Un’immersione cinematografica nei playoff di NBA: dietro le quinte di ‘Winning Time’
La tensione e l’anima del gioco
La seconda stagione di ‘Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty’ non si ferma solo alla cronaca delle accese rivalità tra i Los Angeles Lakers e i Boston Celtics. Con un’attenzione particolare alla componente emotiva del gioco, il direttore della fotografia candidato agli Emmy, Todd Banhazl, ha affrontato la sfida di trasmettere l’intensità delle partite attraverso la telecamera.
La complessità di girare una serie che segue da vicino le dinamiche dei playoff è notevole. La prima sfida di Banhazl è stata capire come mantenere le riprese dinamiche e coinvolgenti. “Abbiamo dovuto adottare dispositivi di ripresa che potessero star dietro all’azione e rimanere vicini agli attori,” ha spiegato Banhazl. “Quando siamo dentro i timeout, utilizziamo molte riprese a mano, con camere più piccole che ci permettono di essere davvero con i giocatori.”
Il segreto delle riprese: la telecamera su pattini
Uno dei trucchi più interessanti utilizzati da Banhazl è stato l’uso di una telecamera su pattini, operata da John Lake con un rig in spalla e una fotocamera da 16mm. Questa tecnica ha permesso a Lake di muoversi liberamente in campo, creando una sensazione di partecipazione attiva nell’azione. “È un modo per essere parte integrante del gioco,” ha dichiarato Banhazl. “Abbiamo scelto questo formato per alcuni elementi della partita, per renderla più viscerale e farla sentire come riprese d’archivio.”
Un balletto coreografico
L’uso della telecamera su pattini ha richiesto una preparazione meticolosa, con blocchi e prove che permettessero a Lake di integrarsi perfettamente nei movimenti dei giocatori. È stato come un vero e proprio balletto. “Abbiamo iniziato a fare queste transizioni magiche dove potevamo pattinare insieme ai nostri attori, poi girarci e far entrare uno dei nostri doppi per una schiacciata, e poi tornare sui volti dei nostri attori.”
La narrazione visiva: da Larry Bird agli eroi dei Lakers
Un altro aspetto fondamentale delle riprese è stato il modo in cui Banhazl ha scelto di inquadrare i giocatori chiave come Larry Bird. “Abbiamo voluto filmare Bird come se fosse un personaggio dei western, un po’ come un cattivo epico,” ha spiegato Banhazl. Questo ha comportato l’uso di angolazioni basse e riprese in stile western per connettere emotivamente il pubblico con lui.
Quando Bird è entrato nei playoff, la focalizzazione è passata a bilanciare visivamente lui e Magic Johnson come due eguali eroi. “Entrambi meritavano di vincere, e dovevamo trattarli come se fossero uguali anche fotograficamente,” ha affermato Banhazl. Questo concetto si è manifestato in riprese strette e oculari, rappresentandoli come se stessero giocando uno contro l’altro come eguali.
Magic Johnson: tra spettacolo e vulnerabilità
Nel caso di Magic Johnson, Banhazl ha voluto esaltare sia la sua sicurezza sia la sua vulnerabilità. “Abbiamo reso la telecamera parte del suo carisma e della sua bravura. Così abbiamo alternato riprese spettacolari con quelle che lo mostravano nei suoi momenti più umani.” Ciò ha incluso l’uso di grandi panoramiche e lunghe focali da 16mm. “Era una questione di mostrare Magic nel modo più sfacciato possibile, ma anche nel più umano possibile.”
Tecniche di ripresa innovative
Le prove delle scene sono state meticolose, utilizzando persino gli iPhone per verificare i movimenti e i momenti critici delle transizioni. “Abbiamo filmato con l’iPhone e poi montato le sequenze sullo stesso dispositivo per assicurarci che tutti i punti di taglio nascosti funzionassero come colla,” ha rivelato Banhazl.
L’importanza dell’illuminazione
L’illuminazione ha giocato un ruolo chiave nelle riprese delle partite, tutte girate su un unico set con schermo verde a 360 gradi. “Abbiamo usato l’illuminazione LED dall’alto per replicare l’illuminazione brutale dei vecchi stadi,” ha spiegato Banhazl. Mentre la partita si spostava tra il Garden e il Forum, l’illuminazione cambiava di conseguenza. “Il Forum aveva una luce bianca da showtime, quasi come uno spettacolo rock, mentre il Garden di Boston aveva un’illuminazione arancio ambrato, un po’ vecchia e decrepita.”
Girare su pellicola per un effetto d’epoca
‘Winning Time’ è stato girato su pellicola Panavision 35mm utilizzando lenti Primo. Questo formato principale è stato mischiato con riprese in 16mm a colori e in bianco e nero, e persino in 8mm, per dare un tocco d’archivio. “Volevamo che sembrasse come se fosse ripreso negli anni ’80, quasi come filmati trovati in un vecchio bidone etichettato ‘Lakers 1985’.”
Queste scelte stilistiche e tecniche hanno contribuito a creare un’esperienza visiva affascinante e coinvolgente, rendendo ‘Winning Time’ una serie imperdibile per gli amanti del basket e degli appassionati di storie epiche di rivalità sportive.