Joaquin Phoenix e Lady Gaga: una sinfonia di follia
Preparativi per “Joker: Folie à Deux”
Joaquin Phoenix e Lady Gaga non si sono preoccupati di cantare fuori tono durante le riprese di “Joker: Folie à Deux”. La loro priorità principale era offrire una performance autentica e vicina alla realtà, soprattutto nelle numerose scene musicali elaborate. Secondo Phoenix, “Era importante che le canzoni non fossero eseguite come in un tipico musical. Non volevamo vibrato e note perfette, ma farci guidare dall’emozione”.
Un sequel sorprendente
Il film segue al successo di “Joker” del 2019, che ha incassato oltre un miliardo di dollari al botteghino. Nel sequel, Phoenix torna ad interpretare Arthur Fleck, un comico fallito internato in un ospedale psichiatrico dopo aver assassinato il conduttore di un talk show (Robert De Niro) in diretta televisiva. L’atto di violenza di Arthur ha ispirato un’ondata di seguaci, tra cui una paziente, Harleen “Lee” Quinzell (Gaga), conosciuta nei fumetti come Harley Quinn.
Una nuova forma di musical
Lady Gaga racconta che “Nessuno canta e balla come in un tradizionale musical”. Lei e Phoenix hanno insistito per un approccio differente: “Alcune delle musiche sono fantasie, altre sono parte delle scene” ha detto Gaga. “Volevamo rompere i generi”.
Il regista Todd Phillips ha visto la musica come una forma di dialogo. “È solo Arthur che non trova le parole giuste per esprimersi, quindi le canta”.
L’approccio innovativo sul set
Per rendere il tutto più autentico, i due attori hanno pensato a fondo sul motivo per cui i loro personaggi avevano bisogno di cantare. “Ci chiedevamo cosa dovesse essere vero perché due persone iniziassero a cantare nel bel mezzo di una conversazione,” ha aggiunto Gaga.
“Né Arthur né Lee sono cantanti professionisti e non dovrebbero sembrare tali.” L’obiettivo era raccontare la follia condivisa in modo reale, catturando la musica interiore dei personaggi.
La sfida del lavoro live
Per raggiungere questo obiettivo, Phoenix e Gaga hanno cantato dal vivo sul set, accompagnati da un pianista fuori scena. Questa decisione ha comportato un processo di montaggio complesso. Spiega Phillips: “Particolarmente per Joaquin, gran parte della performance è sentire il momento mentre lo vivi. Non potevamo decidere tutto in uno studio di registrazione tre settimane prima delle riprese.” L’approccio è stato descritto da Phillips come un “incubo”, ma era essenziale per l’autenticità.
I rischi di Phillips e la collaborazione con gli attori
Phoenix e Gaga hanno entrambi lodato la volontà di Phillips di prendersi rischi. “È audace e apprezza quando si presenta qualcosa di nuovo,” dice Phoenix. Gaga ha elogiato l’approccio collaborativo del regista: “Non penso che si fermerebbe mai in un punto preciso dicendo, ‘Questo è esattamente quello che voglio che tu senta.’ Sta semplicemente esplorando questi due personaggi.”
Anticipazioni e aspettative
“Joker: Folie à Deux” avrà la sua première mondiale al prossimo Festival di Venezia prima di debuttare nei cinema il 4 ottobre. Le aspettative sono altissime, data la combinazione esplosiva di Phoenix e Gaga, e la creatività rivoluzionaria di Phillips. Questo film promette di essere più di un semplice sequel; è destinato a ridefinire i confini del genere musicale nel cinema.
Per chi desidera un’anteprima, non perdetevi il trailer.
Riflessioni sulla musica e il cinema
Nel mondo del cinema e delle serie TV, è raro che un film riesca a spezzare così tanti schemi e aspettative. “Joker: Folie à Deux” sembra pronto a farlo, non solo per la fama dei suoi protagonisti ma anche per il modo in cui tratta la musica e la narrazione. Questa pellicola potrebbe rappresentare un nuovo modo di interpretare storie psicologicamente complesse attraverso la musica, abbracciandone l’intrinseca capacità di esprimere emozioni profonde e spesso indescrivibili.
Aggiungete questo film alla vostra lista di attesa e preparatevi per un viaggio cinematografico che sfida la tradizionalità e abbraccia la follia creativa. La combinazione di Phoenix e Gaga, unita alla visione di Phillips, promette di offrire uno spettacolo che sarà discusso per anni.