaz.
Il contesto socio-culturale
Urushadze mette in luce una realtà triste ma comune per gli attori georgiani: molti di loro, nonostante il grande talento, conducono vite segnate da salari bassi, cattiva salute e scarsità di ruoli nuovi, specialmente nel cinema. Questo porta a una lenta erosione del loro potenziale artistico.
Riflessioni personali sulla pellicola
“Supporting Role” non è solo un viaggio personale per Niaz, ma un riflesso delle lotte interne di molti artisti che cercano di ridefinire se stessi in un’industria in cambiamento. La pellicola affronta temi universali come l’invecchiamento, l’ego e la trasformazione personale, facendo luce su conflitti profondamente umani.
Il ritorno di Ana Urushadze
Dopo il successo di “Scary Mother”, che ha vinto il premio per la miglior interpretazione agli Asia Pacific Screen Awards e che è stato il candidato della Georgia agli Oscar del 2017, le aspettative per “Supporting Role” sono alte. Con una produzione internazionale e location suggestive in Georgia, il film si preannuncia come un altro affascinante capitolo nella carriera di Urushadze.
Guarda il trailer di “Scary Mother”
Produzione e collaborazioni
“Supporting Role” è prodotto da una collaborazione internazionale che include Davit Tsintsadze della Zazafilms (Georgia), Ivo Felt di Allfilm (Estonia), Zeynep Atakan di Zeyno Film (Turchia), Andrey Epifanov di Cinetrain (Svizzera), Eleonora Granata Jenkinson di Melograno Films (USA), e Sophio Bedenashvili e Bacho Meburishvili di Enkeny Films e Dato Bakhtadze in Georgia. Le riprese sono state realizzate in Georgia con il cinematografo estone Rein Kotov e il finanziamento è arrivato da diverse fonti internazionali.
Un festival da non perdere
Il Sarajevo Film Festival, che si tiene dal 16 al 23 agosto, offre un’opportunità unica per scoprire nuovi talenti e tendenze nel mondo del cinema. La presentazione di lavori come “Supporting Role” testimonia il continuo impegno del festival nel promuovere la diversità e la qualità cinematografica internazionale.
“Supporting Role” promette di essere non solo un’importante pietra miliare nella carriera di Urushadze, ma anche un’affascinante esplorazione delle dinamiche interne degli individui nel mondo del cinema.